Au-Spot, il cane robot che esplorerà Marte

Il cane robot studiato per lavorare su Marte e soprannominato "Au-Spot", è una versione modificata di "Spot", un esploratore robot a quattro zampe realizzato dalla società di robotica Boston Dynamics

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Cani robot in futuro esploreranno Marte
Oggi gli scienziati stanno dotando robot a quattro zampe di intelligenza artificiale (AI) e di una serie di strumenti di rilevamento per aiutarli a muoversi in modo autonomo sui terreni insidiosi e le grotte sotterranee presenti sul Pianeta Rosso.
I ricercatori della NASA / JPL-Caltech hanno presentato alla riunione annuale dell’American Geophysical Union (AGU), (tenutasi online quest’anno), i loro “Mars Dogs”, che possono muoversi come mai gli iconici rover Spirit, Opportunity, Curiosity e Perseverance (lanciato pochi mesi fa) hanno mai fatto. L’agilità e la resilienza dei nuovi “cani robot” sono accoppiate a sensori che consentono loro di evitare ostacoli, scegliere tra più percorsi e costruire mappe virtuali di tunnel e caverne sepolte per gli operatori al sicuro alla base.
I rover tradizionali inviati finora su Marte sono limitati principalmente alle superfici piane, ma molte regioni marziane scientificamente interessanti sono raggiungibili solo attraversando terreni molto accidentati o scendendo sotto terra. I “cani” robot sono adatti per queste sfide e anche se cadono, possono rialzarsi nuovamente.
“Il ribaltamento non significa il fallimento della missione”, hanno detto gli scienziati durante la presentazione. “Utilizzando algoritmi di recupero, il robot può autoregolarsi da una moltitudine di cadute”.
Un Mars Dog sarebbe anche circa 12 volte più leggero degli attuali rover e sarebbe in grado di viaggiare molto più velocemente, raggiungendo velocità di camminata di 5 km / h durante i test. Per spiegare le sue potenialità, il rover Curiosity si muove lungo la superficie marziana a circa 0,09 mph (0,14 km / h).
Su Marte, le grotte possono offrire un ottimo riparo alle future colonie umane, fornendo una protezione naturale contro le radiazioni UV mortali, il freddo estremo e le intense tempeste di polvere che possono durare per settimane e sono, a volte, abbastanza estese da essere individuate dai telescopi sulla Terra. Le grotte possono inoltre ospitare prove della vita proveniente dal lontano passato di Marte, o persino un ambiente in grado di ospitare organismi che vivono ancora oggi nel sottosuolo. I Robot in grado di camminare intorno alle rocce, calarsi in caverne e selezionare un percorso – mentre raccolgono dati preziosi e realizzano una mappa di ciò che “vedono” – potrebbero offrire agli scienziati nuove opportunità per trovare segni di vita oltre la Terra.
Il cane robot studiato per lavorare su Marte e soprannominato “Au-Spot”, è una versione modificata di “Spot”, un esploratore robot a quattro zampe realizzato dalla società di robotica Boston Dynamics. Più di 60 scienziati e ingegneri del team di Collaborative SubTerranean Autonomous Resilient Robots, o CoSTAR, hanno dotato Au-Spot di sensori e software per aiutarlo a scansionare, navigare e mappare in modo sicuro e autonomo il suo ambiente.
Au-Spot elabora gli input dal Lidar (rilevamento a distanza mediante impulsi laser), sensori visivi, termici e di movimento per creare mappe 3D. Il Mars Dog utilizza al’intelligenza artificiale per apprendere quali strutture evitare e per identificare oggetti che potrebbero essere di interesse scientifico, mentre un modulo di comunicazione consente al robot di trasferire i dati in superficie mentre esplora il sottosuolo.
I membri del team CoSTAR stanno testando Au-Spot in una serie di percorsi a ostacoli, mettendolo alla prova in tunnel e corridoi; salire scale e rampe; e in luoghi all’aperto che simulano i paesaggi marziani, come i tubi di lava nella California settentrionale. Quelle dimostrazioni mostrano che i robot autonomi possono navigare tra i massi e mappare grotte profonde.
“Questi comportamenti potrebbero un giorno consentire lo svolgimento di missioni scientifiche rivoluzionarie sulla superficie e nel sottosuolo marziano, spingendo così i confini della capacità della NASA nell’esplorare siti tradizionalmente inaccessibili”, hanno detto gli scienziati all’AGU.
Fonte: https://www.livescience.com/agu-mars-robot-dogs.html

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