Strani bagliori nella barriera corallina

Lo sbiancamento colorato, come è stato chiamato, è stato mostrato per la prima volta nel documentario Chasing Coral, che ha ripreso un'intera barriera corallina diventare luminosa.

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Le ondate di calore oceaniche causate dai cambiamenti climatici sono responsabili dello sbiancamento dei coralli nelle barriere coralline di tutto il pianeta, questo fenomeno si registra oramai quasi ogni anno. Le alte temperature dell’acqua innescano la formazione di coralli causando l’espulsione delle alghe fotosintetiche che risiedono nei loro tessuti.
La perdita di queste cellule vegetali dal colore brunastro lascia intravvedere lo scheletro calcareo bianco del corallo, dando alle scogliere un aspetto bianco spettrale. I coralli che assumono questo aspetto subiscono una misteriosa trasformazione che ha sorpreso i ricercatori, questi coralli invece di mantenere il loro colore bianco emettono una gamma di diversi colori brillanti.
Lo sbiancamento colorato, come è stato chiamato, è stato mostrato per la prima volta nel documentario Chasing Coral, che ha ripreso un’intera barriera corallina diventare luminosa. Il fotografo subacqueo che ha documentato l’evento ha dichiarato: “Era come se i coralli gridassero attenzione con colori vividi, cercando di proteggersi dalle ondate di calore dell’oceano. Stavamo assistendo all’ultimo avvertimento che l’oceano è nei guai“.
In una nuova ricerca, i ricercatori Jörg Wiedenmann e Cecilia D’Angelo hanno finalmente chiarito il perché i coralli diventano fluorescenti. Sapevamo già che l’aspetto di coralli insolitamente fluorescenti era legato allo sbiancamento. Ma perché tutti i coralli non sono diventati fluorescenti? Per quale motivo la fluorescenza sembra apparire solo durante determinati eventi di sbiancamento?
Per scoprilo i ricercatori hanno provato a fare un esperimento di laboratorio simulando lo stress da calore. Nelle prime prove effettuate i coralli non sono però diventati fluorescenti, sbiancandosi appena. Ma dopo aver portato a termine un’altra serie di esperimenti di laboratorio con l’aiuto di due studentesse, Elena Bollati e Rachel Alderdice, i ricercatori hanno trovato la risposta.
Nei coralli sani, gran parte della luce solare viene assorbita dai pigmenti fotosintetici presenti nelle alghe. Quando i coralli perdono le loro alghe a causa dello stress, la luce in eccesso viaggia avanti e indietro all’interno del tessuto del corallo, riflesso dallo scheletro bianco.
Le alghe all’interno del corallo possono riprendersi dopo lo sbiancamento, una volta che le condizioni tornano alla normalità, ma quando l’interno del corallo è illuminato in questo modo, può essere molto stressante per le alghe, potenzialmente ritardandone o addirittura impedendone il ritorno.
Se le cellule del corallo possono ancora svolgere almeno alcune delle loro normali funzioni durante lo sbiancamento, l’aumento dei livelli di luce interna accresce la produzione di pigmenti colorati che proteggono il corallo dai danni dell’eccesso di luce stessa, formando uno strato di protezione solare che consente alle alghe di recuperare.
Quando le alghe in via di recupero iniziano nuovamente ad assorbire la luce per la fotosintesi, i livelli di luce all’interno del corallo diminuiscono, e così il corallo smette di produrre i pigmenti colorati.
Ma non è solo lo stress da calore che può causare lo sbiancamento e la colorazione.
I coralli e le loro alghe sono molto sensibili ai cambiamenti nei livelli di nutrienti presenti nel loro ambiente. Quando c’è troppo poco fosforo o troppo azoto disciolto nell’acqua, fatto che può presentarsi quando il fertilizzante che fuoriesce dai terreni agricoli viene riversato nell’oceano, può verificarsi un forte sbiancamento con emissione di fluorescenza.
Utilizzando i dati satellitari, i ricercatori hanno ricostruito i profili della temperatura per tutti gli eventi di sbiancamento colorato noti, osservando che tendono a manifestarsi dopo brevi o lievi episodi di stress da calore. Quando i coralli sono esposti a temperature estreme o prolungate, tendono ad assumere un colore bianco spettrale. Ecco perché sono stati registrati i brillanti colori solo in particolari episodi di sbiancamento, quando le condizioni sono quelle adatte.
Membri diversi della comunità corallina possono mostrare colori diversi durante questi eventi, mentre alcune specie non producono affatto questi colorati pigmenti protettivi.
Anche all’interno delle specie di coralli ci possono essere diverse varianti di colore dovute a differenze nella loro composizione genetica. Queste varianti si sono evolute per dare alle specie diverse strategie per consentire loro di gestire la luce, a seconda di dove crescono sulla barriera corallina.
Per i coralli in acque poco profonde è utile investire molta energia nella produzione della protezione solare colorata mentre, a profondità maggiori o in aree ombreggiate dove lo stress luminoso è minore, i coralli che producono meno pigmento protettivo stanno meglio poiché possono risparmiare la loro energia.
Anche così, queste diverse varianti si presentano spesso fianco a fianco, motivo per cui alcuni coralli emettono colore mentre i loro vicini diventano bianchi. La buona notizia è che le scogliere colorate sbiancate sembrano avere più probabilità di guarire rispetto ai coralli che imbiancano, poiché tendono ad apparire quando lo stress da calore non è così grave e gli stessi pigmenti colorati offrono protezione.
Gli studi suggeriscono che lo sbiancamento colorato si è verificato in alcune parti della Grande barriera corallina a marzo e aprile 2020, quindi alcune parti del più grande sistema di barriera corallina del mondo potrebbero avere migliori prospettive di recupero dopo il recente sbiancamento.
Ora che i ricercatori hanno scoperto che anche i livelli di nutrienti possono influenzare lo sbiancamento colorato, possono individuare più facilmente i casi in cui lo stress da calore potrebbe essere stato aggravato dalla scarsa qualità dell’acqua. Questo può essere gestito localmente, mentre le ondate di calore oceaniche causate dai cambiamenti climatici avranno bisogno di una gestione globale.
Insieme, queste azioni potranno garantire un futuro alle barriere coralline.
Fonte: https://www.sciencealert.com/some-bleached-corals-glow-in-neon-and-this-might-be-good-news; https://theconversation.com/coral-reefs-that-glow-bright-neon-during-bleaching-offer-hope-for-recovery-new-study-139048

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