giovedì, Gennaio 16, 2025
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Medicina estetica: nuovi ritrovati a bassa invasività per un risultato più naturale

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L’utilizzo del botulino resta uno dei sistemi preferiti per apportare ritocchi ringiovanenti al proprio aspetto. In questo senso, la medicina estetica tende, fortunatamente, a diventare sempre meno invasiva e più naturale. Andati ormai in archivio quei visi tirati all’inverosimile, inespressivi e rigidi che si ottenevano una volta, da alcuni anni la tendenza è quella della ricerca di un viso più naturale ed espressivo. L’obiettivo odierno della medicina estetica non è più quello di riportare le lancette dell’età indietro di 20-25 anni ma la tendenza è quella di accontentarsi di un ringiovanimento apparente intorno ai 10 anni.

Tra le novità di settore meno invasive arriva il Mutox, messo a punto da Vincent Wong, medico estetico inglese pluripremiato. Si tratta di un botulino a micro dosaggi che viene iniettato in diverse zone del viso, come nell’area vicino agli occhi per migliorare le “zampe di gallina” e correggere la rima palpebrale inferiore. Viene anche utilizzato per ridurre i pori dilatati e il processo infiammatorio responsabile dell’acne. La sua migliore caratteristica e il miglioramento della qualità della pelle che appare più tonica e sana (www.drvincentwong.com).

IMITA, invece, l’effetto della tossina botulinica, Biotulin, Un gel con l’effetto tensore che si applica sul viso massaggiandolo. Ha già conquistato, per la sua naturalezza, diverse celebs, tra cui: Kate Middleton, la regina Letizia, Leonardo di Caprio, Michelle Obama. La riduzione delle contrazioni muscolari è possibile grazie a un mix di spilantolo, un anestetico locale estratto dalla pianta Acmella Oleracea, un estratto dalla pianta Imperata Cylindrica e acido ialuronico.

Uno studio dermatologico ha dimostrato che Biotulin riduce le rughe in un’ora del 25%, soprattutto quelle intorno agli occhi e tra le sopracciglia, e l’effetto lifting dura almeno dieci ore. (www.biotulin.com )

La navicella “Dragon” è rientrata dalla ISS riportando sulla Terra i risultati di alcuni interessanti esperimenti

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Il veicolo spaziale “Dragon Space” di SpaceX ha fatto il suo splash down nell’Oceano Pacifico sabato, dopo quasi quattro settimane nello spazio, riportando a terra materiale relativo a numerosi studi ed esperimenti svoltisi sulla Stazione Spaziale Internazionale.

L’ammaraggio è avvenuto con successo verso le 10:37 a ovest della Baja California, completando la seconda missione di rifornimento da e verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) con una nave spaziale commerciale, come ha comunicato SpaceX tramite Twitter.

Ha trasportato circa 4.100 libbre di campioni di dimostrazione di carico, scienza e tecnologia della NASA dalla ISS.

La navicella spaziale si è sganciata dalla ISS alle 4:58 del mattino, tramite il robot Canadarm2, utilizzato per staccare Dragon dal modulo Harmony del laboratorio orbitante.

Quando Dragon si è trovato a distanza di sicurezza dalla stazione, i controllori di volo di SpaceX a Hawthorne, in California, hanno eseguito la procedura di deorbit burn, riportando Dragon nell’atmosfera terrestre.

Ora la Dragon sarà trasportata via nave a Long Beach, in California, dove il materiale riportato dalla Stazione Spaziale Internazionale sarà consegnato alla NASA, mentre la navicella tornerà al centro prove di SpaceX a McGregor, in Texas.

La NASA ha comunicato che una serie di studi tecnologici e biologici sono stati riportati a terra dalla Dragon.

Tra questi, un hardware “Made in Space Fibre Optics, che ha dimostrato la possibilità di produzione di filamenti in fibra ottica in un ambiente a gravità micro.

