giovedì, Ottobre 3, 2024
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I Neanderthal si nutrivano già di granchi

Gli studi indicano che i Neanderthal raccoglievano e consumavano molluschi e granchi marroni, e preferivano esemplari più grandi che cucinavano sul fuoco

Recenti studi indicano che i Neanderthal si nutrissero già di granchi e preferivano esemplari più grandi che cucinavano sul fuoco. Ma non solo: raccoglievano e mangiavano anche altri frutti di mare.

La scoperta è avvenuta in una grotta appena a sud di Lisbona. Qui i depositi archeologici nascondono un vero e proprio menu per la cena del Paleolitico. Oltre agli strumenti di pietra e al carbone, il sito di Gruta de Figueira Brava contiene ricchi depositi di conchiglie e ossa con molto da raccontarci sui Neanderthal che vivevano lì, in particolare sui loro pasti.

Lo studio pubblicato su Frontiers in Environmental Archaeology dimostra che 90.000 anni fa questi uomini di Neanderthal cucinavano e mangiavano granchi.

Nabais: “I Neanderthal raccoglievano granchi grandi e marroni”

la dott.ssa Mariana Nabais dell’Istituto catalano di paleoecologia umana ed evoluzione sociale (IPHES-CERCA) è autrice principale dell’ultimo studio sui Neanderthal. Nabais ha dichiarato tramite alcune dichiarazioni riportate da Scitechdaily.com: “Alla fine dell’ultimo periodo interglaciale, i Neanderthal raccoglievano regolarmente grandi granchi marroni … prendendo di mira animali adulti con una larghezza media del carapace di 16 cm. Gli animali venivano portati interi nella grotta, dove venivano arrostiti sui carboni e poi mangiati”

Come avveniva la cattura dei granchi durante il Paleolitico?

Un’ampia varietà di resti di molluschi è stata trovata nei resti archeologici studiati da Nabais e dai suoi colleghi, ma oltre ai molluschi, nei depositi paleolitici sono rappresentati in modo schiacciante i granchi marroni. La loro dimensione è stata stimata calcolando la dimensione del carapace rispetto alle chele dei granchi, che si conservano meglio di altre parti del granchio, quindi hanno maggiori probabilità di sopravvivere per essere trovate dagli scienziati. Gli archeologi hanno valutato la rottura dei gusci, cercato segni di macellazione o percussione e determinato se i granchi fossero stati esposti a calore elevato.

La scoperta sui crostacei consumati 

Nabais e i suoi colleghi hanno scoperto che i granchi erano per lo più grandi adulti che avrebbero prodotto circa 200 g. di carne. Studiando i modelli di danno sui gusci e sugli artigli, hanno escluso il coinvolgimento di altri predatori: non c’erano segni di carnivori o roditori e i modelli di rottura non riflettevano la predazione da parte degli uccelli. I granchi sono evasivi, ma i Neanderthal potrebbero aver raccolto granchi marroni di queste dimensioni dalle pozze di bassa marea in estate.

Gli accumuli di molluschi lasciati dai Neanderthal sono identificati dalla loro associazione con strumenti di pietra e altre caratteristiche come focolari, modifiche superficiali come le ustioni trovate su circa l’8% dei gusci di granchio e prove di fratture intenzionali; i modelli di frattura sui granchi a Gruta de Figueira Brava suggerivano che fossero stati aperti per poterne consumare la carne, che già per i Neanderthal doveva risultare molto succulenta. 

Un menu a base di crostacei 

Le prove hanno fatto comprendere a Nabais e ai suoi colleghi che i Neanderthal non si limitavano a raccogliere e mangiare i granchi, ma li arrostivano anche. Le ustioni nere sui gusci, rispetto agli studi di altri molluschi riscaldati a temperature specifiche, hanno mostrato che i granchi venivano riscaldati a circa 300-500 gradi Celsius, una temperatura ideale per la cottura.

Nabais ha spiegato che tale prova sia un contributo in più per porre fine all’idea che i Neanderthal “fossero primitivi abitanti delle caverne che riuscivano a malapena a guadagnarsi da vivere con le carcasse di caccia grossa. Insieme alle prove associate per il consumo su larga scala di patelle, cozze, vongole e una vasta gamma di pesci, i nostri dati falsificano l’idea che i cibi marini abbiano svolto un ruolo importante nell’emergere di capacità cognitive presumibilmente superiori tra le prime popolazioni umane moderne dell’Africa sub-sahariana”.

Gli autori hanno avvertito che sia al momento impossibile sapere perché i Neanderthal avessero scelto di raccogliere i granchi o se attribuissero un significato al consumo di granchi, ma qualunque fosse la ragione per cui mangiare tali crostacei, ciò avrebbe offerto benefici nutrizionali significativi.

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