La finasteride è un farmaco utilizzato per trattare la caduta dei capelli e l’ingrossamento della prostata: ora potrebbe anche aiutare a ridurre il rischio di malattie cardiache. In un’analisi dei dati sia di uomini che di topi maschi, è stato dimostrato che il farmaco migliora la salute e riduce i livelli di colesterolo.
È noto che troppo colesterolo nel corpo aumenta il rischio di malattie cardiache, poiché favorisce l’aterosclerosi: depositi di grasso nei vasi sanguigni, che bloccano il flusso del sangue attraverso le arterie. Alla fine, ciò può portare a ictus o attacchi di cuore.
Finasteride: cos’hanno scoperto i ricercatori
Il gruppo di ricerca, dell’Università dell’Illinois Urbana-Champaign e dell’Università del Maryland, ha voluto studiare il legame tra finasteride e malattie cardiache perché il farmaco agisce bloccando una proteina che attiva l’ormone testosterone, che sembra avere un collegamento con l’aterosclerosi.
Lo studio ha utilizzato i dati del database del National Health and Nutrition Examination Survey raccolti tra il 2009 e il 2016. Concentrandosi su 155 adulti maschi di età pari o superiore a 50 anni, il team ha scoperto una relazione tra i livelli di colesterolo e l’uso di finasteride. Trattandosi di un campione relativamente piccolo, con dati che non forniscono alcuna indicazione su quanto tempo ogni persona avesse assunto il farmaco, le conclusioni forniscono un suggerimento debole ma importante sui potenziali benefici cardiaci di tale farmaco.
La finasteride è un farmaco comunemente prescritto per il trattamento dell’iperplasia prostatica benigna (IPB) e della calvizie maschile (alopecia androgenetica). È un inibitore della 5-alfa-reduttasi, un enzima coinvolto nella conversione del testosterone in diidrotestosterone (DHT), un ormone responsabile della crescita e della salute della prostata e dei follicoli piliferi. Il finasteride agisce bloccando questa conversione, riducendo così i livelli di DHT nel corpo.
Quali sono tuttavia gli usi e le indicazioni riguardanti tale farmaco? Qui di seguito li illustreremo, ricordando tuttavia ai lettori di consultare il medico prima di farne utilizzo:
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Iperplasia prostatica benigna (IPB): la finasteride è approvata per il trattamento dei sintomi associati all’IPB, come la difficoltà nella minzione, la minzione frequente e l’urgenza urinaria. Riducendo le dimensioni della prostata, il farmaco allevia i sintomi e migliora la funzione urinaria.
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Calvizie maschile (alopecia androgenetica): il farmaco è anche utilizzato per trattare la calvizie maschile, poiché la DHT è coinvolta nel diradamento dei capelli negli uomini. Il farmaco può rallentare la perdita dei capelli e talvolta favorirne la crescita nei soggetti affetti da alopecia androgenetica.
Studi clinici hanno dimostrato che la finasteride riduce efficacemente le dimensioni della prostata, migliora i sintomi urinari e riduce il rischio di complicazioni legate all’IPB. Riguardo al trattamento delle calvizie, bisogna tuttavia precisare che anche se l’efficacia di tale farmaco nel trattare la calvizie maschile sia stata dimostrata in numerosi studi, l’effetto varia da persona a persona.
In molti uomini, riesce a rallentare o arrestare effettivamente la perdita dei capelli, e in alcuni casi può anche favorirne la ricrescita. Bisogna però precisare che l’effetto è reversibile, il che significa che la perdita dei capelli può riprendere non appena si interrompe il trattamento.
Tale farmaco apporta inoltre alcuni effetti collaterali che bisogna conoscere:
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Disfunzione sessuale: uno degli effetti collaterali più comuni della finasteride è la disfunzione sessuale, inclusi riduzione della libido, difficoltà nell’ottenere o mantenere un’erezione e riduzione del volume di eiaculazione.
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Ginecomastia: alcuni uomini riportano ingrossamento delle ghiandole mammarie, noto come ginecomastia.
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Depressione: In alcuni casi, l’uso di finasteride è stato associato a sintomi di depressione e ansia.