Lo studio ha dimostrato che è possibile produrre un filo in fibra ottica da un vetro di fluoruro di metalli pesanti .

La ricerca indica che la fibra filata in microgravità potrebbe non cristallizzarsi più di tanto, conferendole qualità ottiche migliori della silice utilizzata nella maggior parte dei fili in fibra ottica. I risultati di questa indagine potrebbero portare alla produzione di prodotti in fibra ottica di qualità superiore sia nello spazio che sulla Terra.

Alcuni campioni di carico utile sono stati utilizzati per studiare la reazione allo stress delle piante in presenza di ossigeno ridotto o ipossia, che si verifica ad esempio durante i periodi di alluvione del suolo.

Questi eventi naturali a basso tenore di ossigeno sono percepiti dalle piante e possono portare a cambiamenti nella crescita e nello sviluppo per aiutare la sopravvivenza della pianta, o in casi estremi, portare a perdite significative di produttività e persino alla morte.

I topi di uno studio della NASA saranno sottoposti ad ulteriori studi. L’indagine ha valutato un nuovo dispositivo di somministrazione farmaceutica per il rilascio continuato di farmaci a basse dosi, che potrebbe aiutare a contrastare la perdita di tono muscolare e a evitare la necessità di somministrazione giornaliera o frequente di farmaci.

Una minuscola capsula, impiantata sotto la pelle di un topo, eroga una dose costante e bassa di un farmaco attraverso una membrana di silicone, con canali stretti come 1 / 50.000 della larghezza di un capello umano.

Il farmaco, chiamato formoterolo, è una terapia comune negli inalatori per l’asma e per altre malattie polmonari che rilassa i muscoli responsabili del restringimento delle vie aeree del paziente. La somministrazione di basse dosi può anche aiutare a evitare gli effetti collaterali noti causati dall’assunzione di alte dosi a lungo termine.

Dragon è, attualmente, l’unico veicolo spaziale in grado di rifornire la stazione spaziale e di riportare un carico sulla Terra.

Fonte: Xinhua

Sverdlovsk, la Roswell russa (filmato)

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di Oliver Melis

I presunti crash di navi aliene sono molto comuni in ambito ufologico e in rete circolano notizie che provengono da continenti diversi e che hanno attivato decine di ufologi che sono saliti alla ribalta delle cronache per le loro eclatanti scoperte e rivelazioni che tengono sempre vivo l’interesse dei milioni di appassionati.

Milioni di appassionati che credono all’esistenza degli alieni e che quindi sono una manna per tanti ricercatori e cacciatori di “Misteri” che sfornano libri, partecipano a programmi o tengono conferenze.

Anche la Russia non si è fatta mancare la sua “Roswell” che può quindi vantare uno schianto di una nave spaziale nel suo territorio con tanto di cadavere alieno sottoposto ad autopsia, almeno secondo il sito TheVoiceofRussia.com.

L’incidente sarebbe accaduto nei pressi dell’ex distretto di Sverdlovsk il 27 novembre del 1968 e, dopo la caduta del regime comunista in Russia, l’evento ha ricevuto parecchie attenzioni da parte di studiosi del fenomeno UFO. Il presunto incidente è stato riportato su uno speciale della TNT del 1998, “The Secret KGB UFO Files”, presentato dall’attore che ha impersonato il mitico James Bond, Roger Moore.

Questo UFO-crash sarebbe stato portato all’attenzione dei media da V.Vereschagin, un presunto scrittore di presunti libri sull’argomento. un personaggio però sconosciuto nel campo dell’ufologia russa, così come sconosciuto pare essere il suo libro “Ufo in Russia” nel quale parlerebbe dell’evento.

