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Come si prepara la pasta cacio e pepe

Che siano tonnarelli, spaghetti, mezze maniche o rigatoni, la pasta cacio e pepe è uno dei piatti più amati dai romani. Basta un po' di pecorino, pepe a grani grossi, una buona mantecatura, ed il gioco è fatto

La pasta cacio e pepe è una ricetta molto amata tra i romani, ed è un grande classico della cucina laziale. Si tratta di un primo piatto fatto generalmente con la pasta lunga, infatti la pietanza viene spesso definita come “tonnarelli cacio e pepe” o anche “spaghetti cacio e pepe“. Esistono tuttavia le varianti con la pasta corta, ad esempio rigatoni o mezze maniche, o addirittura con gli gnocchi, a seconda delle preferenze.

La storia della pasta cacio e pepe

La pasta cacio e pepe nasce tra i pascoli durante la transumanza. Pastori e contadini conducevano le greggi tra i verdi pascoli dell’agro romano e durante questi spostamenti erano soliti rifornirsi di ingredienti poveri, facilmente trasportabili. Si riempivano infatti le bisacce con alimenti calorici e a lunga conservazione.

Tra i pomodori secchi e il guanciale di maiale essiccato, trovavano spazio anche pepe nero in grani, che stimola direttamente i recettori del calore e quindi aiutava i pastori a proteggersi dal freddo, e qualche fetta di pecorino romano (il cacio) che si conserva a lungo. Inoltre non mancava mai una buona quantità di spaghetti essiccati preparati a mano con acqua, sale e farina, che garantiva il giusto apporto di carboidrati e calorie.

La pasta cacio e pepe si è diffusa velocemente dalla campagna laziale fino ai monti abruzzesi e umbri. Secondo la tradizione, gli osti di allora servivano una Cacio e pepe “secca” perché doveva “intorzare”, come si dice in romano, in modo che i clienti avessero bisogno del vino per mandar giù la pasta, così più Cacio e pepe mangiavano, più vino bevevano.

Cucinanare gli spaghetti cacio e pepe

La cacio e pepe è primo piatto dal profumo pungente, tipico dei due ingredienti principali della ricetta originale: il pecorino romano e il pepe nero in grani. Ma vediamo come si cucina, proviamo una una ricetta per 4 persone.

Innanzi tutto c’è da dire che è un piatto davvero veloce e che non ci prenderà molto tempo. I tempi di cottura sono quelli relativi alla pasta che scegliamo, in questo caso spaghetti che in genere sono da scolare dopo 10 minuti.

Ingredienti per la pasta cacio e pepe per 4 persone: 450 grammi di pasta, 200 grammi di pecorino romano, sale quanto basta e pepe nero in grani.

Mettiamo sul fuoco una pentola piena d’acqua e portiamola ad ebollizione, quindi saliamola e mettiamo a cuocere la pasta rispettando i tempi indicati nella confezione. Nel frattempo in un saltapasta grattiamo il pecorino romano e a parte versiamo i grani di pepe interi su un tagliere e schiacciamoli con un pestello per carne o un macinino, in questo modo si sprigionerà maggiormente il profumo pungente del pepe. Una volta finito uniamo quindi pepe e formaggio.

Un paio di minuti prima che la pasta sia cotta (perchè il piatto va gustato con la pasta al dente), trasferiamola, con l’aiuto di un prendi-spaghetti o di una pinza, nel saltapasta che non dovrà essere messo su nessuna fiamma. Aggiungiamo 3 mestoli di acqua di cottura e mantechiamo sempre lontano dal fuoco. Appena il formaggio si sarà sciolto e avrà formato una cremina che si sarà amalgamata con gli spaghetti, possiamo prepararci a impiattare.

Una volta messi gli spaghetti nei piatti possiamo guarnire il tutto con una spolverata di formaggio e una macinata di pepe in più.

Abbiniamoci un vino

Quale vino abbinare? si può scegliere sia un vino rosso che un vino bianco. Se si è amanti del vino rosso è importante che sia un rosso leggero: un Rosso di Montalcino o un Morellino di Scansano, ad esempio, si sposano benissimo con la sapidità del pecorino. Anche vini spumanti e bianchi fermi possono rappresentare una valida scelta in abbinamento agli spaghetti cacio e pepe.

Non resta dunque che assaporare questo succulento piatto della cucina romana, che andrà giù benissimo accompagnato da un po’ di vino. E se una volta finiti gli spaghetti, rimarrà un po’ di cremina, nessuno ci vieta di fare “la scarpetta” in modo tale da assaporare meglio il condimento della pasta cacio e pepe.

Buon appetito a tutti.

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