Sulla Terra, l’arrivo della primavera si annuncia con temperature man mano più miti, con gli alberi che cominciano a mettere le foglie e a fiorire, mentre gli animali entrano nella stagione degli amori.
Su Marte, ovviamente, non accade nulla di tutto questo.
Ma anche in un mondo freddo come Marte, la primavera porta cambiamenti, anche se bisogna guardare con attenzione e possibilmente da vicino per distinguerli.
L’ExoMars Trace Gas Orbiter è arrivato su Marte nella primavera del 2017 e da allora sta studiando il pianeta. Parte dellaè composta da un sofisticato sistema di imaging stero e a colori (CaSSIS) che, tra le altre cose, crea dettagliati modelli orografici digitali della superficie di Marte.
CaSSIS è una fotocamera ad alta risoluzione e nel maggio 2019 è riuscita a catturare un’immagine della fusione della CO2 nella regione polare settentrionale di Marte.
L’immagine mostra anche diversi tipi delle dune che si formano sul pianeta. Mentre sul lato sinistro dell’immagine si vedono dune come possiamo normalmente immaginarle con la nostra esperienza terrestre, ma sul lato destro si possono vedere differenze fondamentali.
Quelle si chiamano dune barchan o dune a mezzaluna. Quelle dune possono diventare più grandi e unirsi tra loro formando creste dette barchanoid. Le dune di Barchan ci dicono in che modo soffia il vento prevalente: le punte curve puntano sottovento.
Lo strumento CaSSIS sul Trace Gas Orbiter ha anche catturato immagini della primavera nella regione polare meridionale, a maggio 2018. L’immagine mostra, ancora una volta, un campo di dune, ma questa volta all’interno di un cratere.
Nell’immagine si può distinguere lo stesso tipo di sublimazione primaverile, con geyser o esplosioni di ghiaccio di CO2 sepolto che erompono attraverso il ghiaccio superficiale e trasportano sabbia con esso. In questo campo di dune, la sabbia viene trasportata lungo la faccia delle dune.
L’inclinazione assiale di Marte è di circa 25 gradi, leggermente maggiore rispetto ai 23,4 gradi della Terra. Le stagioni su Marte non corrispondono alle stagioni terrestri. Un anno marziano dura circa 687 giorni terrestri, ma a differenza della Terra, le stagioni di Marte non occupano ognuna un quarto dell’anno. Questo è a causa della sua orbita.
Mentre l’orbita terrestre è quasi circolare e si muove a una velocità stabile attorno al Sole, Marte no. L’orbita di Marte è più ellittica e la sua velocità varia. Quindi, mentre le stagioni della Terra cambiano nelle stesse date anno dopo anno, le stagioni di Marte possono variare.
Ecco una tavola di The Planetary Org che mostra le stagioni marziane. Esistono diversi modi per misurare e segnare le stagioni su Marte, ma questo metodo è utilizzato da alcuni scienziati.
Da sinistra a destra: equinozio di primavera, solstizio d’estate, equinozio di autunno, solstizio d’inverno. Clicca qui per vedere l’immagine completa.
Il Congresso europeo delle scienze planetarie si incontrerà questa settimana per discutere, tra l’altro, dei risultati e delle immagini del Trace Gas Orbiter.
Fonte: Universe Today.