Purtroppo, come in molti altri casi di eventi attribuiti ad avvistamenti o a contatti con gli alieni, si tratta di una bufala. Tra le tante imprecisioni individuabili nel filmato basti una per tutti: la divisa dei militari. Nel filmato, datato marzo 1969, i soldati indossano un’uniforme che l’esercito sovietico adotterà solo quattro mesi più tardi, per la precisione nel mese di luglio per ordine del ministro della Difesa sovietico (Ordine N 191 del 26 Luglio 1969 sui nuovi modelli di uniformi per l’esercito sovietico)…

“Nightflyers” di George RR Martin: Syfy rivela i dettagli della serie per la prima stagione

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Syfy Channel ha annunciato di aver dato il via alla realizzazione della serie “Nightflyers“, basata su una novella di fantascienza horror di George RR Martin. Nell’annuncio sono riportate anche alcune informazioni di produzione e casting per la prima stagione di 10 episodi.

Martin è noto per la serie “A Song of Ice and Fire“, che è diventata la serie della HBOGame of Thrones“, serie che sta conseguendo un enorme successo. A quanto pare, la location delle riprese di “Nightflyers”, in Irlanda, potrebbe consentire l’accesso al cast ad attori che sono diventati famosi – e magari uccisi uccisi – nella fiction della HBO.

In una dichiarazione, Syfy ha rivelato che Jeff Buhler (“Jacob’s Ladder“), che ha scritto l’adattamento televisivo, sarà il produttore esecutivo di Daniel Cerone (“The Blacklist“), che sarà anche showrunner. Anche Martin stesso sarà un produttore esecutivoNetflix coprodurrà e gestirà la distribuzione della serie al di fuori degli Stati Uniti.

Gretchen Mol (“Boardwalk Empire“) sarà la dottoressa Agatha Matheson, con Eoin Macken (“The Night Shift“) nei panni di Karl D’Branin, David Ajala (“Fast & Furious 6“) nei panni di Roy Eris e Sam Strike (“EastEnders“) sarà Thale. Il resto del cast include Maya Eshet (“Teen Wolf“) nei panni di Lommie, Angus Sampson (“Fargo“) nei panni di Rowan, Jodie Turner-Smith (“The Last Ship“) come Melantha Jhirl e Brían F. O’Byrne (“Million Dollar Baby“) come Auggie.

La trama di “Nightflyers” segue otto scienziati anticonformisti e un potente telepate che si imbarcano in una spedizione ai margini del nostro sistema solare a bordo del The Nightflyer – una nave con un piccolo equipaggio e un capitano solitario – alla ricerca della vita aliena. Durante la loro missione, ad un certo punto, iniziano a verificarsi eventi terrificanti e violenti, portando i membri dell’equipaggio a interrogarsi a vicenda.

Scopriranno presto che sopravvivere al viaggio sarà molto più difficile del previsto.”

Nuove immagini rilasciate da Curiosity, che sembrano mostrate delle figure stilizzate, scatenano una ridda di ipotesi tra gli appassionati

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Anno nuovo e nuove foto dal nostro robot ad alimentazione nucleare Curiosity che sta esplorando la superficie di Marte, provocando le solite, prevedibili, reazioni da parte di complottari e appassionati.

In una nuova fotografia pubblicata dalla NASA, Curiosity ha ripreso alcune interessanti formazioni rocciose descritte dal team come “figure simili a bastoni: proprio quello di cui avevano bisogno gli appassionati per affermare di avere trovato la prova certa della vita su Marte. Una rapida ricerca su Google conferma che, a seconda del sito che le presenta, semplici curiosi, pseudoricercatori o appassionati delle teorie del complotto, le foto rappresentano fossili o segni di un’antica civiltà marziana.

Nel frattempo, su Marte … sto controllando queste figure simili a dei bastoni. Ciascuno è lungo circa un quarto di pollice. Forse sono cristalli? Oppure potrebbero essere minerali che riempiono spazi in cui i cristalli si dissolvono. Rimanete sintonizzati! La ricerca continua“, è quanto si legge nel feed twitter rilasciato per l’occasione dall’account del rover curiosity.

