sabato, Ottobre 5, 2024
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Cos’è una bomba sporca e ne è mai stata usata una?

Una bomba sporca, detta anche arma radiologica, non è un'arma nucleare

Una bomba sporca, detta anche arma radiologica, non è un’arma nucleare.

La Russia sta accusando l’Ucraina di star pianificando l’uso di una cosiddetta bomba sporca, un’accusa respinta da Kiev e dai suoi alleati occidentali come un’operazione false flag che Mosca potrebbe usare come pretesto per intensificare la guerra del Cremlino contro il suo vicino.

Una bomba sporca è un’arma che combina esplosivi convenzionali come la dinamite e materiale radioattivo come l’uranio. Viene spesso definita un’arma per terroristi, non un’arma da guerra, poiché è progettata per diffondere paura e panico più che eliminare obiettivi militari.

Funzionari ucraini hanno ripetutamente negato le accuse di Mosca e il ministro degli Esteri di Kiev ha invitato gli ispettori delle Nazioni Unite a visitare l’Ucraina per dimostrare che “non hanno nulla da nascondere“.

Questo tipo di arma è largamente considerata come inefficace militarmente e molto difficilmente verrebbe utilizzata dalle forze armate. Infatti, l’uso di una tale arma sarebbe inutile per una forza di occupazione, poiché renderebbe inabitabile l’area e rallenterebbe l’avanzata dell’esercito.

Inoltre, analogamente alle armi biologiche, queste armi potrebbero impiegare giorni per iniziare ad agire sulle forze nemiche, e darebbero al nemico il tempo di contrattaccare. Altro discorso, invece, sarebbe l’effetto psicologico (paura) che si ingenererebbe nella popolazione.

L’esplosione di una bomba sporca è generata da esplosivi convenzionali. L’esplosione di un’arma nucleare è generata da una reazione nucleare, come le bombe atomiche sganciate dagli Stati Uniti sul Giappone durante la seconda guerra mondiale.

Una bomba nucleare crea un’esplosione che è da migliaia a milioni di volte più potente di qualsiasi esplosivo convenzionale che potrebbe essere utilizzato in una bomba sporca“, secondo una scheda informativa del Dipartimento per la sicurezza interna (DHS) degli Stati Uniti.

L’esplosione di un’arma nucleare può radere al suolo intere città. Ad esempio, la bomba atomica sganciata su Nagasaki nel 1945 ha cancellato 6,2 chilometri quadrati della città, secondo ICAN, la campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari. Gli esplosivi convenzionali in una bomba sporca possono solo appiattire o danneggiare alcuni edifici.

Il fungo atomico di un’esplosione nucleare, inoltre, potrebbe coprire da decine a centinaia di chilometri quadrati, diffondendo particelle fini di materiale nucleare, la ricaduta radioattiva, su quell’area, afferma il DHS.

La maggior parte del materiale radioattivo di una bomba sporca dovrebbe spargersi su pochi isolati o pochi chilometri quadrati, sempre secondo il DHS.

È mai stata usata una bomba sporca?

No.

Nel 1995, i ribelli ceceni ne hanno misero una in un parco di Mosca ma non riuscirono a farla esplodere, secondo il Council on Foreign Relations. Ci sono state notizie secondo cui organizzazioni terroristiche come al Qaeda o l’ISIS hanno costruito o tentato di costruire una bomba sporca, ma nessuna è mai stata fatta esplodere.

Il materiale nucleare in una bomba sporca è letale?

Il DHS afferma che è improbabile che una bomba sporca possa fornire dosi di radiazioni sufficientemente elevate “da causare effetti immediati sulla salute o decessi in un gran numero di persone“.

Il Texas Department of State Health Services spiega perché.

Per realizzare una bomba sporca in grado di fornire dosi mortali di radiazioni, sarebbero necessarie grandi quantità di schermatura da piombo o acciaio per impedire al materiale di uccidere i suoi produttori durante la costruzione.

Ma l’uso di tale materiale di schermatura renderebbe la bomba ingombrante e difficile da spostare o dispiegare, probabilmente sarebbero necessarie attrezzature pesanti e strumenti di manipolazione remota, e la stessa schermatura limiterebbe la diffusione delle radiazioni.

E l’esposizione alle radiazioni?

La radiazione generata da una bomba sporca potrebbe causare livelli di esposizione simili alla quantità ricevuta durante un’ortopanoramica dentale. “È come rompere un sasso. Se qualcuno dovesse lanciarti un grosso sasso, probabilmente ti farebbe male e potrebbe causare danni fisici“, spiega il dipartimento. “Se prendono la stessa roccia e la rompono in granelli di sabbia e poi ti lanciano la sabbia addosso, le possibilità che ti causi danni reali sono significativamente inferiori“.

La gravità della malattia da radiazioni, come sappiamo, è influenzata dall’esposizione nel tempo. Le misure preventive possono essere semplici, potrebbe bastare allontanarsi dall’epicentro dell’esplosione.

Spostarsi anche a breve distanza dalla scena (dell’esplosione) potrebbe fornire una protezione significativa poiché la dose di radiazioni che si riceve diminuisce drasticamente con la distanza dalla sorgente“, afferma il DHS.

Le persone dovrebbero anche coprirsi il naso e la bocca per evitare di ingerire radiazioni, mettersi in casa per sfuggire a qualsiasi nuvola di polvere, gettare i propri vestiti in un sacchetto di plastica e quindi lavarsi delicatamente la pelle per rimuovere i contaminanti.

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