Misteriosi frammenti di vetro trovati nell’entroterra australiano hanno origini cosmiche

In un nuovo studio, sono stati analizzati frammenti di vetro trovati intorno al sito di un cratere di 5.000 anni situato nell'entroterra australiano scoprendo che contengono una quantità sorprendentemente grande di metallo proveniente dal meteorite stesso, a dimostrazione che il cratere nel sito è stato formato formati dalla collisione con un corpo celeste

0
606
Bennu, frammenti di vetro

In un nuovo studio, sono stati analizzati frammenti di vetro trovati intorno al sito di un cratere di 5.000 anni situato nell’entroterra australiano scoprendo che contengono una quantità sorprendentemente grande di metallo proveniente dal meteorite stesso, a dimostrazione che il cratere nel sito è stato formato formati dalla collisione con un corpo celeste.

Bennu, frammenti di vetro

Frammenti di vetro di origine cosmica

Conosciamo tutti il tipo di vetro prodotto dall’uomo che si trova nei vetri delle finestre e negli utensili da cucina. Ma il vetro esiste anche in natura. Si tratta per la maggior parte di ossidiana, il vetro prodotto nei vulcani e conosciuto fin dall’antichità.

Una quantità molto minore di vetro naturale viene prodotta dai fulmini e dagli impatti degli asteroidi. Quando troviamo il vetro in natura, può essere necessario un attento lavoro forense per individuare ciò che lo ha creato. L’analisi forense tuttavia può rivelare una quantità sorprendente di informazioni sull’origine dei frammenti di vetro.

Nello studio pubblicato su Geochimica et Cosmochimica Acta, i ricercatori hanno analizzato frammenti di vetro proveniente da un sito nel NT, chiamato campo del cratere Henbury.



Frammenti di vetro

Frammenti di meteorite sono stati recuperati dal sito, dove sono presenti almeno 13 crateri da impatto formatisi in un evento avvenuto circa 5.000 anni fa. Il campo del cratere è anche chiamato Tatyeye Kepmwere e si trovano notizie di esso nelle tradizioni orali aborigene.

I meteoriti recuperati dal campo di Henbury sono di un tipo chiamato ferri IIIAB. Sono essenzialmente pezzi di metallo, costituiti principalmente da ferro, nichel e cobalto.

Quando io meteorite ha colpito Henbury, il calore dell’impatto lo ha sciolto insieme alla roccia dal terreno. Parte di questo materiale ha formato goccioline fuse che sono state proiettate dai crateri e raffreddate per formare grumi grandi quanto un pollice che assomigliano molto a frammenti di vetro vulcanico.

Per saperne di più sui frammenti di vetro, gli studiosi hanno portato dei campioni in laboratorio e vi abbiamo praticato dei fori con un laser, riscaldando il vetro in un plasma caldo che abbiamo potuto studiare con uno spettrometro di massa, che può determinare quali elementi sono presenti.

Cosa contengono i frammenti di vetro di origine cosmica?

La ricerca ha rivelato che il vetro conteneva elementi dell’arenaria locale nonché alti livelli di ferro, nichel e cobalto, molto più di quanto sia stato trovato nelle rocce esposte nei crateri. Questi risultati suggeriscono che il vetro è composto per circa il 10% da meteorite fuso.

Un contributo di meteoriti del 10% potrebbe non sembrare molto, ma è una quantità relativamente enorme. In confronto, le rocce fuse di Chicxulub, il gigantesco asteroide colpito in Messico che si ritiene abbia sterminato i dinosauri, sono in genere costituite da meno dello 0,1% di meteoriti.

I frammenti di vetro di Henbury contengono anche livelli elevati di cromo, iridio e altri elementi del gruppo del platino. Tutti questi sono estremamente rari nella maggior parte delle rocce sulla superficie terrestre. La loro elevata abbondanza è un altro segno distintivo di origine cosmica.

Frammenti di vetro

Livelli così elevati di residui di meteoriti nel vetro non sono stati segnalati in altri crateri australiani. Frammenti simili sono stati descritti in altri due siti, entrambi più giovani e più piccoli del più grande cratere Henbury (145 metri di diametro). Uno è il cratere Kamil di 45 metri in Egitto, e l’altro è il cratere Wabar di 110 metri in Arabia Saudita.

Sulla Terra sono state documentate circa 200 strutture legate all’impatto di meteoriti , di cui 32 situate in Australia. I ricercatori hanno ipotizzato che iframmenti di vetro come quelli trovati a Henbury si formino in tutti i crateri, indipendentemente dalle dimensioni. T
Probabilmente rappresenta un volume molto piccolo della fusione formatasi nei grandi crateri, ed è meglio conservata nei crateri giovani che non sono stati erosi.

La principale motivazione per cercare residui di meteoriti nel vetro naturale è che forniscono prove concrete di un impatto con un oggetto celeste. Sulla superficie terrestre si trovano molte caratteristiche circolari simili a crateri, ma poche hanno un’origine veramente cosmica.

Conclusioni

La scoperta di frammenti di vetro meteoritici è un metodo inequivocabile per confermare che un sito è stato creato dall’impatto con un asteroide.

Dimorphos, l'asteroide impattato dalla sonda DART, potrebbe essersi deformato

Ci sono molte segnalazioni di enigmatici vetri naturali, in luoghi come l’Argentina, l’Australia e altrove, le cui origini sono ambigue. In molti casi non si conosce alcun cratere nelle vicinanze, come nel caso del vetro del deserto libico. Determinare se hanno un’origine da impatto richiede un attento lavoro investigativo per cercare i segni rivelatori.

La NASA sta attualmente valutando di spendere circa 11 miliardi di dollari per portare alcune centinaia di grammi di campioni di roccia da Marte raccolti dal rover Perseverance.

Le missioni su Itokawa, Ryugu e Bennu hanno restituito campioni di asteroidi e, si spera, un’ondata di nuove missioni sulla Luna restituirà nuovi campioni del nostro satellite.

2