Esenzione ticket per gli invalidi del lavoro, come riceverla?

Forse non tutti sanno che gli invalidi del lavoro con riduzione di capacità lavorativa o danno biologico in misura inferiore ai 2/3, quindi fino a 66%, hanno diritto ad esenzione ticket per le prestazioni sanitarie connesse all'infermità riconosciuta

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L’esenzione ticket per gli invalidi del lavoro fa parte dei servizi forniti dal Servizio Sanitario nazionale.

Il Servizio Sanitario Nazionale prevede che i cittadini partecipino alla spesa sanitaria attraverso il ticket, ovvero quella contributo che paghiamo all’accettazione, prima di un esame o una visita, o in farmacia, quando ritiriamo un farmaco con ricetta del Servizio Sanitario Regionale. Il pagamento del ticket consente a tutti i cittadini di ricevere le cure previste dai Livelli Essenziali di Assistenza.

I cittadini che ne hanno diritto possono, però, essere esentati dal pagamento del ticket. Infatti l’esenzione ticket sanitario nel 2021 per alcune categorie permette di effettuare prestazioni sanitarie a costo zero.

Ci sono tante tipologie di esenzione del ticket: per reddito, per malattie croniche, per malattie rare, esenzione per cecità e sordità civile, per invalidità e esenzione invalidi del lavoro INAIL. Ed è proprio quest’ultima categoria che andremo a vedere oggi.

Come richiedere l’esenzione ticket sanitario nel 2021 per le categorie da L01 a L04

Esistono particolari esenzioni ticket collegate all’invalidità da lavoro INAIL, che sono riconosciute in conseguenza di un incidente sul lavoro o una malattia professionale. Sono classificate come categorie da L01 a L04. Cerchiamo di capire dunque nello specifico quali sono le persone cui spetta l’esenzione e quali sono le procedure per farne richiesta.



In primo luogo il lavoratore deve esibire al medico di famiglia una copia della pratica INAIL in cui è specificato il periodo di inabilità assoluta o temporanea al lavoro. Inoltre, la pratica deve contenere la tipologia di infortunio o malattia professionale.

Spetterà poi al medico di famiglia l’inoltro elettronico della pratica.

C’è da precisare comunque che l’assistito è esente solo per le prestazioni inerenti alle patologie derivanti dalla malattia professionale o dell’infortunio e che l’esenzione ticket sanitario copre tutto il periodo dell’astensione lavorativa.

L’esenzione è riportata per il periodo di durata dall’astensione lavorativa ed è valida anche se le prestazioni saranno effettuate successivamente a tale periodo purché richieste in fase di apertura della temporanea inabilità lavorativa, il riferimento è la data di prescrizione.

Ecco Le categorie di invalidi esenti

Possono ottenere l’esenzione ticket sanitario le categorie invalidi in base alla prestazione e al grado di invalidità. Per prestazioni di diagnostica strumentali, prestazioni specialistiche incluse nel LEA e lavorative. I LEA sono Livelli essenziali di assistenza, ovvero le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale (SSN) è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket), con le risorse pubbliche raccolte attraverso la fiscalità generale (tasse). Ecco la divisione per categorie da invalidità per lavoro INAIL:

a) L01 – grandi invalidi del lavoro con una percentuale di invalidità dall’80 al 100%

b) L02 – invalidi con una ridotta capacità lavorativa maggiore di 2/3 con una percentuale invalidante dal 67 al 79% per prestazioni correlate alla patologia invalidante causata da invalidità per lavoro

a) L03 – invalidi di lavoro con una capacità lavorativa fino a 2/3 con una percentuale invalidante dal 1 al 66%

b) L04lavoratori infortunati sul lavori o affetti da patologie professionali

Per ottenere l’esenzione del ticket sanitario, bisogna recarsi all’ASL di residenza, che rilascia, sulla base della documentazione presentata, un apposito attestato.

Le disposizioni previste per gli assicurati INAIL non si applicano al personale delle Forze di Polizia e delle Forze Armate, tra le quali rientra anche il Corpo della Guardia di Finanza, che rimangono disciplinate dai rispettivi ordinamenti, fino al riordino complessivo della materia (Decreto Legge 11/2009, art. 12 bis; D.Lgs. 66/2010, art. 2264).

E’ il Decreto ministeriale 1° febbraio 1991 art. 6 a stabilire dunque le persone che rientrano nella categoria di invalidità con riferimento all’invalidità da lavoro Inail,  in conseguenza, come abbiamo spiegato, di un infortunio sul lavoro o malattia professionale.


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