Un team multi-istituzionale e internazionale di biologi evoluzionisti, specialisti di genetica e filogenomici ha trovato prove che le specie di uccelli iniziarono a diversificarsi molto prima che i dinosauri si estinguessero. Nel progetto, riportato in Proceedings of the National Academy of Sciences, il gruppo ha analizzato i genomi di centinaia di specie di uccelli per creare un albero evolutivo ad alta risoluzione per Neoaves.
La diversificazione degli uccelli è avvenuta nel tardo Cretaceo
Ricerche precedenti hanno suggerito che l’asteroide che ha colpito la Terra milioni di anni fa non solo ha ucciso i dinosauri, ma ha avvisto anche i Neoaves, che comprendono il 95% di tutti gli uccelli moderni, su un percorso di grande divergenza. In questo nuovo studio, il gruppo di ricerca ha trovato prove che il percorso di divergenza di Neoaves è iniziato molto prima che l’asteroide colpisse.
Sono state fatte poche ricerche sulla storia evolutiva dei Neoaves e, per questo motivo, il loro albero genealogico è incompleto. Per ovviare a questa lacuna, i ricercatori hanno ottenuto campioni di 118 specie e, come parte del loro studio, ne hanno analizzato i genomi, esaminando i dati di 25.460 loci genetici distribuiti in quattro classi di DNA, che hanno utilizzato per costruire un albero genealogico.
Il team di studiosi ha scoperto che Neoaves aveva un antenato comune vissuto circa 130 milioni di anni fa. Hanno anche scoperto che i due rami principali dei Neoaves si sono divisi all’inizio della loro storia, con un ramo che alla fine ha rappresentato gli uccelli terrestri e l’altro quelli acquatici.
Gli studiosi hanno stimato che la scissione sia avvenuta durante il tardo Cretaceo, il che è avvenuta, ovviamente, molto prima dell’evento del confine K-Pg: l’arrivo di un asteroide 66 milioni di anni fa che spazzò via i dinosauri e circa il 90% degli animali terrestri. I ricercatori hanno scoperto che la diversificazione si è poi verificata a un ritmo costante, simile a quello di piante, pesci, insetti e mammiferi.
L’evoluzione degli uccelli moderni ha seguito un lento processo di gradualità
Il team di esperti ha dimostrato che gli uccelli moderni risalgono a tempi più remoti di quanto precedentemente ipotizzato, molto prima dell’estinzione dei dinosauri, che sembra aver avuto un impatto limitato sull’evoluzione dei volatili.
Un evento di riscaldamento intorno a circa 55 Mya invece sembra aver innescato la diversificazione dei moderni uccelli marini. Lo studio ha indicato che la radiazione dei volatili moderni era notevolmente in sintonia con quella delle piante da fiore e di altri organismi.
L’evoluzione degli uccelli moderni ha seguito un lento processo di gradualità piuttosto che un rapido processo di equilibrio punteggiato, con interruzioni limitate dalla catastrofe del KPg. Questo studio colloca l’evoluzione dei volatili in un nuovo contesto all’interno dei vertebrati, con ramificazioni per l’evoluzione del biota terrestre.
Gli uccelli moderni capaci di volare hanno tutti una struttura alare specializzata chiamata propatagio senza la quale non potrebbero volare. L’origine evolutiva di questa struttura è rimasta un mistero, ma nuove ricerche suggeriscono che si sia evoluta nei dinosauri non aviari. La scoperta deriva da analisi statistiche delle articolazioni delle braccia conservate nei fossili e aiuta a colmare alcune lacune nella conoscenza sull’origine del volo degli uccelli.
L‘origine evolutiva di questa struttura è rimasta un mistero, ma nuove ricerche suggeriscono che si sia evoluta nei dinosauri non aviari. La scoperta deriva da analisi statistiche delle articolazioni delle braccia conservate nei fossili e aiuta a colmare alcune lacune nella conoscenza sull’origine del volo degli uccelli.
Yurika Uno, una studentessa laureata del laboratorio di Hirasawa ha dichiarato: “Negli uccelli moderni, le ali non possono estendersi completamente a causa del propatagio, limitando la gamma di angoli possibili tra le sezioni di collegamento. Se potessimo trovare un insieme di angoli altrettanto specifico tra le articolazioni negli esemplari di dinosauro, possiamo essere abbastanza sicuri che anche loro possedessero un propatagium. E attraverso analisi quantitative delle posture fossilizzate di uccelli e non dinosauri, abbiamo trovato le gamme rivelatrici degli angoli articolari che speravamo di trovare”.