Il meccanismo di campionamento sulla sonda OSIRIS-REx della NASA è ricco di esemplari catturati dall‘asteroide Bennu. Il lavoro è stato talmente fruttuoso che purtroppo ha causato un’anomalia nella chiusura del contenitore.
Questo inconveniente ha determinato l’anticipo del rientro sulla Terra della sonda, per evitare che ulteriori campioni raccolti vengano dispersi. Dante Lauretta, il principale investigatore della missione presso l’Università dell’Arizona, a tal proposito, ha dichiarato: “Abbiamo avuto un tentativo di raccolta dei campioni riuscito, quasi troppo riuscito. Il materiale ci sta sfuggendo e per questo stiamo accelerando lo stivaggio”.
Risulta chiaro che nell dispositivo di raccolta ed il materiale roccioso in uscita, diversi campioni con un volume importante abbiano tenuto aperto un lembo del sistema di chiusura lasciando che le rocce di dimensioni minori fuoriuscissero. In poche parole, il contenitore starebbe traboccando, segno di un eccesso di zelo da parte del braccio robotico nel fare il suo lavoro.
“Siamo stati quasi una vittima del nostro stesso successo qui”, ha commentato Lauretta durante una conferenza stampa. Ora il team responsabile cercherà di riporre i campioni nella pancia della navicella, in modo tale da non disperdere troppo materiale nello spazio.
Le prime stime affermano che OSIRIS-REx è stata in grado di raccogliere almeno 400 gr di materiale, le dimensioni delle rocce sono variabili e quelle più grosse sarebbero alla radice del problema sopra descritto.
Il movimento del braccio TAGSAM probabilmente ha contribuito alla perdita di alcuni dei campioni osservati nelle immagini trasmesse sulla Terra. Lauretta ha stimato che giovedì 5-10 grammi di materiale “friabile” potrebbero essere andati persi dalla testa del TAGSAM “nella peggiore delle ipotesi” poiché i campioni erano disturbati dai movimenti del braccio.
I responsabili della missione inizialmente avevano programmato una misurazione della massa del campione, durante la quale OSIRIS-REx avrebbe esteso il suo braccio di campionamento mentre entrava in rotazione per misurare il momento di inerzia del veicolo spaziale. I team di terra hanno pianificato di confrontare i dati con una manovra simile eseguita prima che OSIRIS-REx raccogliesse il suo campione da Bennu per stimare la massa di materiale asteroide fresco all’interno della testa del TAGSAM.
Se la stima indicava che OSIRIS-REx aveva catturato più di 60 grammi di campioni di asteroidi, i piani prevedevano lo stivaggio degli esemplari all’interno del vettore di ritorno all’inizio di Novembre. In caso contrario, OSIRIS-REx ha avuto l’opportunità di provare un’altra raccolta di campioni eseguita su Bennu a gennaio.
“Ho preso la decisione di rinunciare alla misurazione della massa del campione e ho chiesto al team di prepararsi immediatamente a fare l’analisi per vedere se siamo pronti per lo stivaggio”, ha dichiarato Thomas Zurbuchen, capo della direzione della missione scientifica della NASA.
Il prossimo passo per OSIRIS-REx sarà posizionare il meccanismo di campionamento all’interno di una capsula di ritorno montata sul veicolo spaziale. La capsula di ritorno del campione da 31 pollici (0,8 metri) è progettata per proteggere il campione di asteroidi durante il rientro nell’atmosfera terrestre il 24 settembre 2023.
“Abbiamo tutti un obiettivo, ed è quello di riportare la maggior parte dei campioni massimo sulla Terra“, ha concluso Zurbuchen.