Cavolini di Bruxelles: proprietà, controindicazioni e metodi di cottura

I cavolini di Bruxelles, ortaggio dall'odore "pungente" ma molto gustoso se vengono cucinati nel modo giusto: consigli, proprietà, benefici e metodi di cottura

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I cavolini di Bruxelles prendono il nome da Bruxelles, in Belgio, dove si ritiene siano stati ampiamente coltivati ​​per la prima volta nel XVI secolo. A volte chiamati mini cavoli, sono apparsi nelle liste delle “verdure più odiate” a causa dei loro sapori potenzialmente amari causati da composti contenenti zolfo.

La cottura eccessiva della verdura, in particolare mediante bollitura, intensifica questa caratteristica; tuttavia, se adeguatamente cotti e conditi, possono essere molto gradevoli al palato.

Cavolini di Bruxelles e salute

I cavolini di Bruxelles sono disponibili tutto l’anno, ma il picco della stagione di crescita va dall’autunno all’inizio della primavera. Rientrano nella famiglia delle verdure crocifere Brassica oleracea che comprende anche broccoli, cavolfiori, cavoli e cavolo cappuccio. Le verdure crocifere contengono un fitochimico contenente zolfo chiamato glucosinolato, che è responsabile dell’odore caratteristico e del sapore amaro.

La cottura e la successiva digestione scompongono i glucosinolati in composti chiamati isotiocianati che sono stati studiati per i loro effetti antitumorali, come la protezione delle cellule dai danni al DNA e la prevenzione della crescita di nuovi vasi sanguigni nelle cellule tumorali. Tuttavia, non esiste una diretta prova che i cavolini di Bruxelles abbiano effetti antitumorali negli esseri umani: alcune ricerche, infatti, hanno suggerito che possono aumentare il rischio di cancro al pancreas, inoltre sono fonti di goitrogeni, pericolosi per chi soffre di disturbi alla tiroide.

Mentre aspettiamo ulteriori studi, ha senso mangiarli non più di una volta alla settimana, variando la nostra dieta con le molte opzioni di verdure crocifere come broccoli, cavoli e cavolfiori.



Cavolini di Bruxelles: consigli per l’acquisto

I cavolini di Bruxelles devono avere un bel colore verde brillante, foglie ben compatte e senza macchie gialle o marroncine,che sono evidenti segni di invecchiamento e deterioramento. Possono durare da 3 a 5 settimane a una temperatura di congelamento di 32 F (dopo averli sbollentati) e circa 1 o 2 settimane in frigorifero. Una conservazione più lunga può causare scolorimento, macchie nere sulle foglie, avvizzimento e decomposizione.

Come pulirli: sciacqua i cavolini di Bruxelles sotto l’acqua corrente fredda per rimuovere eventuali residui terrosi. Elimina i gambi inferiori troppo duri e rimuovi le foglie esterne scolorite.

Metodi di cottura

Arrostiti: taglia a metà i cavolini di Bruxelles e disponili con il lato tagliato verso il basso in un unico strato su una teglia foderata con carta da forno. Condiscili con olio d’oliva e un pizzico di sale e cuocili in forno preriscaldato a 200 gradi fino a doratura all’esterno e tenera all’interno. I cavolini più piccoli (circa 1 pollice di diametro) dovrebbero essere arrostiti per 18 minuti, mentre quelli più grandi possono richiedere 20-25 minuti.

Al vapore: riempi il fondo di una pentola con 2 pollici di acqua. Copri e portala a bollore. Metti i cavolini di Bruxelles puliti e mondati in un cestello per la cottura a vapore e inseriscili nella pentola. Accendi il fuoco a fiamma media, copri la pentola e lascia cuocere per 6-8 minuti o fino a quando saranno appena teneri. Consenti al vapore di fuoriuscire scoprendo la pentola ogni pochi minuti per rilasciare i forti composti di zolfo.

Crudi o stufati: taglia i cavolini di Bruxelles a metà nel senso della lunghezza. Con il lato tagliato rivolto verso il basso, affettali a rondelle sottili e poi separa le foglie a listarelle con le dita. Si possono usare in insalata o in un soffritto veloce con un filo d’olio d’oliva.

Come servirli

  • Aggiungi 1 tazza di cavolini di Bruxelles rasati a qualsiasi insalata, zuppa o stufato.
  • Mescola i cavolinii di Bruxelles cotti con le noci (mandorle a fette, noci o noci pecan) e la frutta secca (ribes, uvetta o albicocche a cubetti).
  • Condisci quelli crudi con olio d’oliva o di sesamo e una spruzzata di succo di limone.
  • Cospargili di formaggio finemente grattugiato, come ad esempio parmigiano o pecorino, e poi falli gratinare nel forno.
  • Aggiungili nelle zuppe di legumi, magari insieme a broccoli o verza.
  • Sbollentali brevemente e poi falli rosolare in padella con un filo d’olio, cipollotto fresco, pancetta tagliata a dadini, sale e pepe.

Lo sapevi?

Cavolini di Bruxelles su stelo: alcuni negozi di alimentari vendono cavolini di Bruxelles attaccati ai loro alti steli. Non solo hanno un aspetto “scenografico“, ma aiutano a prolungare la freschezza poiché i gambi continuano a nutrire i germogli dopo la raccolta e aiutano a trattenere la loro umidità più a lungo.

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