Meanwhile, back on Mars… I’m checking out these stick-like figures. Each is about a quarter-inch long. Maybe they’re crystals? Or they could be minerals that filled spaces where crystals dissolved away. Stay tuned! Science continues.

 Queste insolite formazioni sono state individuate da Curiosity metà del mese scorso e la sonda ha trascorso il periodo natalizio analizzando la regione. La composizione chimica dell’intera zona ha attirato l’attenzione degli scienziati: Il Mars Reconnaissance Orbiter ha notato tonalità più blu in questa zona rispetto a quelle vicine e il team ha deciso di estendere il tempo durante il quale Curiosity analizzerà il terreno.

Il rover ha usato il suo spettrometro a raggi X per particelle alfa per calcolare la composizione delle “figure stilizzate” e un altro bersaglio nelle loro vicinanze. Lo strumento funziona posizionandosi a contatto con il campione e rilasciando nuclei di elio (particelle alfa) e raggi X. Ciò fa sì che il materiale di superficie perda elettroni in modi distintivi, permettendo agli scienziati di elaborare la composizione del campione.

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La regione attualmente analizzata da Curiosity. NASA / JPL-Caltech / MSSS 

Curiosity ha anche usato la sua ChemCam per ottenere più ampie osservazioni dell’area e aumentare le possibilità di svelare il perché del suo colore particolare. I dati di tutte queste osservazioni sono attualmente in fase di analisi, quindi scopriremo presto esattamente cosa sono queste formazioni e, si spera, avremo un’idea di come sono venute a formarsi.

Curiosity ha trascorso quasi 2.000 giorni a scalare il Monte Sharp, che si trova nel mezzo di un antico lago marziano noto come Gale Crater. Il rover sta lentamente scoprendo come l’ambiente del Pianeta Rosso sia cambiato da un mondo ricco di acqua miliardi di anni fa al gelido deserto secco che vediamo oggi. Le immagini e i dati scientifici della missione sono stati utili per ampliare le nostre conoscenze sulla geologia di Marte all’inizio del Sistema Solare.

Effettivamente le immagini sono suggestive, somigliano molto a formazioni fossili come le vediamo sulla Terra ma, per non avere delusioni, è meglio avere pazienza e aspettare i risultati delle analisi in corso.

Nel frattempo, ahimè, niente fossili, niente gente, nessuna frenesia e, purtroppo, niente David Bowie.

Alieni al pascolo

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di Oliver Melis

Il 23 aprile del 1897, un giornale del Kansas scrisse una storia che aveva dell’incredibile che è rimasta negli annali ufologici e viene spesso citata come prova che nel passato gli alieni scendessero sul nostro pianeta per recuperare animali per effettuare chissà quali esperimenti.

Ma torniamo alla fantastica storia, che inizia il 19 aprile quando un allevatore locale Alexander Hamilton, suo figlio e un aiutante videro una nave aerea gigantesca a forma di sigaro che si manteneva stazionaria sopra il recinto, vicino all’abitazione. Hamilton affermò che nella parte inferiore dell’aeronave erano presenti sei esseri dall’aspetto strano, che mai aveva visto prima. Proprio allora i tre uomini sentirono i versi di un vitello che aveva una corda attorno al collo che penzolava dall’oggetto volante. I tre tentarono allora di togliere il cappio ma, non riuscendoci, decidono di tagliarlo. Purtroppo, proprio in quel momento, la nave aerea si alzò in volo portando con se il povero vitello e scomparendo verso nord-ovest.

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Il giorno seguente Hamilton andò in cerca della povera bestia ma un vicino gli raccontò di aver trovato i resti dell’animale macellati nel suo pascolo senza che ci fossero tracce al suolo.

Quanto raccontato da Hamilton fu confermato da una sua dichiarazione giurata e la storia finì presto nei giornali locali per poi rimbalzare in tutti gli Stati Uniti e oltre, in Europa.

La storia venne rispolverata da solerti ufologi attorno agli anni sessanta e venne ripresa in diversi libri e riviste.

