- L'anidride carbonica che rimane nell'atmosfera sta facendo aumentare la temperatura del pianeta, rendendo difficile la dispersione del calore e contribuendo al riscaldamento globale
- I gas serra
- L'anidride carbonica, detta anche CO2, è uno dei maggiori responsabili del riscaldamento globale. Dopo che il gas viene rilasciato nell'atmosfera, rimane lì, rendendo difficile la fuoriuscita del calore, riscaldando il pianeta. L'anidride carbonica è rilasciata principalmente durante la combustione dei combustibili fossili, come ad esempio il carbone, il petrolio e i gas, nonché la produzione del cemento.
- Il particolato
- L'impatto sulla salute
- Cosa si sta facendo per combattere l'inquinamento atmosferico?
I climatologi prevedono che, nonostante gli arresti dovuti al COVID-19 che hanno permesso una notevole riduzione dell’inquinamento atmosferico in tutto il mondo, le temperature continueranno a salire a causa della quantità dei gas serra già presenti nell’atmosfera.
Il NOAA afferma che se il 2020 non sarà l’anno anno più caldo mai registrato prima, superando il 2016, comunque si classificherà tra i primi cinque, tutti accaduti dal 2015 in poi.
Il rapporto sul clima globale del NOAA afferma che esiste una probabilità del 75% che il 2020 sarà l’anno più caldo mai registrato fin’ora, arrivando a superare il massimo precedente toccato nel 2016.
Il professor Karsten, climatologo all’Università di Oxford, ha dichiarato al The Guardian che “Si prevede che le emissioni diminuiranno quest’anno, ma purtroppo le concentrazioni continueranno ad aumentare. È molto improbabile che riusciremo a notare un rallentamento dell’accumulo dei livelli di GHG nell’atmosfera. Adesso abbiamo la possibilità unica concessa dalla crisi dovuta dal coronavirus per riconsiderare le nostre scelte, utilizzando mezzi di trasporto e per la produzione di energia più sostenibili, anche tramite l’utilizzo di incentivi, tasse, prezzi del carbonio e molto altro”.
Anche il Met Office, in una precedente stima, ha considerato che ci sia la probabilità del 50% che il 2020 possa diventare l’anno più caldo mai registrato fin’ora.
Il Goddard Institute for Space Studies della NASA, a New York, ha recentemente pubblicato il proprio rapporto, presentando una probabilità del 60% che il 2020 possa superare le temperature massime mai raggiunte, quelle avute nel 2016.
I climatologi sono concordi che, se quest’anno dovesse battere il record precedente, la tendenza al riscaldamento globale negli ultimi anni potrebbe portare ad un inevitabile catastrofe ambientale.
Antonio Guterres, alto ufficiale dell’ONU, ha dichiarato nel marzo scorso che “Le concentrazioni dei gas a effetto serra hanno raggiunto i massimi livelli mai registrati da tre milioni di anni, quando la temperatura della Terra era più calda di 3 gradi e il livello del mare era di circa 15 metri più alto. La temperatura oceanica è ad un livello record, e aumenta con un equivalenza pari a cinque bombe di Hiroschima per ogni secondo”.
Il 2020 ha già registrato una serie di massimi record, come il gennaio più caldo mai registrato. In Antartide, nel mese di febbraio si sono avute temperature di 20 gradi C, e le temperature globali medie registrate sono state più calde solo nel 2016.
L’anidride carbonica che rimane nell’atmosfera sta facendo aumentare la temperatura del pianeta, rendendo difficile la dispersione del calore e contribuendo al riscaldamento globale
I gas serra
L’anidride carbonica, detta anche CO2, è uno dei maggiori responsabili del riscaldamento globale. Dopo che il gas viene rilasciato nell’atmosfera, rimane lì, rendendo difficile la fuoriuscita del calore, riscaldando il pianeta. L’anidride carbonica è rilasciata principalmente durante la combustione dei combustibili fossili, come ad esempio il carbone, il petrolio e i gas, nonché la produzione del cemento.
