Quando è giusto ignorare il partner, secondo la psicologia

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Dalla nostra salute fisica alla vita lavorativa, quanto siamo soddisfatti in una relazione ha a che fare con una varietà di fattori che influenzano le circostanze della nostra vita. Una delle caratteristiche più importanti di una relazione sana è la capacità di comunicare di una coppia o, secondo un nuovo studio, di non farlo.

Pubblicando il loro lavoro sul Journal of Personality and Social Psychology, un gruppo di ricercatori sostiene che ci sono momenti, in certe relazioni, in cui ignorare il partner può creare un migliore senso di soddisfazione generale, in particolare nelle famiglie a basso redditto.

Consideriamo questo esempio: una moglie cerca di spingere il marito a chiedere un aumento di stipendio, ma il marito ha un lavoro a basso salario con poca sicurezza di stabilità, e, per lui, chiedere un aumento potrebbe essere rischioso, quindi evitando di accontentare la moglie ed evitando di affrontare l’argomento, può preservare la sua autostima e ridurre l’enfasi sulla vulnerabile situazione finanziaria familiare“, spiega l’autrice principale dello studio Jaclyn M. Ross in una dichiarazione. “Per una coppia più ricca, nella stessa situazione, la moglie può percepire che il marito non è disposto a fare un sacrificio per la sua famiglia e questo può causare attriti nella relazione“.

Quindi, mentre il fare finta di nulla può essere vantaggioso nella coppia con meno risorse economiche, lo stesso atteggiamento può, effettivamente, danneggiare la soddisfazione e la relazione di quelle facoltose.

Da una parte, per le coppie più abbienti, la maggior facilità di accedere alle risorse per affrontare i loro problemi relazionali è un vantaggio ma, dall’altra può anche creare maggiori aspettative che il partner si adatti alle richieste e ai bisogni dell’altro, cosa che potrebbe stare alla base di problemi relazionali“, ha detto il co-autore Thomas N. Bradbury. “Se le aspettative non vengono soddisfatte, si possono verificare delle spaccature nella relazione ed esacerbare i problemi esistenti“.



In passato, la maggior parte degli studi si concentrava su coppie bianche di classe media. Questa volta, i ricercatori hanno voluto vedere in che modo lo stato socioeconomico ha influenzato i risultati in due esperimenti svolti su centinaia di coppie.

Il primo comprendeva 515 coppie eterosessuali che avevano almeno un figlio o lo aspettavano ed erano sposato mediamente da cinque anni. Il quaranta percento delle coppie aveva una situazione economica pari o inferiore alla soglia di povertà. Nel giro di 18 mesi, i ricercatori hanno visitato le loro case e hanno chiesto alla coppia cosa volevano cambiare in sé stessi e nella relazione. Le coppie benestanti che avevano sperimentato momento di incomunicabilità hanno visto lo stato della loro relazione peggiorare, mentre le coppie a basso reddito hanno mantenuto uno status quo stabile.

Per il secondo studio, i ricercatori hanno visitato le case di 414 coppie di sposini nell’arco di 27 mesi e hanno indagato sugli stessi argomenti. Le coppie svantaggiate dimostravano maggiore insoddisfazione quando il marito tentava di giustificarsi invece di evitare l’argomento.

In realtà tutto lo studio si è basato sulle interviste e le coppie sono state intervistate insieme, quindi condizionate, in qualche modo, nelle loro dichiarazioni, inoltre il quadro complessivo manca di parecchi elementi, non comprendendo lo studio coppie omosessuali, anziane e interrazziali.

Gli stessi autori scrivono che “non è possibile trarre conclusioni definitive sullo studio perché le stime tradizionali della dimensione dell’effetto non si applicano“.

In poche parole, il ragionamento dietro le loro affermazioni è solo speculativo.

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