L’AGI supererà l’intelligenza umana entro il 2027

Secondo Ben Goertzel, ricercatore di intelligenza artificiale (IA) e CEO di OpenAI, l'intelligenza artificiale generale (AGI) potrebbe essere raggiunta entro il 2027

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L'AGI supererà l'intelligenza umana entro il 2027
L'AGI supererà l'intelligenza umana entro il 2027

Secondo Ben Goertzel, ricercatore di intelligenza artificiale (IA) e CEO di OpenAI, l’intelligenza artificiale generale (AGI) potrebbe essere raggiunta entro il 2027. L’AGI si riferisce a un’IA in grado di svolgere qualsiasi compito intellettuale che un essere umano può fare.

I sistemi di intelligenza artificiale più performanti, definiti “IA ristretta”, eccellono in un determinato ambito, in base ai dati su cui sono stati programmati. Tuttavia, non sono in grado di eguagliare le capacità cognitive umane. Questi sistemi di intelligenza artificiale ristretti, che vanno dagli algoritmi di apprendimento automatico ai modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) come ChatGPT, faticano a ragionare come gli esseri umani e a comprendere il contesto. 

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Che cos’è l’AGI?

L’intelligenza artificiale generale (AGI) è un’ipotetica IA in grado di svolgere qualsiasi compito intellettuale che un essere umano può fare. In altre parole, l’AGI sarebbe in grado di comprendere e ragionare come un essere umano e di applicare le sue conoscenze a una varietà di situazioni e problemi.

Il ricercatore Ben Goertzel, ha sostenuto che la ricerca sull’intelligenza artificiale sta accelerando verso una crescita esponenziale. Le sue osservazioni hanno suggerito che l’AGI, ossia un’IA in grado di raggiungere capacità cognitive umane in diversi ambiti indipendentemente dai dati di addestramento, è ormai prossima. Questo punto ipotetico nello sviluppo dell’IA è conosciuto come “singolarità”.



Goertzel ha aggiunto anche che la costruzione del primo agente AGI potrebbe avvenire entro il 2027. Tuttavia, egli ritiene che il 2029 o il 2030 siano date più probabili.

Se una tale macchina fosse progettata per avere accesso e riscrivere il proprio codice, potrebbe evolversi molto rapidamente in una super intelligenza artificiale (ASI) – che Goertzel ha definito vagamente come un’intelligenza artificiale che ha il potere cognitivo e computazionale combinato di tutta la civiltà umana: “Nessuno ha ancora creato un’IA generale a livello umano poiché non si ha una conoscenza solida di quando arriveremo a quel livello”.

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Le “tre linee di prove convergenti” a favore dell’AGI

Goertzel sostiene la sua tesi sull’imminente arrivo dell’AGI con tre “linee di prove convergenti”:

1. Modellazione di Ray Kurzweil:

Lo scienziato informatico Ray Kurzweil ha sviluppato modelli predittivi nel suo libro “The Singularity is Near” (2005) e li ha perfezionati in “The Singularity is Nearer” (giugno 2024).
Questi modelli suggeriscono che l’AGI sarà realizzata entro il 2029. La base di questa previsione è fondata sulla natura esponenziale della crescita tecnologica osservata in altri campi.

2. Legge di Moore e crescita esponenziale:

La legge di Moore afferma che la complessità dei circuiti integrati raddoppia circa ogni due anni. Questo ha portato a una crescita esponenziale della potenza di calcolo.
Goertzel ha affermato che questa crescita continuerà a facilitare lo sviluppo dell’AGI.

3. Progressi nel deep learning e nell’apprendimento automatico:

Il deep learning e l’apprendimento automatico hanno permesso all’IA di raggiungere notevoli progressi in diverse aree. Algoritmi come AlphaGo e GPT-3 hanno dimostrato la capacità dell’IA di apprendere e svolgere compiti complessi.

Goertzel ritiene che questi progressi siano indici di un’imminente svolta verso l’AGI.
Le “tre linee di prove convergenti” offrono una prospettiva interessante sull’imminente arrivo della stessa. Tuttavia, è importante ricordare che si tratta di previsioni basate su modelli e trend attuali.

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L’AGI, l’obiettivo finale della ricerca sull’IA

La data precisa in cui verrà raggiunta è ancora incerta e dipenderà da diversi fattori, come il ritmo di avanzamento della ricerca e il finanziamento dei progetti di IA.

Indipendentemente dalla tempistica, la ricerca sull’IA sta aprendo nuovi orizzonti e interrogativi. È fondamentale affrontare le implicazioni etiche e sociali di questa tecnologia emergente per costruire un futuro in cui l’intelligenza artificiale sia al servizio dell’umanità.

Goertzel ha ammesso, tuttavia, che “potrebbe sbagliarsi” e che potremmo aver bisogno di un computer quantistico con un milione di qubit o qualcosa del genere: “La mia opinione è che una volta arrivati ​​all’AGI di livello umano, nel giro di pochi anni si potrebbe ottenerne un’altra radicalmente sovrumana, a meno che essa non minacci di limitare il proprio sviluppo a causa del suo stesso conservatorismo. Penso che una volta che un’AGI riesce a eseguire l’introspezione della propria mente, allora può fare ingegneria e scienza a livello umano o sovrumano”, ha concluso.

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