Un astronauta a bordo della Stazione Spaziale Internazionale ha scattato questa fotografia obliqua delle nubi polari mesosferiche durante uno dei 16 tramonti visibili ogni giorno dalla stazione. Le nubi mesosferiche polari, chiamate anche nubi nottilucenti o luminose notturne, appaiono come strutture sottili. L’aspetto esile è dovuto al vapore acqueo che si congela in cristalli di ghiaccio nella mesosfera fredda (circa -130°C o -200°F).
Altitudine e visibilità delle nuvole mesosferiche
Le nubi mesosferiche polari sono le nubi più alte nell’atmosfera terrestre e si formano ad altitudini di poco più di 80 chilometri. Le nuvole sono visibili alle persone e agli strumenti a livello del suolo fino all’orbita terrestre bassa. Sono particolarmente accentuati nelle immagini dalla stazione spaziale a causa della vista laterale dell’equipaggio attraverso una parte meno densa dell’atmosfera.
Modelli e cambiamenti osservativi
Le nuvole mesosferiche polari si vedono meglio all’alba o al tramonto quando il Sole è tra 6 e 16 gradi sotto l’orizzonte e illumina le nuvole dal basso. Queste nuvole sono state storicamente viste solo nelle regioni che si trovano a latitudini più elevate, solitamente superiori a 50 gradi nord o 50 gradi sud, durante i mesi estivi di ciascun emisfero. Ma negli ultimi anni, le nubi mesosferiche polari sono diventate più luminose e più visibili agli osservatori alle medie latitudini. Le nubi mesosferiche polari in questa immagine sono state osservate dall’equipaggio della stazione spaziale mentre era in orbita sul Mar Mediterraneo a circa 40 gradi di latitudine nord.
Indagine scientifica sui cambiamenti
Gli scienziati stanno studiando il motivo per cui le nuvole stanno diventando più luminose e più visibili alle medie latitudini. Due meccanismi che potrebbero guidare questo cambiamento sono l’aumento dell’umidità nella mesosfera dovuto alla scomposizione del metano in acqua e l’effetto dei pennacchi di scarico dei veicoli spaziali in lancio.
La fotografia ISS067-E-183948 è stata acquisita il 9 luglio 2022 con una fotocamera digitale Nikon D5 con una lunghezza focale di 200 millimetri. È fornito dall’ISS Crew Earth Observations Facility e dall’Earth Science and Remote Sensing Unit, Johnson Space Center. L’immagine è stata scattata da un membro dell’equipaggio della Expedition 67. L’immagine è stata ritagliata e migliorata per migliorare il contrasto e gli artefatti della lente sono stati rimossi. Il Programma della Stazione Spaziale Internazionale sostiene il laboratorio come parte dell’ISS National Lab per aiutare gli astronauti a scattare foto della Terra che saranno di grande valore per gli scienziati e il pubblico, e per rendere tali immagini liberamente disponibili su Internet. Didascalia di Cadan Cummings, Jacobs, JETS Contract presso la NASA -JSC.