L’eclissi solare totale non sarà l’unico appuntamento celeste nel corso del 2024. Per la prima volta in 80 anni, un sistema stellare distante 3.000 anni luce sarà visibile a occhio nudo grazie all’esplosione di una nova.
La NASA ha annunciato che l’evento cosmico andrà a creare una “nuova” stella nel cielo notturno illuminandolo da qui a settembre.
L’esplosione avrà una luminosità pari a quella della Stella Polare. Una delle sole cinque nove presenti nella nostra galassia, sarà visibile per una settimana prima di svanire.
Jonathan Blazek, assistente professore di fisica alla Northeastern University, ha detto che questo è un momento molto importante sia per gli astronomi dilettanti che per gli astrofisici. Al momento non è chiara con esattezza la data dello spettacolo celestre, ma dovrebbe verificarsi entro l’estate.
In cosa consiste l’esplosione di una nova?
Le stelle, con la loro presenza nel cosmo, offrono spettacoli suggestivi e fenomeni unici, tra cui l’esplosione di una nova. Questo evento cosmico, spesso malinterpretato come una supernova, è un affascinante fenomeno astronomico che merita un’analisi dettagliata.
Si tratta di un’esplosione stellare che si verifica all’interno di un sistema binario, in cui una stella di tipo nana bianca accresce la materia da una compagna sua simile. La nana bianca è composta principalmente da carbonio e ossigeno e ha una massa simile a quella del Sole, ma è estremamente densa, con dimensioni paragonabili a quelle della Terra.
Quando la materia proveniente dalla stella compagna si accumula sulla superficie della nana bianca, la pressione e la temperatura al suo interno aumentano fino a raggiungere valori critici. Queste condizioni estreme innescano reazioni nucleari che provocano un’esplosione termonucleare controllata, generante una quantità incalcolabile di energia.
Le fasi del fenomeno
Il processo di esplosione di una nova può essere suddiviso in diverse fasi:
1. Accumulo di materia: ovvero, quella proveniente dalla stella compagna, che si accumula sulla superficie della nana bianca, formando un disco di accrescimento.
2. Instabilità termonucleare: quando la massa accumulata raggiunge una certa densità, le reazioni termonucleari iniziano sulla superficie della nana bianca, generando una significativa quantità di energia.
3. Esplosione: le reazioni termonucleari si propagano rapidamente attraverso la massa accumulata, provocando un’improvvisa liberazione di energia. Questa esplosione espelle una parte della materia accumulata nello spazio circostante.
4. Luminosità incrementata: durante l’esplosione, la luminosità della stella aumenta drasticamente, rendendo la nova visibile anche da grandi distanze.
5. Declino della luminosità: dopo il picco di luminosità, l’intensità della luce emessa dalla nova diminuisce gradualmente nel corso di settimane o mesi, fino a tornare ai livelli normali della nana bianca.
L’esplosione di una nova può avere vari effetti sul sistema stellare in cui avviene:
· Espulsione di materia: durante l’esplosione, una parte della materia accumulata viene espulsa nello spazio interstellare, arricchendo l’ambiente circostante con elementi pesanti.
· Variazioni orbitali: l’energia liberata durante l’esplosione può influenzare le orbite delle stelle nel sistema binario, modificandone la configurazione.
· Formazione di nebulose: la materia espulsa dalla nova può interagire con il mezzo interstellare circostante, creando belle nebulose di gas e polveri.
Conclusioni
Le nove sono oggetto di intensa ricerca scientifica, poiché forniscono importanti informazioni sull’evoluzione stellare, sulla fisica delle esplosioni termonucleari e sull’origine degli elementi nel cosmo.
Gli astronomi studiano tali corpi celesti osservandone le caratteristiche spettrali, la luminosità e l’evoluzione nel tempo, utilizzando telescopi terrestri e satellitari. il sistema stellare dove si verificherà l’esplosione è chiamato T Coronae Borealis, conosciuto ache come T CrB. Questo sistema, composto da una nana bianca e una gigante rossa, offre le condizioni perfette per l’esplosione di una nova.
Gli astrofisici nutrono un forte interesse per sistemi come questo, in quanto sono precursori delle supernove di tipo 1a, eventi stellari di enorme portata che svolgono un ruolo fondamentale nella comprensione e nella mappatura dell’universo.
Quando una nana bianca come quella presente in T CrB raggiunge una massa critica, subisce un collasso abnorme, culminando in un’esplosione potente e luminescente. Simili eventi cosmici ci aiutano a comprendere meglio l’universo che ci circonda, così come la natura dei vari corpi celesti.