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Una nuova specie di dinosauro corazzato è stata portata alla luce sull’isola di Wight, un’importante scoperta per i paleontologi, come recita il comunicato stampa.
Chiamato Vectipelta Barretti in onore del famoso paleontologo Paul Barrett, questo straordinario dinosauro rappresenta il primo ritrovamento di un dinosauro corazzato nell’Isola di Wight in 142 anni. La scoperta fa luce sulla diversità degli anchilosauri all’interno della formazione del Wessex e dell’Inghilterra del primo Cretaceo, sfidando le precedenti ipotesi sulle specie di dinosauri nella regione.
Distinte differenze e antichi modelli migratori
Stuart Pond, l’autore principale dei risultati pubblicati sul Journal of Systematic Paleontology, ha sottolineato l’importanza di questo esemplare divergente. “Per quasi 142 anni, tutti i resti di anchilosauro dell’Isola di Wight sono stati assegnati a Polacanthus Foxii, un famoso dinosauro dell’isola, ora tutti quei reperti devono essere rivisitati perché abbiamo la prova dell’esistenza di questa nuova specie“, ha detto.
I resti fossilizzati di Vectipelta Barretti rivelano caratteristiche uniche nelle vertebre del collo e della schiena, una distinta struttura pelvica e un’armatura dotata di punte aguzze e taglienti come lame. Nell’analisi filogenetica, i ricercatori hanno osservato che questa specie scoperta di recente è strettamente imparentata con alcuni anchilosauri cinesi, suggerendo che vi fosse un certo grado di circolazione dei dinosauri tra l’Asia e l’Europa durante il periodo Cretaceo inferiore.
Approfondimenti su un evento di estinzione di massa preistorico
I ricercatori stimano che Vectipelta Barretti abbia vagato per la terra durante il Cretaceo inferiore, un periodo che si distingue per la scarsità di resti fossili. Alcuni ipotizzano che un evento di estinzione di massa si sia verificato alla fine dell’era giurassica, rendendo la comprensione della diversità dei dinosauri durante questo periodo vitale per scoprire il verificarsi e il recupero di un tale evento. La Formazione Wessex e l’Isola di Wight svolgono un ruolo cruciale nel rispondere a queste domande, poiché le rocce di quest’epoca sono per lo più assenti in Nord America.
L’isola di Wight, che in passato aveva un clima mediterraneo, a quel tempo era una pianura alluvionale con un vasto sistema fluviale che provocava periodiche inondazioni. Queste inondazioni raccoglievano materiale organico, comprese piante, tronchi e persino resti di dinosauri.
Man mano che le acque si ritiravano, questa materia organica restava depositata negli stagni della pianura alluvionale, che, quando si sono prosciugati, hanno conservato resti e sedimenti nel terreno argilloso che li ha preservati. Questo materiale organico fossile ha permesso agli scienziati di studiare e scoprire i segreti della vita preistorica.
La scoperta di Vectipelta Barretti ha aperto interessanti prospettive per futuri ritrovamenti sull’isola di Wight.
La dottoressa Susannah Maidment, autrice senior dello studio, anticipa la scoperta di ulteriori specie nell’area. “Abbiamo nuovi iguanodonti che stiamo allineando, da preparare e da studiare. Per quanto riguarda gli anchilosauri, sono un po’ più rari, quindi penso che dovremo cercare con attenzione“, ha concluso.
Il Dinosaur Isle Museum, gestito dal Consiglio dell’Isola di Wight, esporrà parti del dinosauro durante le vacanze scolastiche, mettendo in mostra la collezione di importanza internazionale.