Gomme da masticare: esistevano già 10000 anni fa

Le gomme da masticare non sono una novità dei tempi moderni, infatti già 10.000 anni fa, gli adolescenti in Svezia masticavano pezzetti di pece di corteccia di betulla, una sostanza appiccicosa e nerastra, che usavano probabilmente come colla per fissare le punte di selce alle frecce e alle lance.

Queste antiche gomme da masticare, ritrovate in un sito archeologico a nord di Göteborg, sono ora diventate una preziosa fonte di informazioni sulle abitudini alimentari e lo stato di salute degli uomini dell’età della pietra, grazie all’analisi del DNA contenuto nella saliva.

Gomma da masticare

Le gomme da masticare sono state scoperte 30 anni fa nel sito di Huseby Klev, uno dei più antichi siti di fossili umani della Svezia, risalente a 9.700 anni fa. Si tratta di piccoli frammenti di pece di corteccia di betulla, una resina naturale che si ottiene scaldando la corteccia di questo albero.

La pece di corteccia di betulla ha proprietà adesive e antisettiche, ed era usata dagli antichi popoli per vari scopi, come la riparazione di oggetti, la sigillatura di contenitori, la cura di ferite o la protezione dei denti, e le gomme da masticare qui rinvenute conservano ancora le impronte dei denti di chi le ha masticate, e sono state trovate accanto alle ossa di animali e di utensili in pietra.

Un gruppo di ricercatori dell’Università di Stoccolma, guidato dal professor Anders Gotherstrom, ha deciso di analizzare il DNA presente nella saliva delle gomme da masticare, per scoprire di più sugli individui che le hanno usate.

In un precedente studio del 2019, i ricercatori sono riusciti a ricostruire il profilo genetico degli antichi masticatori, scoprendo che si trattava di adolescenti di entrambi i sessi, con la pelle chiara, i capelli scuri e gli occhi azzurri. In questo nuovo studio di qualche giorno fa, quindi datato 2024, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, i ricercatori sono andati oltre, e hanno cercato di identificare le specie animali e vegetali che facevano parte della dieta degli antichi svedesi.

Una dieta varia e ricca di proteine

Per fare questo, i ricercatori hanno usato dei sofisticati strumenti di analisi computazionale, che hanno permesso di separare il DNA umano da quello di altre specie, e di riconoscere le diverse sequenze genetiche presenti nei campioni. Il risultato è stato sorprendente: le gomme da masticare contenevano tracce di DNA di diverse specie animali e vegetali, che testimoniano una dieta varia e ricca di proteine.

Gomma da masticare

Tra gli animali, i ricercatori hanno trovato il DNA di cervi, trote, anatre e volpi, che erano probabilmente le prede principali dei cacciatori-raccoglitori dell’epoca. Tra le piante, i ricercatori hanno trovato il DNA di nocciole e mele, che erano probabilmente le fonti principali di carboidrati e vitamine. Queste scoperte sono in linea con le evidenze archeologiche, che mostrano che gli antichi svedesi vivevano in un ambiente boscoso e lacustre, dove abbondavano le risorse naturali.

“Questo studio ci mostra che le gomme da masticare sono una fonte unica di informazioni sulle abitudini alimentari degli antichi popoli”

ha detto Gotherstrom all’AFP, il quale ha poi in seguito aggiunto:

“Se analizziamo un osso umano, otteniamo solo il DNA umano. Se analizziamo un dente, otteniamo un po’ di più. Ma se analizziamo una gomma da masticare, otteniamo il DNA di ciò che hanno mangiato prima. Non possiamo ottenere queste informazioni in nessun altro modo”.

Cos’altro hanno rivelato le gomme da masticare scoperte?

Le gomme da masticare non hanno rivelato solo la dieta, ma anche lo stato di salute degli antichi masticatori. In particolare, i ricercatori hanno scoperto che almeno uno degli adolescenti soffriva di gravi problemi di salute orale. In una gomma da masticare masticata da una ragazza, i ricercatori hanno trovato un elevato numero di batteri che indicano un caso severo di parodontite, una grave infezione gengivale che può causare la perdita dei denti.

“Probabilmente avrebbe iniziato a perdere i denti poco dopo aver masticato questa gomma. Deve aver fatto anche molto male”

ha detto Gotherstrom, aggiungendo in seguito:

“Questo ci mostra che anche se avevano una dieta sana, non erano immuni alle malattie orali, che sono causate principalmente da batteri e non da cibi zuccherati, come si pensa spesso”.

Gomma da masticare

La parodontite è una malattia infiammatoria cronica che colpisce i tessuti che sostengono i denti, come le gengive, il cemento radicolare e l’osso alveolare. Se non trattata, può portare alla formazione di tasche gengivali, alla retrazione delle gengive, alla mobilità e alla caduta dei denti.

La parodontite è causata da una placca batterica che si accumula sui denti e sulle gengive, e che può essere favorita da fattori come il fumo, lo stress, il diabete, le malattie sistemiche o le carenze nutrizionali.

Un legame tra passato e presente

Questo studio dimostra come le gomme da masticare dell’età della pietra siano una fonte preziosa di informazioni sul passato, che ci permette di conoscere meglio la vita, la cultura e la salute degli antichi popoli. Le gomme da masticare sono anche dei testimoni silenziosi di un legame tra passato e presente, tra noi e i nostri antenati.

“C’è l’impronta della bocca dell’adolescente che la masticò migliaia di anni fa. Se vogliamo inserire una sorta di strato filosofico, per noi collega gli artefatti, il DNA e gli esseri umani”

ha detto Gotherstrom.

Questo non è il primo caso in cui le gomme da masticare ci aiutano a ricostruire il volto e la vita degli antichi abitanti dell’Europa. Nel 2019, gli scienziati hanno creato l’immagine di una donna basandosi sul DNA estratto da una gomma da masticare vecchia di 5.700 anni. Probabilmente aveva la pelle scura, i capelli castani e gli occhi azzurri e proveniva da Syltholm, un’isola danese nel Mar Baltico, con i ricercatori che hanno soprannominato la donna “Lola”.

Gomma da masticare

Forse un giorno potremo anche conoscere il nome e la storia degli adolescenti svedesi che masticavano la pece di corteccia di betulla, e che ora ci parlano attraverso il loro DNA.

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