Anche il biossido di azoto gassoso (NO2) proviene dalla combustione di combustibili fossili, dalle emissioni di gas di scarico delle auto e dall’uso di fertilizzanti a base di azoto utilizzati nell’agricoltura. Le quantità di NO2 è notevolmente inferiore nell’atmosfera rispetto alla CO2, ma ha una capacità di intrappolare il calore molto più elevata, con dei valori che vanno dalle 200 alle 300 volte in più.
L’anidride solforosa (SO2) proviene principalmente dalla combustione di combustibili fossili, ma può anche essere rilasciata dagli scarichi delle auto. La SO2 è capace di reagire con l’acqua, con l’ossigeno e altre sostanze chimiche nell’atmosfera, causando così piogge acide.
Il monossido di carbonio (CO) è un gas serra indiretto, che reagisce con i radicali idrossilici, rimuovendoli. I radicali idrossilici riducono la durata del biossido di carbonio e di altri gas serra.
Il particolato
Che cos’è il particolato?
Il particolato è formato da delle minuscole parti di solidi o materiali liquidi presenti nell’aria, alcuni sono visibili, come ad esempio la polvere, mentre altri non possono essere visti ad occhio nudo. I materiali come i metalli, le microplastiche, il suolo e le sostanze chimiche possono essere contenuti nelle microparticelle di particolato.
Il particolato (o PM) si calcola in micrometri, e i due principali citati nelle relazioni e negli studi sono il PM10 (meno di 10 micrometri) e il PM2.5 (meno di 2,5 micrometri).
Gli scienziati effettuano le misurazioni del tasso di particelle nell’aria calcolandole al metro cubo. Il particolato viene espulso nell’aria attraverso una serie di processi, tra cui troviamo i combustibili fossili, le automobili e la produzione di acciaio.
Perché i particolati sono cosi pericolosi?
I particolati sono particolarmente pericolosi perché quelli che hanno un diametro al di sotto dei 10 micrometri, possono penetrare in profondità all’interno dei polmoni o addirittura passare nel flusso sanguigno. Il particolato è presente in quantità più elevate nelle aree urbane, in particolare lungo le strade principali.
L’impatto sulla salute
Che tipo di problemi di salute può causare l’inquinamento?
L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) dichiara che un terzo delle morti causate da ictus, dal cancro ai polmoni e dalle malattie cardiache, può essere ricondotto all’inquinamento atmosferico. Alcuni degli effetti dell’inquinamento atmosferico sul corpo non sono compresi, ma certamente l’inquinamento può aumentare le reazioni infiammatorie che causa il restringimento delle arterie provocando cosi infarti e ictus.
I morti per l’inquinamento
Circa sette milioni di persone muoiono prematuramente a causa dell’inquinamento atmosferico ogni anno. L’inquinamento può causare una serie di problemi, tra cui attacchi di asma, ictus, vari tumori e problemi cardiovascolari.
L’asma
L’inquinamento atmosferico può causare una serie di problemi per chi soffre di asma per vari motivi. Le sostanze inquinanti prodotte dal traffico possono irritare le vie respiratorie, e il particolato può entrare nei polmoni e nella gola e infiammare queste aree del corpo.
Problemi in gravidanza
Le donne esposte all’inquinamento atmosferico prima di rimanere incinta, secondo uno ricerca effettuata a gennaio del 2018, hanno quasi il 20% in più di probabilità di avere bambini con difetti alla nascita.
Cosa si sta facendo per combattere l’inquinamento atmosferico?
L’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici
L’accordo di Parigi, che è stato firmato per la prima volta nel 2015, è un accordo internazionale per controllare e limitare i cambiamenti climatici.
L’accordo è stato stipulato per cercare di mantenere l’aumento della temperatura media globale a meno di 2° C e perseguire una limitazione dell’aumento a 1,5°.