Lo scorso 14 settembre 2024, l’ETH di Zurigo ha ufficialmente inaugurato il nuovo supercomputer Alps presso il Centro Svizzero di Supercalcolo (CSCS) a Lugano.
Questo evento ha segnato un importante traguardo nel campo della ricerca scientifica e tecnologica, attirando l’attenzione di personalità di spicco del mondo della scienza e della politica, tra cui il Consigliere Federale Guy Parmelin.
La cerimonia di inaugurazione ha celebrato non solo l’installazione di una delle infrastrutture di calcolo più avanzate al mondo, ma anche la collaborazione fruttuosa tra il settore pubblico, l’industria e la comunità scientifica.
Il supercomputer Alps rappresenta un notevole passo avanti nella capacità di elaborazione dei dati e nel calcolo ad alte prestazioni, essendo progettato per soddisfare le esigenze estreme della ricerca scientifica moderna, ciò anche grazie alla sua architettura avanzata, che gli consente di sfruttare appieno le potenzialità dell’intelligenza artificiale, offrendo nuove opportunità per una vasta gamma di utenti, dai meteorologi agli scienziati dei materiali.
La nuova infrastruttura di ricerca si basa su un supercomputer Cray EX di Hewlett-Packard Enterprise (HPE) e dispone di 10.752 superchip NVIDIA Grace Hopper, rendendolo uno dei computer più veloci al mondo. Nella lista Top500 dei supercomputer di giugno 2024, “Alps” è stato classificato al sesto posto nella sua prima fase di espansione, e una volta completata, si prevede che il supercomputer Alps raggiungerà una performance massima dell’ordine di mezzo exaflop, equivalente a un miliardo di miliardi di operazioni in virgola mobile al secondo.
L’inaugurazione di “Alps” è il risultato di anni di cooperazione e impegno tra la Confederazione, i cantoni e i comuni, nonché della collaborazione a lungo termine tra il CSCS e l’industria, e come sottolineato dal Vicepresidente per la Ricerca dell’ETH, Christian Wolfrum, “Alps” rappresenta un colpo di fortuna, ma non una coincidenza, essendo parte di una lunga tradizione di collaborazione tra il CSCS e il settore industriale
Il supercoputer Alps e il nuovo orizzonte per la ricerca
Il supercomputer Alps non è solo una meraviglia tecnologica, ma anche un simbolo del progresso scientifico e della collaborazione internazionale, pertanto la sua inaugurazione rappresenta anche un passo cruciale verso il futuro della ricerca, permettendo agli scienziati di affrontare sfide complesse con strumenti di calcolo senza precedenti.
Come abbiamo detto in precedenza, il supercomputer Alps è costruito utilizzando una delle piattaforme di calcolo più avanzate disponibili oggi, e proprio grazie a questa tecnologia all’avanguardia, “Alps” può raggiungere prestazioni eccezionali, posizionandosi tra i supercomputer più potenti al mondo.
Attualmente, è già riconosciuto per la sua straordinaria capacità di elaborazione, ciononostante non è completo, infatti il vero potenziale di “Alps” emergerà una volta completata l’espansione, quando sarà in grado di eseguire operazioni con una velocità massima di mezzo exaflop, ovvero 500 milioni di miliardi di calcoli al secondo, cosa che lo renderà uno strumento indispensabile per la ricerca scientifica avanzata.
Applicazioni e impatti sul mondo scientifico
Le capacità di “Alps” aprono nuove possibilità in vari campi della ricerca scientifica, ad esempio MeteoSuisse ha già adottato un modello di previsione meteorologica ad alta risoluzione che sfrutta la potenza di calcolo del supercomputer Alps per fornire previsioni più accurate e dettagliate, cosa particolarmente importante per un paese come la Svizzera, con una topografia complessa che include montagne e valli.
Oltre a quanto precedentemente detto, il supercomputer Alps sarà fondamentale per la ricerca nel campo dell’intelligenza artificiale (IA), Andreas Krause, capo del Centro per l’IA presso l’ETH di Zurigo, ha sottolineato come questo supercomputer permetterà di addestrare modelli di IA complessi per applicazioni cruciali, come la medicina e la ricerca climatica, situazioni che posizioneranno la Svizzera come un hub leader nello sviluppo e nell’implementazione di soluzioni di IA trasparenti e affidabili.
La realizzazione del supercomputer Alps è il risultato di anni di cooperazione tra la Confederazione, i cantoni, i comuni e l’industria, e come ha dichiarato il Consigliere Federale Guy Parmelin durante la cerimonia di inaugurazione, il supercomputer Alps è un’espressione della visione di un futuro caratterizzato dalla conoscenza e dal progresso. Questa infrastruttura di ricerca all’avanguardia è un tributo agli scopritori di campi scientifici ancora sconosciuti e rappresenta l’apice della tecnologia più avanzata.
Christian Wolfrum, Vicepresidente per la Ricerca dell’ETH, ha enfatizzato l’importanza della collaborazione a lungo termine tra il CSCS e l’industria, sottolineando come il supercomputer Alps sia il frutto di una tradizione consolidata di cooperazione, aggiungendo che questo supercomputer non è solo un colpo di fortuna, ma il risultato di un impegno costante e di una visione condivisa per il futuro della ricerca scientifica.
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