Il più antico fossile di gibbone è stato scoperto nel Sud-Ovest della Cina. Questo apporta conseguenze importanti per la storia evolutiva, in quanto colma una lacuna all’interno della storia delle scimmie.
Lo studio, che è stato pubblicato sul Journal of Human Evolution , si concentra sulla famiglia delle scimmie ilobatidi, che comprende 20 specie di gibboni viventi che si trovano in tutta l’Asia tropicale dall’India nord-orientale all’Indonesia.
Fossile di gibbone: l’importanza della scoperta
Terry Harrison, professore di antropologia presso l’università di New York, è uno degli autori della ricerca relativa alla scoperta del fossile di gibbone in Cina. Lo studioso ha spiegato tramite alcune dichiarazioni riportate da Schitechdaily.com: “I resti fossili di Hylobatids sono molto rari e la maggior parte degli esemplari sono denti isolati e ossa mascellari frammentarie trovati in siti di grotte nella Cina meridionale e nel sud-est asiatico risalenti a non più di 2 milioni di anni fa”.
Terry Harrison ha aggiunto: “Questa nuova scoperta estende la documentazione fossile di ilobatidi da 7 a 8 milioni di anni fa e, più specificamente, migliora la nostra comprensione dell’evoluzione di questa famiglia di scimmie”. Il fossile, trovato nell’area di Yuanmou della provincia dello Yunnan nel sud-ovest della Cina, è di una piccola scimmia chiamata Yuanmoupithecus xiaoyuan.
L’analisi dello studio
L’analisi dello studio si è concentrata sui denti e sugli esemplari cranici di Yuanmoupithecus , che includeva la mascella superiore di un bambino che aveva meno di due anni al momento della sua morte. Utilizzando le dimensioni dei denti molari come guida, si stima che lo Yuanmoupithecus fosse di dimensioni simili ai gibboni moderni, con un peso corporeo di circa 6 chilogrammi, o circa 13 libbre.
Harrison: denti e faccia simili a quelli del gibbone moderno”
Terry Harrison ha affermato: “I denti e la faccia inferiore dello Yuanmoupithecus sono molto simili a quelli dei gibboni moderni, ma in alcune caratteristiche la specie fossile era più primitiva e indica che è l’antenato di tutte le specie viventi” e inoltre: “I resti di Yuanmoupithecus sono estremamente rari, ma con diligenza è stato possibile recuperare abbastanza esemplari per stabilire che la scimmia fossile di Yuanmou è davvero un parente stretto degli ilobatidi viventi”.
Il Kapi ramnagarensis
Lo studio del Journal of Human Evolution ha anche scoperto che il Kapi ramnagarensis, che è stato affermato essere una specie precedente di ilobatide, basato su un singolo molare fossile isolato dall’India, dopotutto non è un ilobatide, ma un membro di un gruppo più primitivo di primati che non sono strettamente imparentati con le scimmie moderne.
Terry Harrison ha avvertito: “Studi genetici indicano che gli ilobatidi si sono discostati dal lignaggio che ha portato alle grandi scimmie e agli umani circa 17-22 milioni di anni fa, quindi c’è ancora un divario di 10 milioni di anni nella documentazione fossile che deve essere colmato. Con la continua esplorazione di promettenti siti fossili in Cina e altrove in Asia, si spera che ulteriori scoperte aiuteranno a colmare queste lacune critiche nella storia evolutiva degli ilobatidi”.