La foresta pluviale atlantica brasiliana è piena delle “urla” penetranti della rana lettiera (Haddadus binotatus), un piccolo anfibio in pericolo, ma fino ad ora noi esseri umani siamo stati ignari delle sue grida.
Per la prima volta, i ricercatori hanno registrato le rane sudamericane che gridano ad una frequenza che bypassa totalmente l’orecchio umano, ma che sarebbe piuttosto sgradevole per gli animali che riescono a udirlo. Questo animaletto è la specie di rana più abbondante nella comunità forestale locale.
Sebbene gli esemplari di rana lettiera abitino le foreste pluviali brasiliane, essi sono anfibi davvero minuscoli: le specie più grandi sono femmine, e anche quelle che raggiungono a malapena i 64 millimetri di lunghezza. Quando vengono attaccate, non possono combattere. Quindi urlano, emettendo la chiamata di soccorso ultrasonica come difesa. È risaputo da tempo che alcune rane usano i loro tubi per segnalare pericolo, avvertimenti e allarmi. Alcuni studi hanno scoperto in passato che tali anfibi potrebbero essere in grado di emettere ultrasuoni, ora questo nuovo studio lo conferma.
Rana lettiera: un piccolo anfibio dalle molte qualità
Ubirat ã Ferreira Souza, ecologo comportamentale dell’Università statale di Campina in Brasile, ha affermato: “Alcuni potenziali predatori di anfibi, come pipistrelli, roditori e piccoli primati, sono in grado di emettere e sentire suoni a questa frequenza, cosa che gli esseri umani non possono”. E ancora: “Una delle nostre ipotesi è che la chiamata di soccorso sia indirizzata ad alcuni di questi animali, ma potrebbe anche darsi che la banda larga di frequenza sia generalista, nel senso che dovrebbe spaventare quanti più predatori possibile”.
Perché urla?
Il grido fa parte di un’intera sequenza di comportamenti difensivi, in cui la rana lettiera inarca il dorso mentre solleva la parte anteriore del corpo, con la bocca spalancata, come se si preparasse a lanciare l’urlo agghiacciante che verrà finalmente emesso come la rana chiude parzialmente le fauci. E mentre gli esseri umani possono sentire solo suoni intorno ai 20 kilohertz o meno, il software utilizzato da Souza e dal team per catturare il grido di battaglia della rana ha mostrato che variava da 7 a 44 kilohertz.
Cosa sappiamo sulla rana lettiera?
La rana lettiera, conosciuta anche come Eleutherodactylus coqui, è una specie di anfibio originario in realtà di Puerto Rico e delle Isole Vergini, ma altro suo luogo di origine sono le Indie Occidentali. Questa specie è stata introdotta in molte altre aree del mondo, inclusi gli Stati Uniti continentali, dove è considerata una specie invasiva. Come già detto, si trova adesso anche in Brasile. Ecco alcuni punti salienti sulla rana lettiera e sul suo urlo ultrasonico:
Descrizione: La rana lettiera è di dimensioni relativamente piccole, con una lunghezza media compresa tra 1,5 e 6 centimetri. Ha una pelle liscia e variabile nel colore, che può essere marrone, grigio, verde o rosso.
Habitat: Questa specie è adattata a una vasta gamma di habitat, tra cui foreste pluviali, boscaglie, foreste secondarie e aree urbane. Tende, tuttavia, ad evitare i deserti e le regioni con temperature molto fredde.
Comportamento: La rana lettiera è notturna e si nutre principalmente di insetti. Durante il giorno, di solito si nasconde sotto rocce, legno marcio o foglie.
Riproduzione: La riproduzione avviene attraverso la deposizione di uova che vengono deposte in ambienti umidi, come foglie in decomposizione o tronchi cavi. Le uova si sviluppano rapidamente e le larve emergono dall’uovo già completamente sviluppate.
Urlo ultrasonico: Come abbiamo già detto abbondantemente nel nostro articolo, una delle caratteristiche distintive della rana lettiera è il suo richiamo, un forte suono simile a un verso che può raggiungere frequenze ultrasoniche fino a 8 kHz. Questo urlo è stato descritto come “co-qui”, da cui deriva il nome comune della specie. La gamma di frequenza di questo richiamo è tuttavia talmente alta che la maggior parte degli esseri umani non può percepirlo senza l’ausilio di apparecchiature speciali.
Ruolo ecologico: Nonostante sia considerata una specie invasiva in molte aree, la rana lettiera svolge un ruolo importante negli ecosistemi in cui si trova, controllando le popolazioni di insetti e servendo da preda per diverse specie di animali.
Impatto umano: La presenza della rana lettiera può influenzare negativamente gli ecosistemi locali, soprattutto quando è stata introdotta in nuove aree dove non è originaria. Ad esempio, può competere con le specie native di anfibi per risorse e habitat, e può trasportare malattie che possono danneggiare le popolazioni di anfibi indigene.