Fu solo nel 1976 che un’anziana signora del Kansas si fece avanti per raccontare di aver sentito, da bambina, lo stesso Hamilton vantarsi con la moglie della buffa e incredibile storia che aveva inventato. L’allevatore, infatti, era iscritto a un club dei bugiardi che si dilettavano nell’inventare storie incredibili che si sciolse poco dopo i fatti “inventati” da Hamilton.

Fonte: Howstuffworks

La storia di Mon-ka di Marte

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di Oliver Melis

Quella di Mon-ka è una storia che venne rivelata nell’aprile del 1956 al Giant Rock Spacecraft convention nel sud della California, nata da un’idea di George Van Tassel che inoltre sostenne di essere stato contattato da un Venusiano durante il Giant Rock nel 1953.

Mon-Ka è un marziano, che secondo un cronista dell’epoca: “ha una saggezza che è anni luce oltre la persona più intelligente del nostro pianeta“.

Mon-Ka avrebbe comunicato per la prima volta con i terrestri nell’aprile del 1956 durante Giant Rock Spacecraft Convention, quando il commissario Dick Miller fece ascoltare delle registrazioni che, diss,e che erano misteriosamente apparse su dei nastri sigillati. Mon-Ka fece una promessa: “La sera del 7 novembre, di questo anno 1956, alle 22:30 ora locale, chiediamo che una delle tue stazioni di comunicazione rimuova il suo segnale portante per due minuti . In quel tempo parleremo dal nostro velivolo, che sarà posto a un’altitudine di 10.000 piedi sopra la tua grande città di Los Angeles.

A settembre, Miller andò a Londra e fece ascoltare i nastri ai fans britannici dei dischi volanti. L’ironico interessamento della Associated Press permise alla storia di attirare l’attenzione a livello internazionale. Si scoprì in seguito che Miller aveva falsificato la comunicazione radio effettuandola non da un disco volante, come affermato, bensì dalla sua città natale, Detroit. Questo non fermò gli appassionati che divennero dei sostenitori di Mon-ka il Marziano.

Alla fine di ottobre si svolsero due raduni di massa a Los Angeles, e l’organizzatore, Gabriel Green, parlò con entusiasmo del famoso show televisivo House Party di Martian on Art Linkletter.

Quando la sera del 7 novembre arrivò, i fedeli salirono sui tetti e scrutarono i cieli. Come espedienti pubblicitari, due stazioni radio si spensero all’ora stabilita e una stazione televisiva inviò un aereo per cercare l’astronave marziana.

Inutile aggiungere che Mon-Ka non si fece vivo.

Fonte: Howstuffworks

Il falso UFO su Memphis

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di Oliver Melis

Nel novembre del 2015 alcune persone avrebbero ripreso da punti diversi della città di Memphis un oggetto volante, una presunta astronave aliena gigantesca che sembra emergere dalle nuvole sopra la città.

In rete sono circolate diverse immagini dell’UFO scattate da diverse parti differenti della città.

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Mentre le prime due foto che vi mostriamo sarebbero state scattate a Memphis, altre foto della stessa nave aliena gigante proverrebbero invece da Benguela, in Angola:

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inoltre, anche se queste immagini sembrano riprese da posizioni differenti e da luoghi molto lontani fra loro, sia l’oggetto volante che le nuvole che lo circondano sembrano essere le stesse, anzi, lo sono. Come è possibile? Gli alieni forse riescono a riprodurre l’ambiente circostante alla perfezione oppure le fotografie che vediamo sono state create usando la stessa immagine della nave aliena.

La risposta è semplicissima, le fotografie che per molti sono la chiara evidenza della presenza aliena nei cieli della Terra, altro non sono che versioni modificate di un’opera d’ arte creata dall’artista digitale Jukka Korhonen. L’opera, intitolata “V for Victory“, è stata ispirata dalla serie di fantascienza “V”. L’artista lo ha pubblicato sul sito Web CGSociety nel 2006.

