E se la vita oltre la Terra la trovassimo su Venere?
Classificato come un pianeta terrestre, Venere a volte è definito il "pianeta gemello" della Terra, cui è molto simile per dimensioni e massa. Tuttavia per altri aspetti è piuttosto differente dal nostro pianeta. L'atmosfera di Venere è costituita principalmente da anidride carbonica ed è molto più densa dell'atmosfera terrestre, con una pressione al livello del suolo pari a 92 atm. La densità e la composizione dell'atmosfera creano un impressionante effetto serra che lo rende il pianeta più caldo del sistema solare. Venere è avvolto da uno spesso strato di nubi altamente riflettenti, composte principalmente di acido solforico, che impediscono la visione nello spettro visibile della superficie dallo spazio. Il pianeta ha un campo magnetico più debole di quello terrestre.
Da lontano, Venere appare davvero un pianeta completamente inospitale.
La missione Magellan della NASA ha condotto la mappatura radar dell’intera superficie di Venere. – NASA / JPL-CALTECH / MAGELLAN
Sotto la sua atmosfera di biossido di carbonio / azoto, 90 volte più spessa di quella della Terra, c’è una superficie infernale, dove i lander inviati finora hanno resistito solo una manciata di minuti.
La superficie di Venere, ripresa da uno dei vecchi lander Venera dell’Unione Sovietica: gli veicoli spaziali capaci di atterrare su Venere e di resistere abbastanza da inviare delle immagini. – LANDERS VENERA / URSS
Di giorno o di notte, la superficie di Venere presenta costantemente una temperatura di 470° C, un pianeta davvero caldo sotto il suo perenne effetto serra.
La superficie di Venere, vista dal lander Venera 14.
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Una vista a infrarossi del lato notturno di Venere, dal veicolo spaziale giapponese Akatsuki. – ISAS, JAXA
La ragione? Uno strato di nuvole di acido solforico avvolge Venere ad alta quota.
VENUS EXPRESS; PLANETARY SCIENCE GROUP ALL’INDIRIZZO HTTP://WWW.AJAX.EHU.ES/
Questi densi strati di nuvole creano l’effetto serra che rende insostenibile il cima di Venere, che pure rientrerebbe ancora nella fascia considerata abitabile del nostro Sole, quella fascia di distanza dalla stella entro la quale è possibile avere acqua liquida in superficie.
SQUADRE ESA, SPICAV / SOIR
Sopra le nuvole, tuttavia, le condizioni diventano molto più ospitali.
A 60 chilometri di altitudine, la temperatura e la pressione atmosferica sono simili a quelle della Terra.
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ESA, VERA TEAM, (M. PÄTZOLD ET AL.)
A quella quota, gli ingredienti giusti per la vita, tra cui carbonio, ossigeno e molecole ricche di azoto, sono tutti abbondanti.
La maggior parte dell’atmosfera composta da CO2 accanto all’azoto, la presenza di anidride solforosa, acqua e il monossido di carbonio fornisce un ambiente ricco di potenziale per a formazione di molecole organiche. JUNKCHARTS / WIKIMEDIA COMMONS
un’Immagine all’ultravioletto delle nuvole di Venere vista dal Pioneer Venus Orbiter. Le regioni oscure sono ancora non completamente spiegate e non si può ancora escludere la presenza di microrganismi che assorbono raggi UV possono ancora svolgere un ruolo nell’aspetto di Venere. NASA
Si è proposto di studiare l’alta atmosfera di Venere utilizzando dirigibili in grado di “fluttuare” a questa altitudine, rendendo possibili missioni investigative.
L’ipotetica missione HAVOC della NASA, il concetto operativo Venus High Altitude. – NASA LANGLEY RESEARCH CENTER
Questa immagine composita del lato notturno di Venere (a sinistra, da Venus Express) e del lato notturno (a destra, da AKATSUKI) mostra la “superrotazione” della sua atmosfera, che viaggia più veloce della rotazione del pianeta. La supererrotazione è più uniforme sul lato diurno ma diventa irregolare e meno prevedibile sul lato notturno. JAXA / ESA / J. PERALTA, JAXA / R. HUESO, UPV / EHU
Esiste un piano dettagliato per lo spiegamento e l’ingresso di un dirigibile HAVOC destinato a Venere, che potrebbe consentire la prima esplorazione con equipaggio umano di un pianeta interno nel nostro Sistema Solare. – ADVANCED CONCEPTS LAB PRESSO IL NASA LANGLEY RESEARCH CENTER
insomma, per trovare la vita oltre la Terra, i cieli del pianeta infernale Venere potrebbero, sorprendentemente, essere quelli “giusti”.
Fonte: Forbes.
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