Quando l’universo era molto giovane, circa 13,7 miliardi di anni fa, sono emerse le primissime stelle e hanno illuminato con la loro luce sull’oscuro e denso mezzo infinito del cosmo primordiale.
E, per la prima volta, gli astronomi potrebbero aver rilevato prove di queste prime stelle, che hanno effettivamente “acceso” l’universo, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Astrophysical Journal Letters.
Le prime stelle hanno ripulito il brodo oscuro e torbido dell’universo primordiale
Anche se non abbiamo scoperto queste prime stelle, chiamate stelle di Popolazione III, potremmo aver trovato la cosa più vicina in una galassia nana in orbita attorno alla Via Lattea: un’antica stella nana bruna. Chiamato A0039, esiste nella galassia sferoidale nana Sculptor a 290.000 anni luce di distanza e possiede una composizione chimica che suggerisce che le sue origini risiedono nella morte delle stelle Pop III, che sono diventate ipernova.
Il recente studio ha visto l’astronoma Ása Skúladóttir dell’Università italiana di Firenze condurre un’indagine che ha scoperto che la nana bruna possedeva sia la metallicità più bassa di qualsiasi stella trovata oltre la nostra galassia, ma anche meno carbonio di qualsiasi stella mai vista prima. Se questi risultati saranno verificati, AS0039 potrebbe diventare un passo cruciale nella comprensione di come le luci dell’universo sono state “accese”.