Dopo il gas, Putin potrebbe bloccare anche internet tagliando i cavi sottomarini di rete e provocando un blackout generalizzato dei servizi di comunicazione.
Così la pensano esperti ed analisti di difesa secondo cui l’attacco al gasdotto North Stream ha “sbloccato un nuovo fronte” della guerra dimostrando che la Russia è in grado di attaccare le infrastrutture critiche dei suoi nemici. Anzi, questa potrebbe essere la sua nuova “arma” contro l’occidente, per piegare la resistenza proprio nei giorni in cui Mosca celebra l’annessione dei territori ucraini conquistati.
Mentre la Nato continua ad indagare sul sabotaggio al gasdotto Nord Stream le altre infrastrutture nel Baltico diventano sorvegliate speciali: oleodotti, gasdotti e cavi sottomarini di internet potrebbero diventare possibili bersagli dei sottomarini russi. La Nato ha già annunciato che risponderà ad eventuali attacchi alle infrastrutture critiche alleate. E il ministro degli interni tedesco Nancy Faeser ha avvertito i leader dell’Europa occidentale che devono prepararsi a minacce “prima inimmaginabili”.
L’allerta: Putin potrebbe bloccare internet
Insomma la guerra dal campo di battaglia ucraino si sta spostando nelle acque gelide del mar Baltico e dell’Oceano Atlantico. Una guerra diversa, ma in grado di colpire direttamente il cuore economico dell’Europa.
A questo punto, inoltre, i rischi di escalation aumentano notevolmente: la consapevolezza di un potenziale danno economico di vasta portata spingerà i paesi della NATO a sorvegliare in modo capillare le aree a rischio di attacco, aumentando la possibilità che i sottomarini russi e quelli della NATO possano impegnarsi, volutamente o per errore, in combattimento, trasformando l’appoggio tecnologico all’Ucraina dell’occidente in guerra aperta.
Tra i possibili obiettivi nel mirino di Mosca ci sono i cavi sottomarini al largo delle coste irlandesi dove ogni giorno passa il 97% dei dati della rete internet europea, oltre che 10 trilioni di dollari di transazioni finanziarie e dati sensibili. Lunghi chilometri, sono difficili da difendere ma hanno un valore inestimabile: un loro sabotaggio avrebbe effetti devastanti in tutto il continente e nelle rispettive economie.
Secondo un esperto di strategie militari della Marina degli Stati Uniti i cavi potrebbero essere attaccati dai sottomarini “hunter killer” di Putin, costruiti appositamente per questo compito. Questi sottomarini sarebbero infatti dotati di bracci robotici per manomettere o tagliare i cavi. I sottomarini spia Losharik sono trasportati sotto un’enorme “nave madre” sottomarina (la Belgorod) e sono costruiti per nascondersi sul fondo dell’oceano.
Blackout di internet, cosa succederebbe in Europa?
Tagliare una quantità sufficiente di cavi di rete nell’Atlantico potrebbe causare il caos in Europa. La Gran Bretagna sarebbe isolata dal resto del mondo, verrebbero paralizzate le transizioni finanziarie e danneggiate le comunicazioni militari con gli Stati Uniti e tra i membri Nato. Tra i timori degli esperti, anche quello che la Russia possa attingere ai cablogrammi per rubare informazioni sensibili in tema di difesa.
“La nostra infrastruttura non è molto ben protetta ed è estremamente difficile proteggerle per migliaia di chilometri” avverte il professor Damien Erns dell’Università di Liegi in Belgio. «Se le forniture di gas dalla Norvegia all’Europa venissero interrotte, vedremmo una terribile recessione. Non saremmo nemmeno in grado di riscaldarci e produrre elettricità. I timori sono molto seri e fondati. L’Europa non ha più margini di manovra e non si può escludere che nei prossimi mesi le cose si deteriorino in modo molto significativo».
Le difficoltà operative nel Baltico
Proteggere le infrastrutture critiche nel Mar Baltico però è difficile. Come spiega Bryan Clark, ex pianificatore strategico della Marina degli Stati Uniti, gli sforzi di pattugliare il mare potrebbero essere elusi da sottomorini d’avanguardia. «Fa tutto parte dello stile russo di guerra politica. Si tratta di seminare dubbi, creare abbastanza nebbia di incertezza». Il Baltico è un mare molto poco profondo ma con importanti correnti sottomarine. Il fondale è disseminato di relitti della seconda guerra mondiale. Un contesto in cui è difficile individuare eventuali sottomarini.