Alcuni burloni hanno usato l’immagine di Jukka per creare una serie di immagini UFO che presentano posizioni diverse.

Fonte: Snopes

UFO in Malesia… Fake! (filmati)

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di Oliver Melis

Sono stati girati diversi video in Malesia, cosi almeno recitano i siti web che veicolano le immagini catturate, secondo i fautori degli UFO, circa un anno e mezzo fa. Il video che abbiamo reperito (sotto) mostra un enorme disco che sfreccia nel cielo sopra i palazzi di una città della Malesia.

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I vari siti web recitano all’unisono: “Avvistamento UFO o bufala?

Il video è stato messo in circolazione dopo mesi generando, guarda caso, milioni di visualizzazioni e condivisioni, diventando quindi una notizia virale. Il fatto che sia una bufala rimane la sola risposta, infatti, non si capisce come sia possibile che un evento del genere capitato sopra i cieli di una grande città non abbia testimoni o, vista la possibilità, come mai non esistono molti più video da prospettive e distanze diverse, chi non possiede un telefono cellulare oggi in grado di fare riprese anche di non eccelsa qualità?

A essere critici comunque durante il filmato, si notano strani effetti di distorsione dell’immagine quando l’oggetto volante passa dietro ai palazzi dello skyline. Effetti che sembrano essere proprio filtri di blur analogico presi da un programma di editing.

Il caso ha attirato l’attenzione delle tv locali, che mostrano il filmato nei notiziari e che sembrano prendere sul serio il contenuto del video. Anzi, gli esperti intervistati parlano dell’avvistamento più importante degli ultimi 10 anni.

l video diffuso in Malesia ha suscitato scalpore tra i residenti di Kuala Krai, la città in cui l’oggetto è stato presumibilmente filmato. Ma Bernama, l’agenzia di stampa nazionale del paese, ha riferito che la polizia non ha segnalato alcun avvistamento del genere.

ll video è stato condiviso a settembre 2016 ma sembra essere stato basato su una creazione di immagini CGI (generate da computer) pubblicate nel 2007 da un utente di YouTube di nome Damien White, che si è descritto come artista visivo e audio. Nella clip mostrata sotto, ha spiegato come sono state generate le immagini nel suo video:

Insomma, l’ennesima bufala perpetrata ai danni di tanti utenti in buona fede al solo scopo di generare visualizzazioni e guadagnare con le pubblicità.

Ecco le missioni spaziali più interessanti del 2018

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Il 2018 è iniziato e si prospetta come un anno emozionante per gli appassionati dell’esplorazione spaziale. Sono molte le missioni previste per quest’anno sia da agenzie governative che da aziende private.

Lo scorso abbiamo assistito a una serie di affascinanti sviluppi nella corsa allo spazio. L’India, da sola, ha messo in orbita in un singolo lancio ben 104 satelliti, record per un singolo lancio, si è conclusa con lo spettacolare tuffo nell’atmosfera di Saturno la missione Cassini mentre SpaceX ha entusiasmato con i ripetuti atterraggi dei razzi vettori utilizzati per il lancio recuperabili, quindi, per nuove missioni.

Quest’anno dovrebbe essere ancora più elettrizzante, e le cose iniziano quasi subito. Diamo un’occhiata a cosa possiamo aspettarci nel 2018.

gennaio

Questo mese dovrebbe vedere il lancio inaugurale del razzo Falcon Heavy di SpaceX. Sebbene non sia stata fissata una data, la fine di gennaio o l’inizio di febbraio sembra una buona scommessa. Sarà il razzo più potente in funzione oggi e questo primo lancio, se andrà tutto bene, porterà l’auto Tesla di Elon Musk sull’orbita di Marte.

