Stelle cadenti d’estate: picco tra il 12 e il 13 agosto

Le stelle cadenti d'estate raggiungono il loro picco poco prima di metà agosto: con i giusti accorgimenti sarà possibile osservare le meravigliose Perseidi

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Per tutti gli appassionati, i romantici e per coloro che ancora hanno qualche desiderio in sospeso, tornano le Perseidi a fare risplendere i cieli di agosto: tra il 12 e 13 infatti, è previsto un picco di stelle cadenti.

Le Perseidi sono uno sciame meteoritico tra i più famosi ed attesi in tutto il mondo; esse si possono osservare dalla Terra e regalano uno spettacolo che può arrivare a comprendere anche 100 meteore all’ora.

La loro origine risiede nello spazio, dove alcuni detriti si staccano da una cometa durante la sua orbita intorno al Sole. Questo fenomeno si ripete ogni anno: i detriti entrano a contatto con l’atmosfera, bruciano per via dell’attrito e regalano la visione di quei bagliori effimeri che noi chiamiamo stelle cadenti.

Nella fattispecie, le Perseidi nascono dal passaggio della cometa Swift-Tuttle, cometa periodica che appartiene al gruppo delle comete di Halley per via di un periodo orbitale inferiore ai 200 anni (l’ultima visita risale al 1992). Si tratta di un corpo celeste la cui orbita interseca quella terrestre così da vicino da rappresentare un possibile rischio di collisione, anche se i calcoli degli addetti ai lavori dicono che il fenomeno non si presenterà almeno per i prossimi mille anni.

Stelle cadenti d’estate: come osservare le Perseidi?

Il modo migliore per poter godere di uno spettacolo così affascinante è quello di scegliere condizioni luminose adeguate in congiunzione con una presenza marcata dello sciame di stelle cadenti; sicuramente le ore che antecedono l’alba sono le più indicate: le stelle cadenti infatti saranno più frequenti e più luminose.



I giorni di maggiore attività per il 2020 saranno tra il 12 e il 13 agosto, ma le stelle cadenti potranno essere osservate sino al 24. Come punto di riferimento, sarà importante prendere in considerazione la costellazione di Perseo, da cui lo sciame meteoritico prende il nome.

L’UAI ( unione astrofili Italiani) ha dichiarato: “Nella notte tra il primo e il 2 agosto la Luna, ormai quasi piena, si avvicina a Giove fino a raggiungere la congiunzione con il pianeta. Giove e Saturno – rilevano ancora gli astrofili della Uai – sono ancora visibili in condizioni ottimali, nella costellazione del Sagittario. Giove, in particolare, è l’oggetto più luminoso del cielo serale: lo possiamo osservare a Sud-Est dopo il tramonto del Sole, e tramontare nel corso delle ultime ore della notte. Marte, invece, sorge prima di mezzanotte e possiamo individuarlo nella costellazione dei Pesci. Venere, infine è osservabile nelle ore che precedono il sorgere del Sole, e sta per raggiungere il periodo di massima osservabilità mattutina”.

L’evento con le opportune precauzioni legate alla pandemia vuole avvicinare il pubblico, attraverso conferenze, proiezioni nei planetari e osservazioni ai telescopi, alla conoscenza del fenomeno delle stelle cadenti, che anche quest’anno promettono uno spettacolo imperdibile e sarà attivo per molti giorni, anche se il massimo è previsto per le notti tra l’11 e il 12 e tra il 12 e il 13 agosto. La notte del 10 infatti il punto sulla volta celeste da cui sembrano provenire le meteore, il cosiddetto radiante delle Perseidi, all’inizio della serata è ancora molto basso in cielo e un’alta percentuale di scie luminose risulta invisibile, perché si dirigono verso un’area di cielo che si trova ancora sotto l’orizzonte. Solo nella seconda parte della notte la costellazione del Perseo, da cui deriva il nome dello sciame, si eleva sulla volta celeste e il numero di meteore visibili aumenta. Il disturbo lunare, inoltre, sarà ridotto, poiché la Luna si troverà nella fase dell’ultimo quarto”, concludono gli astrofili.

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