Identificate due nuove specie di squalo sega

Gli squali scoperti appartengono alla famiglia dei Pristiophoridae, presentano sei branchie, una lunga sega come muso, con la presenza di denti e baffi simili a quelli dei pesci gatto, che funzionano come dei sensori e li aiutano a trovare le prede.

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Un team internazionale di ricercatori marini è riuscito a identificare due nuove specie di squali sega, che vivono nelle profondità dell’oceano Indiano occidentale. Gli squali scoperti appartengono alla famiglia dei Pristiophoridae, presentano sei branchie, una lunga sega come muso, con la presenza di denti e baffi simili a quelli dei pesci gatto, che funzionano come dei sensori e li aiutano a trovare le prede.
Lo Pliotrema annae è stato scoperto grazie a dei pescatori che lo hanno catturato a Zanzibar, mentre l’altra specie, nota con il nome di Pliotrema kajae è stata trovata in Madagascar, insieme ad altri esemplari.
I Sawsharks possono raggiungere fino a circa 1,5 metri di lunghezza e hanno un muso lungo bordato con denti aguzzi.
Gli squali sega possono raggiungere in età adulta una lunghezza di circa 1,5 metri e presentano un muso lungo bordato con denti aguzzi. La pesca intensiva potrebbe essere particolarmente allarmante per lo squalo sega a sei branchie, a causa della sua piccola taglia, per la sua rarità e per la preferenza di acque poco profonde, che vanno dai 20 ai 35 metri.
Purtroppo, nessuna delle due specie è stata avvistata viva in natura.
Andrew Temple, autore dello studio e ricercatore associato all’Università di Newcastle, nel Regno Unito, ha spiegato che “In quel periodo stavamo conducendo ricerche sugli squali e razze insieme ai pescatori, e ci siamo resi conto che questi squali sega non combaciavano con nessuna delle specie esistenti. Fin’ora siamo riusciti a trovare due specie non comuni”.
Andrew Temple ha dichiarato che la scoperta, che è stata pubblicata mercoledì sulla rivista PLOS ONE, ha mostrato che “L’Oceano occidentale è molto importante in termini di biodiversità per le specie di squali e razze, e sicuramente ci sono ancora molte cose che ancora non sappiamo. La regione risulta molto sottovalutata, è la maggior parte delle cose che abbiamo scoperto provengono dal lavoro svolto nel settore della pesca. La difficoltà sta nel fatto che la pesca su piccola scala domina gran parte della regione, arrivando ad una quantità di almeno mezzo milione di pescatori che utilizzano oltre 150.000 imbarcazioni”.
Andrew Temple spiega che “Queste tipologie di pesca sono molte diffuse in questa regione, e presentano un numero relativamente piccolo di navi in ciascuna località. La diffusione di queste imbarcazioni rende molto difficile il loro monitoraggio logistico, rendendo il controllo della loro pesca molto difficile e di conseguenza il controllo delle catture complessive, motivo per cui la scoperta di molte specie presenti in queste acque non è facile”.
Prima che gli scienziati facessero l’ultima scoperta, era nota solo una specie di squalo sega a sei branchie.
Simon Weigmann, coautore dello studio, che ha sede presso il laboratorio di ricerca Elasmobranch di Amburgo, in Germania, ha affermato che “Gli squali sega a sei branchie sono davvero degli animali straordinari, poiché la maggior parte di loro ha solamente cinque fessure di branchie per ogni lato. Quindi è stato davvero emozionante e sorprendente trovare due nuove specie di squalo sega”.
Andrew Temple spiega che Gli squali sega si nutrono di pesci, crostacei e calamari, e li catturano attraverso il loro lungo muso seghettato che uccide la preda, attraverso rapidi tagli laterali dividendoli cosi in piccole parti”. Gli squali possono raggiungere in età adulta una lunghezza di 1.5 metri e un muso bizzarro simile ad una sega, che presenta denti aguzzi che si alternano tra grandi e piccoli.

Gli squali hanno musi dall'aspetto bizzarro.
Gli squali sega presentano musi dall’aspetto bizzarro.

Il Pliotrema kajae, l’altra specie ritrovata, è stata identificata dopo che i ricercatori hanno esaminato i campioni presenti nei musei, compreso il museo di storia naturale di Londra. La ricerca effettuata dagli scienziati degli squali in Madagascar ha fatto scoprire che alcuni esemplari museali esistenti erano stati etichettati erroneamente, ed appartengono alle specie appena scoperte.
Andrew Temple ha affermato che gli squali sono un animale che presenta un incredibile esempio di evoluzione e adattamento. Inoltre, spiega che “Gli squali sono perfettamente adattati al loro ambiente e al mondo che li circonda, e sono rimasti praticamente invariati da milioni di anni”.

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