Dovremmo anche assistere al prossimo lancio del razzo Electron in Nuova Zelanda dalla compagnia Rocket Lab, che sta tentando di conquistare posizione nel settore dei lanci spaziali a basso costo.

febbraio

L’11 febbraio la Russia prevede di inviare la navetta spaziale Progress alla stazione spaziale internazionale (ISS) in sole tre ore . Si tratterebbe del volo mai realizzato dalla Terra alla ISS.

marzo

Intorno al 20 marzo dovrebbe essere collocato in orbita il nuovo cacciatore di pianeti della NASA, il Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS). Si prevede che riuscirà ad individuare almeno 3.000 pianeti al di fuori del Sistema Solare, inclusi mondi di dimensioni terrestri.

In questo mese, l’India ha in programma di lanciare la sua seconda missione sulla Luna, chiamata Chandrayaan-2 . Consisterà in un orbiter, un lander e un rover.

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TESS è basato sul lavoro della missione Kepler di cui spera di ricalcare i successi. NASA / JPL-Caltech

aprile

SpaceX effettuerà per la prima volta un volo di prova a tiraggio ridotto della sua navicella Crew Dragon, mentre un volo con equipaggio sarà pianificato entro l’anno.

Si prevede che la stazione spaziale cinese Tiangong-1 rientrerà nella nostra atmosfera ad un certo punto nel primo trimestre dell’anno. L’ultima previsione sembra indicare che il rientro potrebbe avvenire il 4 aprile da qualche parte vicino al Sud America.

La missione su Marte del lander InSight, inizialmente prevista per il 2016, dovrebbe finalmente essere lanciata. L’atterraggio è previsto per il mese di novembre e la sua missione consisterà nello studiare l’interno del pianeta attraverso la sismologia.

giugno

La Cina lancerà il satellite relè Chang’e-4, destinato ad essere la componente orbitale di un allunaggio sulla faccia nascosta previsto per la fine dell’anno.

Dal canto suo, la sonda spaziale giapponese Hayabusa-2 raggiungerà il suo obiettivo, l’asteroide Ryugu. La missione prevista è quella di riportare sulla Terra un campione dell’asteroide nel dicembre 2020.

luglio

La sonda solare Parker della NASA verrà lanciata il 31 luglio e studierà il Sole avvicinandosi più di qualsiasi altro veicolo spaziale, a soli 17 diamentri solari di distanza. Diventerà anche il veicolo spaziale più veloce mai registrato mentre “tocca il Sole“, attraversando la corona solare ad una velocità di 200 chilometri al secondo.

Si prevede che la missione Juno della NASA su Giove termini con un tuffo nell’atmosfera del gigante gassoso, anche se c’è ancora la possibilità che la missione possa essere estesa.

agosto

La Boeing eseguirà un test della sua astronave CST-100 Starliner, con l’intenzione, se tutto andrà bene, di fissare per novembre una missione di prova con esseri umani a bordo.

SpaceX eseguirà un test di volo con equipaggio del Crew Dragon. Se questa missione decollerà effettivamente, sarà il primo lancio di astronauti dal suolo statunitense dal 2011.

L’ astronave Osiris-Rex della NASA raggiungerà il suo obiettivo, l’asteroide Bennu, dal quale riporterà un campione sulla Terra nel 2023.

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OSIRIS-REx tenterà di raccogliere materiale sparando raffiche di azoto. NASA

ottobre

La missione congiunta europea e giapponese BepiColombo sarà lanciata verso Mercurio . La missione prevede due orbite del pianeta ma la sua traiettoria la porterà nei pressi di Mercurio solo nel dicembre 2025, a causa della complessità di programmare un’orbita attorno a un corpo così vicino al Sole.

dicembre

Il 20 dicembre, ci aspettiamo finalmente il lancio di uno dei moduli finali della ISS, il modulo Nauka di costruzione russa, che ha subito continui rinvii dal 2007.

Infine, il 1 gennaio 2019, sarà il giorno dell’arrivo della sonda New Horizons al suo prossimo obiettivo: l’oggetto della Cintura di Kuiper chiamato MU69.