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Il “re antartico”, un fossile di 250 milioni di anni fa ritrovato in Antartide

Nei documentari sulla fauna selvatica dell'Antartide si parla di pinguini, foche e pochi altri animali che si sono adattati a sopravvivere in un ambiente così gelido e duro. Ora, però, un gruppo di ricercatori ha fatto una scoperta inattesa che apre nuove prospettive sulla vita in Antartide di milioni di anni fa

Nei documentari sulla fauna selvatica dell’Antartide si parla di pinguini, foche e pochi altri animali che si sono adattati a sopravvivere in un ambiente così gelido e duro. Ora, però, un gruppo di ricercatori ha fatto una scoperta inattesa che apre nuove prospettive sulla vita in Antartide di milioni di anni fa.

Invece di una distesa chilometrica di ghiaccio e iceberg a perdita d’occhio, un tempo l’Antartide era una terra lussureggiante piena di foreste e fiumi. Parliamo di  250 milioni di anni fa, quando in quel paesaggio si muoveva una fauna selvatica meravigliosamente varia, compresi i rettili. All’epoca, era raro che la temperatura scendesse vicino al punto di congelamento o al di sotto di esso.

L’Antartide era una terra lussureggiante

Oggi, l’Antartide è un continente situato nell’emisfero australe della Terra, circostante il Polo sud e opposto all’Artide (il quarto continente più vasto della Terra dopo Asia, Africa e Americhe con circa 14 milioni di km²), comprendente le terre e i mari compresi entro il Circolo polare antartico, caratterizzato dalla presenza della calotta polare antartica, dalle piattaforme di ghiaccio, dalla banchisa antartica e circondato dall’oceano antartico: il 98% del territorio è coperto dai ghiacci della calotta antartica, il cui spessore medio è di 1600 metri, che lo rendono il continente più freddo e inospitale del pianeta.

Ora, però, i ricercatori hanno trovato in Antartide un fossile di una specie precedentemente sconosciuta, un rettile delle dimensioni di un iguana imparentato con i dinosauri. È stato chiamato Antarctanax shackletoni. Il primo nome si traduce in “re antartico” e il secondo nome è in onore dell’esploratore antartico Ernest Shackleton.
La nuova specie è stata descritta in uno studio pubblicato di recente sul Journal of Vertebrate Paleontology.
Questo nuovo animale era un archosauro, un parente precoce di coccodrilli e dinosauri” ha scritto in una nota Brandon Peecook, autore principale dello studio e ricercatore del Field Museum. “In sé, sembra un po’ come una lucertola, ma evolutivamente, è uno dei primi membri di quel grande gruppo e ci racconta come i dinosauri ed i loro parenti più stretti si sono evoluti e diffusi“.
Lo scheletro non è completo, ma i ricercatori hanno trovato abbastanza pezzi per capire che aspetto avesse e quanto somigliasse agli altri archosauri. Per questo motivo, i ricercatori credono che sia stato un rettile carnivoro che si nutriva anfibi, insetti e dei primi antenati dei mammiferi che camminavano sulla Terra 250 milioni di anni fa.

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Più scopriamo l’Antartide preistorica, più troviamo sorprese“, ha detto Peecook. “Pensavamo che gli animali antartici fossero simili a quelli che vivevano nell’Africa meridionale, dal momento che quelle masse continentali erano unite a quei tempi, ma stiamo scoprendo che la fauna selvatica dell’Antartide è sorprendentemente unica“.
Questo animale era un chiaro un prodotto dell’epoca in cui viveva. Due milioni di anni prima, era avvenuto il più grande evento di estinzione di massa nella storia conosciuta della Terra. Era la fine dell’era Permiana.
L’evento di estinzione di massa del Permiano, come è noto, spazzò via il 90% di tutta la vita sulla Terra.
Negli anni successivi all’estinzione avvenne una rapida evoluzione della vita animale, e alcuni gruppi prosperarono più di altri. Gli archosauri, parenti dei dinosauri, erano uno di quei gruppi.
Prima dell’estinzione di massa, gli archosauri si trovavano solo attorno all’equatore, ma dopo si diffusero rapidamente ovunque”, ha spiegato Peecook. “l’Antartide era popolata da una combinazione di questi animali nuovi di zecca e di animali che erano ormai estinti nel resto del pianeta“.
Ciò suggerisce che dopo l’evento di estinzione, l’Antartide fu una delle zone del globo in cui l’evoluzione avvenne più rapidamente e con una notevole diversità. Solo ricerche e scavi futuri nell’area ci daranno un quadro più ampio su come fosse l’Antartide milioni di anni fa.
Più tipi di animali troveremo e più capiremo in che modo gli archosauri si sono evoluti dopo l’estinzione di massa“, ha detto Peecook. “L’Antartide è uno di quei luoghi sulla Terra, come il fondo del mare, dove siamo ancora nelle primissime fasi dell’esplorazione.”
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