- Recentemente è stato registrato un FRB particolarmente luminoso di onde radio che ha viaggiato attraverso l’Universo per più di 8 miliardi di anni e che si sta rivelando difficile da spiegare utilizzando le principali teorie attualmente in voga per spiegare questo peculiare fenomeno.
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In radioastronomia, un lampo radio veloce (FRB) è un impulso radio transitorio di lunghezza compresa tra una frazione di millisecondo e 3 secondi, causato da qualche processo astrofisico ad alta energia non ancora compreso. Gli astronomi stimano che l’FRB medio rilasci in un millisecondo la stessa quantità di energia che il Sole emette in tre giorni. Sebbene un FRB sia estremamente energico alla fonte, la forza del segnale che raggiunge la Terra è stata descritta come 1.000 volte inferiore a quella di un telefono cellulare.
Recentemente è stato registrato un FRB particolarmente luminoso di onde radio che ha viaggiato attraverso l’Universo per più di 8 miliardi di anni e che si sta rivelando difficile da spiegare utilizzando le principali teorie attualmente in voga per spiegare questo peculiare fenomeno.
Un team internazionale di ricercatori ha individuato il Fast Radio Burst utilizzando l’Australian Square Kilometer Array Pathfinder (ASKAP). Soprannominato FRB 20220610A, l’evento si distingue per una serie di ragioni.
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Diversi anni fa, ricercatori australiani hanno proposto che l’esplosione di luce proveniente dagli FRB potesse essere utilizzata per misurare la nebbia diffusa di materiale fluttuante tra la Via Lattea e le galassie vicine, servendo come metodo per misurare sia la densità della materia “nascosta” non oscura sia il tasso di espansione dell’Universo.
La misura della dispersione aumenta con la distanza in un modo definito noto come relazione di Macquart. Questa relazione è rimasta vera per la maggior parte degli FRB entro pochi miliardi di anni luce, con un unico brillante esempio. Un’esplosione ripetuta rilevata lo scorso anno in una galassia nana a poco meno di 4 miliardi di anni luce di distanza da noi aveva una misura di dispersione che corrispondeva a sorgenti a più del doppio di quella distanza.