Identificata la sostanza presente nell’erba gatta che manda i gatti in sollucchero

Il notevole effetto che l'erba gatta produce sui gatti è ben noto grazie ai tanti video online che mostrano i nostri felini visibilmente. La molecola che scatena questo stato di estasi felina si chiama nepetalactone

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Gatti

I ricercatori del John Innes Center hanno fatto luce su come l’erba gatta, nota anche come catmint, produce la sostanza chimica che provoca tanta goduria nei gatti.

Il notevole effetto che l’erba gatta produce sui gatti è ben noto grazie ai tanti video online che mostrano i nostri felini visibilmente. La molecola che scatena questo stato di estasi felina si chiama nepetalactone, una sostanza chimica chiamata terpene. Questa molecola partecipa ad un’insolita catena di eventi, non identificata in precedenza dai chimici.

I ricercatori ritengono che la comprensione della produzione del nepetalactone potrebbe aiutarli a ricreare il modo in cui le piante sintetizzano altre sostanze chimiche come la vinblastina, che viene utilizzata per la chemioterapia. Ciò potrebbe portare alla capacità di produrre farmaci utili in modo più efficiente e rapido di quanto siamo attualmente in grado di prelevarli dalla natura.

Di solito nelle piante, ad esempio la menta piperita, i terpeni sono formati da un singolo enzima. Nell’articolo pubblicato online questa settimana su Nature Chemical Biology, i ricercatori riportano che nell’erba gatta i terpeni si formano in un processo a due fasi; un enzima attiva un composto precursore che si lega ad un secondo enzima per produrre la sostanza di interesse.

Questo processo in due fasi non era mai stato osservato in precedenza, e i ricercatori si aspettano anche che qualcosa di simile si verifichi nella sintesi di farmaci anti-cancro vincristina e vinblastina derivati dalla pervinca, dal Catharanthus roseus del Madagascar, e altrove nelle olive oliva e nella bocca di leone.

Nella pubblicazione, il team descrive il processo mediante il quale l’erba gatta produce nepetalactone in ghiandole microscopiche poste nella parte inferiore delle sue foglie. Lo studio identifica anche tre nuovi enzimi con attività insolite.

Il dott. Benjamin Lichman, che ha diretto il lavoro mentre era docente presso il John Innes Center e ora è docente presso l’Università di York, afferma: “Abbiamo compiuto progressi significativi nel comprendere come l’erba gatta produce i nepetalactoni, le sostanze chimiche che mandano i gatti in sollucchero: l’erba gatta esegue processi chimici insoliti e unici, e pensiamo di usarli per aiutarci a creare composti utili che possono essere utilizzati nel trattamento di malattie come il cancro. Stiamo anche lavorando per comprendere l’evoluzione dell’erba gatta per produrre i prodotti chimici attivi sul gatto.”



La professoressa Sarah O’Connor, responsabile del progetto presso il John Innes Center, afferma: “I nepetalactoni hanno un potenziale utilizzo in agricoltura poiché partecipano anche ad alcune interazioni pianta-insetto. Nel futuro lavoro esploreremo i ruoli che questi composti hanno nelle piante”.

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