Prima di mettersi alla ricerca di un profumatore per il bucato da comprare, è bene precisare che non stiamo parlando di un prodotto indispensabile per la pulizia e l’igiene dei vestiti: è, insomma, un plus, che ha il solo scopo di regalare una sensazione piacevole all’olfatto. La scelta del prodotto deve avvenire tenendo conto, ovviamente, della specifica tipologia di profumo (che può essere ambrato, fiorito, fresco, e così via) e della persistenza della fragranza sugli indumenti che sono stati lavati.
In effetti, parecchi prodotti vengono pubblicizzati attraverso l’indicazione della lunga durata; essi si basano su tecnologia di micro incapsulamento dei profumi in modo che le molecole della fragranza vengano isolate e poi si depositino sugli indumenti, rimanendo anche quando i capi sono asciutti. Ecco spiegato il meccanismo che permette alla profumazione di durare a lungo nel tempo.
Sostenibilità e inquinamento
C’è, però, una questione da valutare con la massima attenzione, soprattutto se ci si reputa persone attente alla sostenibilità. Infatti, le microcapsule di profumo messe a disposizione dalle tecnologie attuali vengono realizzate con plastiche e polimeri sintetici che sono responsabili dell’inquinamento da microplastiche. Oltre a ciò, la composizione dei profumatori per bucato si basa fondamentalmente su profumi a elevata concentrazione, ma include anche conservanti e ingredienti simili. Insomma, il profumo è molto piacevole, ma stiamo parlando di prodotti che inquinano, e non poco. Per di più, spesso sono presenti vari allergeni, come il linalool e il limonene, che comunque sono sempre indicati in etichetta.
Come ottenere un bucato profumato
Come utilizzare nel migliore dei modi un prodotto profuma bucato? Il prodotto deve essere usato seguendo le indicazioni riportate, ma è opportuno mettere in atto anche altri accorgimenti che aiutano ad avere capi profumati in maniera deliziosa. Prima di tutto, è bene ricordarsi di non lasciare mai gli indumenti bagnati all’interno della lavatrice al termine del lavaggio; occorre, invece, stenderlo il prima possibile per evitare che l’umidità dia origine a odori poco piacevoli. Il detersivo e l’ammorbidente che si usano devono avere un odore neutro, mentre il profumatore andrebbe aggiunto unicamente al momento dell’ultimo risciacquo. Chiaramente, il prodotto va dosato con attenzione.
Gli oli essenziali
Esistono anche delle soluzioni alternative rispetto all’impiego dei profumatori per il bucato: per esempio il ricorso agli oli essenziali, che andrebbero utilizzati unicamente nella fase conclusiva del risciacquo, in quanto poco solubili. Gli oli possono essere versati all’interno della vaschetta in cui si mette l’ammorbidente oppure su un fazzoletto che poi andrà collocato nel cassetto della biancheria o nell’asciugatrice. Anche nel caso in cui si opti per le essenze naturali, comunque, ci si deve ricordare della presenza potenziale di allergeni.
La differenza tra un profumatore per il bucato e un ammorbidente
In molti casi le istruzioni fornite a corredo dei profumatori per il bucato raccomandano di non mettere altri prodotti all’interno della vaschetta dell’ammorbidente. Tuttavia, è utile sapere che la funzione svolta dall’ammorbidente è differente: questo prodotto aiuta sì a profumare i panni, ma serve soprattutto ad annullare il tasso di alcalinità dell’acqua che è correlato al lavaggio effettuato con il detersivo. Come il nome del prodotto lascia intuire, inoltre, un ammorbidente è indispensabile per rendere le fibre dei tessuti più morbide e soffici al tatto, distendendole. Viceversa, i profumatori si limitano – appunto – a profumare. È proprio per questo motivo che chi utilizza già un ammorbidente profumato non ha bisogno di comprare anche un profuma bucato.
I profumatori in polvere
In commercio si possono trovare anche i profumatori in polvere: si tratta di una variante che viene privilegiata da marchi che prestano attenzione all’aspetto della sostenibilità ambientale. Capace di offrire profumazioni più delicate, la formulazione in polvere prevede molto semplicemente di versare all’interno della vaschetta del detersivo la dose segnalata in etichetta. Il potenziale difetto dei profumatori in polvere ha a che fare con la scarsa varietà dei prodotti disponibili sul mercato, vista l’offerta nel complesso piuttosto limitata.