Fossili di antichi pipistrelli ci danno preziose informazioni sui mammiferi volanti

I fossili di antichi pipistrelli, risalenti a 52 milioni di anni fa, fanno ipotizzare che tali mammiferi si siano diversificati rapidamente in più continenti durante l'Eocene

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Fossili di antichi pipistrelli ci danno preziose informazioni sui mammiferi volanti
Fossili di antichi pipistrelli ci danno preziose informazioni sui mammiferi volanti

Si pensa che i pipistrelli si siano diversificati rapidamente in più continenti durante l’Eocene. Sulla base degli antichi resti, gli scienziati hanno precisamente descritto una nuova specie di pipistrello.

Lo studio sul pipistrello estinto, lo stesso che visse nel Wyoming ben 52 milioni di anni fa, è stato condotto dai ricercatori dell’American Museum of Natural History e del Naturalis Biodiversity Center nei Paesi Bassi e pubblicato ieri sulla rivista PLOS ONE.

Ci sono più di 1.460 specie viventi di pipistrelli che si trovano in quasi ogni parte del mondo, ad eccezione delle regioni polari e di alcune isole remote. Nella formazione del Green River del Wyoming, un notevole deposito di fossili del primo Eocene, gli scienziati, negli ultimi 60 anni, hanno scoperto oltre 30 fossili di pipistrelli ma fino ad ora si pensava che rappresentassero tutti le stesse due specie.

Cosa sappiamo sui pipistrelli dell’Eocene?

Nancy Simmons, coautrice dello studio, ha spiegato: “I pipistrelli dell’Eocene sono noti dalla formazione del Green River sin dagli anni ’60. Ma è interessante notare che la maggior parte degli esemplari che sono usciti da quella formazione sono stati identificati come rappresentanti di una singola specie, l’Icaronycteris index, fino a circa 20 anni fa, quando è stata scoperta una seconda specie di pipistrello appartenente a un altro genere. Ho sempre sospettato che dovessero esserci ancora più specie lì”.

Lo studio sull’Icaronycteris

Negli ultimi anni, gli scienziati del Naturalis Biodiversity Center hanno iniziato a osservare da vicino l’Icaronycteris raccogliendo misurazioni e altri dati da campioni museali. Tim Rietbergen, biologo evoluzionista di Naturalis, ha detto: “I paleontologi hanno raccolto così tanti pipistrelli che sono stati identificati come Icaronycteris index e ci siamo chiesti se ci fossero effettivamente più specie tra questi esemplari. Poi abbiamo saputo di un nuovo scheletro che ha distolto la nostra attenzione”.



Lo scheletro eccezionalmente ben conservato è stato raccolto da un collezionista privato nel 2017 e acquistato dal Museo. Quando i ricercatori hanno confrontato il fossile con il vasto set di dati di Rietbergen, si è chiaramente distinto come una nuova specie. Anche un secondo scheletro fossile scoperto nella stessa cava nel 1994 e nelle collezioni del Royal Ontario Museum è stato identificato come questa nuova specie.

I ricercatori hanno dato a questi fossili il nome di specie Icaronycteris gunnelli in onore di Gregg Gunnell, un paleontologo della Duke University morto nel 2017 e che ha dato un ampio contributo alla comprensione dei pipistrelli fossili e dell’evoluzione.

I più antichi? Più o meno…

Sebbene ci siano denti di pipistrello fossili provenienti dall’Asia leggermente più antichi, i due fossili di I. gunnelli rappresentano i più antichi scheletri di pipistrello mai trovati. Arvid Aase, direttore del parco e curatore del Fossil Butte National Monument nel Wyoming, ha affermato: “I depositi di Fossil Lake della Green River Formation sono semplicemente sorprendenti perché le condizioni che hanno creato gli strati di calcare sottilissimi hanno anche preservato quasi tutto ciò che si è depositato sul fondo del lago. Uno di questi esemplari di pipistrello è stato trovato più in basso nella sezione rispetto a tutti gli altri pipistrelli, rendendo questa specie più antica di qualsiasi altra specie di pipistrello recuperata da questo deposito”.
Sebbene gli scheletri di I. gunnelli siano i fossili di pipistrelli più antichi di questo sito, non sono i più primitivi, a sostegno dell’idea che i pipistrelli del Green River si siano evoluti separatamente dagli altri pipistrelli dell’Eocene in tutto il mondo.
Simmons ha affermato: “Questo è un passo avanti nella comprensione di ciò che è accaduto in termini di evoluzione e diversità nei primi giorni dei pipistrelli”. Gli studi proseguono: c’è ancora molto da scoprire sull’evoluzione di questi affascinanti (e misteriosi) mammiferi volanti.
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