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Blue Origin effettuerà un annuncio la prossima settimana. I rumors parlano di qualcosa legato alla Luna

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Blue Origin fa la misteriosa.

La società spaziale del proprietario di Amazon, Jeff Bezos, lo scorso 26 aprile ha pubblicato un misterioso tweet in cui, sopra l’immagine della nave da esplorazione polare Endurance che, al comando di Ernest Shakleton, trasportò nel 1914 una spedizione intenzionata ad attraversare a piedi l’Antartide, partendo dal mare di Weddel, compare solo la data 5.9.19.

Molti osservatori hanno interpretato il tweet come l’intenzione di Blue Origin di fare un importante annuncio il prossimo 9 maggio e l’immagine dell’Endurance sarebbe l’unico indizio sul quale speculare.

Certo, a prima vista potrebbe non essere un messaggio beneaugurante visto che la Endurance affondò ma, secondo molti, sulla base dei progetti ambiziosi della compagnia spaziale di Bezos, l’annuncio potrebbe riguardare la Luna.

Per dirne una, Blue Origin sta sviluppando un lander robotizzato chiamato Blue Moon, che dovrebbe essere in grado di portare circa 5 tonnellate di carico utile sulla superficie lunare. Da tempo i rappresentanti della compagnia spaziale hanno dichiarato di essere intenzionati ad effettuare un atterraggio sulla Luna entro il 2024, e l’immagine della nave da esplorazione potrebbe essere un indizio in quella direzione.

Blue Origin sta anche lavorando ad un nuovo lanciatore pesante che si chiamerà New Armstrong ma, su questo, la compagnia è sempre stata estremamente abbottonata anche se, il nome scelto per il razzo è abbastanza evocativo del suo probabile impiego per missioni lunari. Ricordiamo anche che Blue Origin ha chiamato il suo lanciatore suborbitale con il nome del primo americano a raggiungere lo spazio suborbitale, Alan Shepard e il suo lanciatore orbitale con il nome del primo americano ad avere raggiunto l’orbita terrestre, cioè John Glenn.

Neil Armstrong, come tutti sanno, fu il primo essere umano a camminare sulla luna, durante la missione Apollo 11, nel 1969.

Il capitano della Endurance durante la spedizione polare fu Ernest Shackleton e qui i più attenti osservatori hanno anche trovato un’altra possibile connessione con la Luna: lo Shackleton Crater è un cratere di 21 chilometri di diametro che si trova presso il polo sud della Luna ed è ritenuto particolarmente interessante perché si pensa che contenga grandi quantità di ghiaccio d’acqua sul suo fondo buio mai illuminato dal Sole.

Tra i sostenitori della necessità di impiantare una base sulla Luna, lo Shackleton Crater è uno dei posti indicati come preferibili per un insediamento umano, visto che la presenza di ghiaccio d’acqua nel cratere permetterebbe di ottenere acqua, ossigeno ed idrogeno, tutta roba che potrebbe essere usata per il sostentamento degli astronauti, per gli impianti di energia e per il rifornimento di astronavi e mezzi di esplorazione.

Insomma, in definitiva siamo soltanto nel campo delle ipotesi ma i progetti di Bezos sono ambiziosi, in quanto da sempre vuole trasformare la Luna in una meta turistica e nessuno può certo dire che il proprietario di Amazon non sia un uomo capace di guardare le cose con prospettive di lungo termine.

Partecipare alla creazione di una base lunare si adatterebbe bene ai piani a lungo termine di Blue Origin. Bezos ha ripetutamente affermato che la visione della compagnia arriva ad un’epoca in cui milioni di persone vivranno e lavoreranno nello spazio, sia per far progredire l’esplorazione umana sia per rendere la vita sulla Terra migliore per tutti gli abitanti del pianeta. (Ad esempio, Bezos pensa che sarebbe bene spostare l’industria pesante nello spazio per ridurre l’inquinamento ed il degrado ambientale, cosa che andrebbe a vantaggio di tutte le creature della Terra.

Non resta che aspettare il 9 maggio.

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