Il sottomarino che raccoglie microplastiche dannose
Un sottomarino autonomo alimentato a idrogeno potrebbe aiutare a ridurre notevolmente le emissioni delle navi, spiega un rapporto della BBC. Il sottomarino, sviluppato da Oceanways, è uno dei numerosi vincitori di un concorso governativo volto a contrastare l'impronta di carbonio del settore
Un sottomarino autonomo alimentato a idrogeno potrebbe aiutare a ridurre notevolmente le emissioni delle navi, spiega un rapporto della BBC. Il sottomarino, sviluppato da Oceanways, è uno dei numerosi vincitori di un concorso governativo volto a contrastare l’impronta di carbonio del settore.
Il sottomarino autonomo è progettato per funzionare con idrogeno “verde”
Oceanways ha ricevuto un premio di £ 380.000 ($ 526.000) per aiutarli nello sviluppo di un sottomarino a guida autonoma che consegna pacchi immergendosi a 165 piedi (50 metri) sotto la superficie del mare e prendendo rotte di navigazione, come quella da Belfast a Glasgow — per arrivare a destinazione. Il veicolo sommergibile può persino nuotare in acque poco profonde cosa che le grandi navi da carico non possono fare.
Il sottomarino autonomoè progettato per funzionare con idrogeno “verde”, che viene ricavato utilizzando energia rinnovabile. Il team di Oceanways afferma inoltre che sarà in grado di raccogliere microplastiche dannose e dati sulla salute degli ecosistemi sottomarini.
Innovazioni per affrontare le emissioni di CO2
Il premio è stato consegnato a Oceanways come parte di un fondo britannico di 23 milioni di sterline (32,8 milioni di dollari) finalizzato a progetti marittimi sostenibili. Tuttavia, il fondatore di Oceanways, Dhruv Boruah, ha affermato che il sottomarino sarà costruito per viaggi “brevi e taglienti” invece che come alternativa per i viaggi cargo a lungo raggio. Altri vincitori della sovvenzione includono MJR Power and Automation per un punto di ricarica elettrico per barche elettriche collegate a una turbina eolica offshore (come si può vedere nel video qui sotto). MJRafferma che può aiutare a compensare oltre 1.270 tonnellate di emissioni di CO2 ogni anno con la sua nuova tecnologia.
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L’industria navale attualmente produce circa il 3% delle emissioni globali, sebbene il governo del Regno Unito abbia annunciato piani per il suo trasporto marittimo per raggiungere le emissioni nette pari a zero entro il 2050. All’inizio di quest’anno, il governo giapponese ha annunciato i propri piani per sviluppare la prima nave cisterna a emissioni zero per combattere il cambiamento climatico.
Un certo numero di aziende private hanno anche rivelato barche elettriche volte ad affrontare il problema delle emissioni del settore. Nel 2019, ad esempio, il produttore di barche svedese X Shore ha presentato il suo motoscafo a emissioni zero, l’Eelex. Lo stesso anno, uno studio ha rivelato che il trasporto marittimo svedese emetteva più gas serra e inquinamento atmosferico rispetto all’industria aeronautica nazionale del paese.
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