La lampreda di mare, un animale di 500 milioni di anni con una ventosa dai denti aguzzi al posto della bocca, non è proprio uno degli esseri viventi più rassicuranti. Un nuovo studio dello Stowers Institute for Medical Research ha scoperto che i rombencefalo – la parte del cervello che controlla le funzioni vitali come la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca – delle lamprede e degli esseri umani utilizzano strumenti molecolari e genetici molto simili.
Lampreda di mare: un mostro “imparentato” con gli umani
Lo studio del laboratorio del dottor Robb Krumlauf, pubblicato il 20 febbraio 2024 su Nature Communications, offre uno sguardo su come si è evoluto il cervello degli animali antichi. Il team ha scoperto inaspettatamente che un segnale molecolare cruciale è ampiamente necessario durante lo sviluppo del rombencefalo dei vertebrati. In particolare, sulla lampreda di mare, è stata fatta una scoperta interessante.
Il coautore dello studio, il dottor Hugo Parker, ha spiegato tramite alcune dichiarazioni riportate da Eurekalert: “Questo studio sul rombencefalo è essenzialmente una finestra sul lontano passato. Come altri animali vertebrati, le lamprede di mare hanno una spina dorsale e uno scheletro, ma mancano notevolmente della la mascella. Poiché la maggior parte dei vertebrati, compresi gli esseri umani, ne sono invece dotati, questa sorprendente differenza nelle lamprede di mare le rende modelli preziosi per comprendere l’evoluzione dei tratti dei vertebrati.
La dottoressa Alice Bedois, ex ricercatrice pre-dottorato presso il Krumlauf Lab e autrice principale dello studio, ha spiegato: “Circa 500 milioni di anni fa c’era una divisione all’origine dei vertebrati tra quelli dotati e quelli privi di mascella. Volevamo capire come si è evoluto il cervello dei vertebrati e se c’era qualcosa di unico nei vertebrati con mascelle che mancava ai loro parenti che ne sono sprovvisti”.
Precedenti lavori del Krumlauf Lab e del laboratorio della dottoressa Marianne Bronner presso il California Institute of Technology, hanno scoperto che i geni che strutturano e suddividono il rombencefalo della lampreda di mare sono identici a quelli dei vertebrati con la mascella, compresi gli esseri umani.
La lampreda di mare, nota scientificamente come Petromyzon marinus, è una creatura affascinante e antica che appartiene alla classe dei vertebrati, ma è più strettamente correlata ai pesci senza mascella. Si tratta di un animale serpentino , senza mandibole, con una forma simile a un’anguilla, ma presenta una serie di caratteristiche uniche.
Può crescere fino a una lunghezza di circa 1 metro. La sua pelle è generalmente di colore grigio scuro o nero con una caratteristica disposizione di cerchi chiari intorno agli occhi e sul lato del corpo. La lampreda ha una bocca rotonda e circolare, piena di piccoli denti cornei, che le permette di afferrare e succhiare sangue o fluidi corporei dalle sue prede.
La lampreda di mare si trova nelle acque costiere dell’Oceano Atlantico settentrionale, comprese le regioni settentrionali dell’Europa, l’Atlantico nord-occidentale e il nord-est degli Stati Uniti. Preferisce acque fredde e pulite e trascorre la maggior parte della sua vita in mare aperto, migrando verso i fiumi per la riproduzione. Si tratta di un anadromo, il che significa che trascorre gran parte della sua vita in mare e migra verso i fiumi per riprodursi. La riproduzione avviene tipicamente tra marzo e aprile.
La lampreda di mare è un animale migratore ed è solito dirigersi verso le zone di riproduzione nei fiumi, dove scava buche per deporre le uova. Queste si schiudono in poche settimane i piccoli, chiamati “ammoceti“, trascorrono diversi anni nei fiumi prima di migrare in mare e iniziare il loro ciclo vitale adulto.
La lampreda di mare è ematofoga il che significa che si nutre di sangue o fluidi corporei di altri animali. Quando diviene adulta, in mare, si attacca a pesci più grandi o mammiferi marini, tra cui salmoni, aringhe e balene, usando la loro bocca circolare e i denti per succhiare il sangue.