La bufala della “Terra cava”

L'idea della Terra cava fu così suggestiva da ispirare, nel 1864, al grande scrittore di fantascienza ante litteram Jules Verne il famoso romanzo "Viaggio al centro della Terra"

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Quella della “Terra cava” è una ipotesi formulata da diversi pensatori appartenenti a epoche diverse che immaginavano, alcuni in buona fede, che il nostro pianeta fosse dotato di enormi spazi sotterranei.

Alcune ipotesi ammettevano l’esistenza di superfici concentriche sotto la superficie della Terra a loro volta abitabili e abitate mentre altre teorie presupponevano l’esistenza di ingressi posti ai poli della Terra che fungevano da passaggio verso l’interno abitabile.

Queste cavità sotterranee sarebbero abitate, a seconda delle varie correnti di sostenitori di questa bizzarra idea, da una superciviltà umana evolutasi eoni fa, alieni o anche dai sopravvissuti alla leggendaria “catastrofe di Atlantide.

L’idea della Terra cava fu formulata già nel XVII secolo, quando ancora non si avevano conoscenze scientifiche sull’interno del nostro pianeta, e fu così suggestiva da ispirare, nel 1864, al grande scrittore di fantascienza ante litteram Jules Verne il famoso romanzo “Viaggio al centro della Terra” in cui immaginò che nelle profondità del nostro pianeta, all’interno di ampie caverne, vi fosse un mondo primitivo, abitato da esseri umani e da animali preistorici e favolosi sopravvissuti al passare del tempo.

Questa ipotesi, ampiamente confutata dalle moderne conoscenze di geologia, astrofisica e geofisica, trova tuttora un discreto numero di sostenitori tra gli appassionati delle teorie cospirative che ipotizzano l’interno della Terra come la residenza di un’elite di esseri che dominerebbero segretamente il pianeta, condizionandone i governi.

Esistono diverse versioni dell’ipotesi della Terra cava: la prima, che forse è forse la più antica, che andiamo ad elencare, prevede una crosta superficiale del pianeta abitata da noi normali esseri umani e una parte interna che ospita un regno mitico, Agarttha da dove regnerebbe un misterioso re detto: “Il Re del mondo”.

Una seconda teoria prevede che noi, convinti di abitare sulla superficie di una sfera rocciosa, invece ne abitiamo l’interno.

Un famoso astronomo, Edmund Halley, scopritore della cometa periodica che prese il suo cognome, propose una teoria che prevedeva che la Terra fosse composta da quattro sfere incassate l’una nell’altra e che l’interno della Terra fosse illuminato e riscaldato da una tenue atmosfera.

Eulero, più tardi, modificò questa teoria prevedendo l’esistenza di una sola sfera cava con all’interno un sole in miniatura che riscaldava e illuminava una civiltà avanzata.

Verso l’inizio dell’ottocento il capitano J. Cleves Symmes dichiarò che la Terra era cava e abitabile, composta da diverse sfere concentriche collegate tra loro e con l’esterno attraverso delle aperture poste ai poli.

Arriviamo alla fine dell’ottocento quando un’altro pensatore propose che il cielo altro non fosse che un ammasso di gas posto all’interno di un globo e che il sole, la luna e le stelle non sarebbero altro che effetti visivi, senza meglio specificare come questi effetti fossero realizzati e da chi.

Ancora alla fine dell’ottocento, Eduald Bulwer-Lytton, scrittore, politico ed esoterista, sostenne in un libro che all’interno della Terra prosperasse una razza di super uomini sopravvissuti ai vari cataclismi descritti nelle più disparate mitologie.

All’inizio del ‘900, William Reed sostenne che i poli non esistevano e che invece al loro posto erano presenti dei buchi enormi che contenevano un passaggio verso un mondo posto all’interno della Terra; poco dopo un certo Gardner sostenne che al centro della Terra ci fosse un sole.

Queste due idee vennero riprese in seguito da un certo dottor Raymond Bernard che propose una nuova teoria per spiegare la provenienza degli UFO che, secondo lui, sarebbero dei veicoli pilotati dagli abitanti dell’interno della Terra.

Per Richard Shaver all’interno della Terra dimorano entità malvagie, i “Deron”, esseri capaci di impadronirsi delle menti degli esseri umani che vivono sulla superficie.

Il complesso delle varie ipotesi sulla Terra cava è, però, completamente smentita da una serie impressionante di scoperte scientifiche. Sono inoltre migliaia le foto satellitari che, al netto dei ritocchi fatti con i programmi di computer grafica, mostrano l’inesistenza delle cavità poste ai poli che condurrebbero alla Terra Cava, comprese  tantissime foto delle zone polari. Di fatto, se esistessero aperture ai poli sarebbero già state scoperte da diversi decenni e sarebbe stato difficilissimo, se non impossibile, celare un fatto simile.

Dal punto di vista scientifico, la Terra non può essere cava perché le onde di propagazione dei terremoti smentiscono l’idea che la Terra sia un guscio vuoto.
Il teorema di Gauss (formulato nell’ottocento) applicato alla forza di gravità (scoperta da Newton nel settecento) dimostra che all’interno di una sfera cava la forza di gravità è ZERO.
La teoria è assurda anche per un altro banale motivo, una terra cava avrebbe una massa molto inferiore a quella sperimentalmente misurata.

Una delle bufale usate per avvalorare la tesi della Terra cava è una foto satellitare della NASA del polo nord fatta nel 1967 dal satellite ESSA 3, che apparentemente mostra un gigantesco buco sulla zona del polo nord, tale foto è spacciata per la prova dell’esistenza dell’entrata in un mondo sotterraneo.

La foto in realtà è un mosaico di molte foto fatte dal satellite, che riunite insieme mostrano tutte le zone del polo fotografate mentre erano illuminate dalla luce del Sole e il “buco nero” che compare al centro altro non è che la porzione del circolo polare artico mai illuminata durante i giorni dei mesi invernali.

In ultimo, il fantomatico diario dell’Ammiraglio Byrd, che sarebbe stato redatto durante un volo sopra al Polo Nord il 27 Febbraio 1947, è spesso usato come prova dell’esistenza della terra cava che il suddetto ammiraglio avrebbe raggiunto accidentalmente: ebbene, il diario è semplicemente un falso e Byrd volò a 1700 miglia dal polo, finendo per altro fuori rotta e mai parlò di fatti del genere.

Byrd mai e poi mai parlò di terre cave o delle vicende riportate sul falso diario, e non esistono altri scritti cartacei in merito che siano realmente riconducibili a lui.

Insomma, come nel caso di moltissime altre ipotesi complottiste, quella della Terra cava altro non è che una bufala sulla quale per decenni, se non per secoli, qualcuno dotato di fantasia e cinismo ha speculato per guadagnare sulla credulità popolare attraverso conferenze a pagamento, libri, gadgets e, oggi, attraverso i clicks su pagine e banners sapientemente inseriti nei siti web.

Fonte: Ceifan.