La SS Nemesis era un piroscafo a vapore che operava tra le città australiane di Newcastle e Melbourne, trasportando carbone e altri beni. La nave era stata costruita nel 1880 in Scozia e aveva una capacità di 1.500 tonnellate, inoltre era dotata di una macchina a vapore a triplice espansione e di una sola elica.
La SS Nemesis era lunga 73 metri e larga 10 metri, e poteva raggiungere una velocità di 10 nodi, oltre a tutto ciò aveva un equipaggio di 32 persone, tra cui il capitano John McLean, originario di Glasgow.
Il 23 luglio 1904, la SS Nemesis partì da Newcastle con un carico di 1.200 tonnellate di carbone, diretta a Melbourne, con uno scalo a Sydney, ma non arrivò mai a destinazione. Durante il viaggio, la nave incontrò una violenta tempesta che la fece sbandare e affondare da qualche parte al largo della costa del New South Wales.
L’ultimo avvistamento della nave è avvenuto appena al largo di Wollongong, da parte dell’equipaggio di un’altra nave sorpresa dalla tempesta; nessuno dei 32 membri dell’equipaggio sopravvisse al naufragio, e nelle settimane successive, i detriti della nave e diversi corpi di membri dell’equipaggio si riversarono sulla spiaggia di Cronulla.
Per oltre un secolo, il relitto della SS Nemesis è rimasto nascosto sul fondo del mare, sfuggendo ai tentativi di localizzazione da parte di ricercatori e appassionati di storia marittima ma, nel 2022, una società di sensori remoti chiamata Subsea Professional Marine Services (SPMS) ha individuato il relitto a 26 chilometri (16 miglia) dalla riva, a una profondità di 120 metri.
La società stava cercando dei container persi al largo della costa di Sydney, quando ha rilevato la sagoma di una nave sul fondale marino, utilizzando un sonar a scansione laterale. La società ha poi contattato Heritage New South Wales (NSW), l’agenzia governativa responsabile della protezione del patrimonio culturale dello stato, per segnalare la scoperta.
Heritage NSW ha presentato una petizione al Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation (CSIRO), l’organizzazione nazionale per la ricerca scientifica e industriale dell’Australia, per dare un’occhiata più da vicino al relitto. Il CSIRO ha inviato la sua nave da ricerca RV Investigator, equipaggiata con strumenti di ultima generazione per la mappatura e l’ispezione dei fondali marini.
Nel corso dell’operazione, il team del CSIRO ha mappato il fondale marino utilizzando ecoscandagli multiraggio avanzati, che emettono fasci di suoni ad alta frequenza per creare immagini dettagliate del terreno sottomarino, dopodiché il team ha ispezionato il relitto più da vicino posizionando le telecamere sul relitto, utilizzando una telecamera a caduta, un dispositivo che viene calato dall’alto e che trasmette le immagini in tempo reale.
Le immagini ottenute dal CSIRO hanno permesso di confermare l’identità del relitto come la SS Nemesis, confrontando le caratteristiche della nave con le informazioni storiche disponibili.
Il relitto della SS Nemesis
Il relitto della SS Nemesis si trova verso il bordo della piattaforma continentale ed è seduto in posizione verticale sul fondo del mare, ma mostra danni e deterioramenti significativi sia a prua che a poppa. La nave è stata probabilmente spezzata in due dalla forza della tempesta e dal peso del carico, e l’ispezione visiva del relitto utilizzando la telecamera a caduta ha mostrato che alcune strutture chiave erano ancora intatte e identificabili, tra cui due delle ancore della nave che giacevano sul fondo del mare.
Altre parti della nave, come la cabina di comando, il fumaiolo e le scialuppe di salvataggio, sono state distrutte o disperse.
I video ripresi dal relitto verranno ora uniti per creare un modello 3D della SS Nemesis nelle sue condizioni attuali, aiutando a indagare ulteriormente su di esso. Il modello 3D consentirà di esaminare il relitto da diverse angolazioni e di misurare le dimensioni e le distanze tra le varie parti della nave, inoltre sarà anche utile per la conservazione e la divulgazione del relitto, poiché permetterà di visualizzare il relitto in modo virtuale, senza doverlo disturbare fisicamente.
La scoperta e l’identificazione del relitto della SS Nemesis sono importanti sia dal punto di vista archeologico che umano. Dal punto di vista archeologico, il relitto fornisce informazioni significative sulla nave e sull’evento del naufragio, come le cause, le conseguenze e le modalità dell’affondamento, inoltre offre anche una testimonianza della vita e del lavoro dei marinai a bordo della nave, e del ruolo della nave nel commercio e nel trasporto tra le città australiane.
Il relitto è uno dei migliaia di relitti che giacciono lungo la costa australiana, e molti sono ancora da trovare, con oguno di essi che racconta una storia unica e contribuisce alla comprensione della storia marittima dell’Australia.
Dal punto di vista umano, il relitto può offrire un po’ di conforto alle famiglie e agli amici di coloro che sono morti a bordo, poiché fornisce un luogo in cui possono piangere i loro cari. Coloro che hanno potenziali legami familiari con i 32 membri dell’equipaggio morti durante il naufragio sono stati invitati a contattare Heritage NSW, per condividere le loro storie e ricevere ulteriori informazioni sul relitto.
Heritage NSW ha anche dichiarato che il relitto è protetto dalla legge e che non è consentito accedervi senza autorizzazione, e chiunque violi questa regola, rischia una multa o una pena detentiva.
Il relitto della SS Nemesis è un mistero risolto dopo un secolo, grazie alla collaborazione tra diverse organizzazioni e alla tecnologia avanzata, e nonostante tutto è un patrimonio culturale e storico che merita di essere rispettato e preservato, per onorare la memoria di coloro che hanno perso la vita in mare.
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