Scoperto un orso delle caverne di decine di migliaia di anni fa perfettamente conservato

Trovare i resti di un orso delle caverne sono comuni nella documentazione fossile. Gli individui che non sono riusciti a sopravvivere al letargo hanno lasciato milioni di ossa nelle caverne in tutta Europa e in Asia

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L’orso delle caverne (Ursus spelaeus) o orso speleo, era una specie o sottospecie preistorica che viveva in Eurasia nel periodo medio e tardo Pleistocene. Le dimensioni di questo orso erano molto grandi e massicce, superiori addirittura a quelle degli orsi grizzly e agli orsi kodiak.

I maschi potevano raggiungere i 3 metri di altezza (in posizione eretta) e potevano pesare fino ad una tonnellata (se prossimi al letargo), mentre le femmine erano circa la metà. Le zampe erano dotate di lunghi e forti artigli che potevano diventare temibili se usati contro una preda, mentre la dentatura di questo animale appare di regime rigorosamente erbivoro.

L’orso delle caverne crediamo che si estinse circa 20.000 anni fa, durante l’ultima glaciazione del Pleistocene, senza lasciare discendenti. Da alcuni studi compiuti su ossa rinvenute, sembrerebbe che una delle possibili cause dell’estinzione di questo grande mammifero possano essere dovute a patologie dentarie, che non permettevano a molti esemplari di nutrirsi correttamente con una dieta prevalentemente o esclusivamente vegetariana, pertanto non compatibile con i climi freddi dei periodi glaciali.

I resti di orsi delle caverne sono comuni nella documentazione fossile. Gli individui che non sono riusciti a sopravvivere al letargo hanno lasciato milioni di ossa nelle caverne in tutta Europa e in Asia. Si pensa che antichi ritrovamenti delle ossa di questo enorme orso possa aver ispirato le leggende, tramandate fino ai giorni nostri, sui draghi che vivevano nelle caverne. In effetti, le ossa ritrovate sono state così numerose che venivano occasionalmente utilizzate come fonte di fosfato.

La scoperta

Dopo la scoperta di uno scheletro di mammut lanoso, nell’estremo nord della Siberia settentrionale, lo scorso 23 luglio, i pastori di renne della remota isola siberiana di Bolshoy Lyakhovsky hanno scoperto un’intera carcassa di orso delle caverne con tessuti molli ancora conservati dopo ben 39.000 anni sepolti nel terreno ghiacciato.

L’isola Bolshoy Lyakhovsky, o Grande Lyakhovsky, è la più grande delle isole Lyakhovsky appartenenti all’arcipelago delle Nuove Isole Siberiane tra il Mare di Laptev e il Mar della Siberia orientale nella Russia settentrionale. Lo scopritore ha trasferito il diritto alla ricerca agli scienziati della North-Eastern Federal University (NEFU ) di Yakutsk, che è in prima linea nella ricerca sui mammiferi dell’era glaciale estinti.



La carcassa risale almeno al periodo interglaciale di Karginsky, un periodo compreso tra 39.000 e 22.000 anni fa, quando il clima in Siberia era più caldo di oggi. La carcassa ora scoperta è stata completamente preservata nel permafrost, con tutti gli organi interni ancora al loro posto. Gli scienziati sono ora al lavoro per conservare al meglio i resti dell’orso delle caverne e per imparare il più possibile su questa peculiare specie.

Fonte: Forbes

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