Le misteriose striature dei crateri di Marte sono frane?

Secondo un nuovo studio, le misteriose striature dei crateri di Marte, che appaiono come strisce scure che si allungano dall'alto in basso, potrebbero essere causate da frane

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Secondo un nuovo studio, le misteriose striature dei crateri di Marte, che appaiono come strisce scure che si allungano dall’alto in basso, potrebbero essere causate da frane.

Per anni gli scienziati hanno rilevato sulla superficie del Pianeta Rosso, alcune misteriose linee scure e strette che appaiono stagionalmente sui pendii rivolti al sole, nelle Regioni più calde.

Ricerche precedenti hanno suggerito che queste misteriose striature dei crateri di Marte, chiamate lineari di pendenza ricorrenti (RSL), sono segni che l’acqua salata scorre regolarmente sul Pianeta Rosso durante le sue stagioni più calde.

Le ultime missioni su Marte, in effetti, hanno rilevato che sul pianeta esistono enormi sacche sotterranee di ghiaccio.

Precedenti ricerche suggerivano che temperature più calde durante la primavera e l’estate marziane, potessero aiutare a generare salamoie salate, in grado di rimanere liquide nell’aria fredda e sottile del Pianeta Rosso.

I geologi hanno avuto difficoltà ad accettare il concetto che le salamoie fossero la causa dei lineari di pendenza ricorrenti.



L’autrice principale dello studio è Janice Bishop, una scienziata del SETI (Search for Extraterrestrial Intelligence) Institute e del NASA Ames Research Center, entrambi situati nella Silicon Valley in California.

Ad esempio, secondo Bishop, il territorio in cui si verificano le RSL e le sue caratteristiche sono incompatibili con un processo di flusso liquido.

Bishop e i suoi colleghi sostengono che le reazioni chimiche potrebbero rendere la superficie marziana vulnerabile alle frane che potrebbero, a loro volta, spiegare e provocare le striature dei crateri di Marte.

Bishop afferma: “Sebbene la superficie di Marte oggi sia asciutta, aspra e fredda e dominata dal vento e dall’abrasione, sotto la superficie, le interazioni su microsquaci di sali con minuscole particelle di ghiaccio e acqua liquida possono ancora verificarsi”.

Gli scienziati si sono concentrati sulle reazioni chimiche tra minerali solfati come il gesso con sali di cloruro, di cui il sale da tavola è una varietà. Bishop ha aggiunto che “Sulla Terra, le interazioni tra gesso e sali di cloruro hanno causato il collasso di parti di grotte, doline in sedimenti morbidi vicino a laghi e stagni salati“.

Secondo i ricercatori interazioni simili potrebbero accadere su Marte, anche se le condizioni fredde e secche rallenterebbero queste reazioni. Sotto la superficie di Marte quindi, potrebbe verificarsi un’attività chimica, anche se a ritmo lento.

Striature dei crateri di Marte, perché potrebbero essere frane

In recenti studi, gli scienziati hanno condotto esperimenti di laboratorio su miscele di solfati, sali di cloruro, minuscole particelle di ghiaccio e cenere vulcanica, materiali simili quindi al suolo marziano. Tali miscele sono state congelate e scongelate a temperature basse, proprio come quelle che si trovano sulla superficie marziana.

A seguito di tali esperimenti, i ricercatori hanno trovato sottili pellicole di acqua slushy formate sulle superfici dei grani minerali. 

Queste pellicole nel tempo possono espandersi e contrarsi sotto la superficie di Marte. Sferzate da vento e polvere, tali fragili superfici potrebbero causare frane, provocando quindi le linee nere presenti sul Pianeta Rosso.

Oltre a valutare i dati sperimentali, ci piacerebbe che i dati forniti dall’orbiter determinino l’ora del giorno in cui il processo è attivo“, ha detto Bishop. “Questo potrebbe aiutarci a discriminare tra asciutto (più frequente nel pomeriggio) e umido (tipico del mattino)”.

Questa attività potrebbe essere svolta da ExoMars dell’Agenzia spaziale europea.

In futuro, le missioni su Marte sui siti RSL potrebbero avvalorare questa tesi. 

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