Ogni anno c’è il ricalcolo dell’orologio del giudizio universale, o orologio dell’apocalisse, ma com’è cambiata la situazione dal 2022 al 2023?
Sebbene lo scorso anno sia stato segnato da eventi drammatici e preoccupanti che hanno minacciato la pace e la sicurezza globale, con alcuni esempi come la guerra a Gaza, il conflitto nella regione del Medio Oriente, la crisi climatica e lo sviluppo dell’intelligenza artificiale –solo alcuni dei fattori che hanno messo a rischio l’umanità –, la situazione sembra stabile.
Secondo il Bulletin of the Atomic Scientists, un’organizzazione che monitora le minacce provocate dall’uomo, la situazione non è peggiorata rispetto all’anno precedente, infatti l’orologio del giudizio universale –o orologio dell’apocalisse–, un simbolo che indica la vicinanza metaforica dell’umanità alla catastrofe globale, è rimasto fermo a 90 secondi a mezzanotte, lo stesso tempo impostato nel 2022.
L’orologio dell’apocalisse è stato creato nel 1947 da un gruppo di scienziati che avevano partecipato al Progetto Manhattan, il programma che ha sviluppato la prima bomba atomica, con l’orologio che doveva rappresentare il pericolo delle armi nucleari e la necessità di prevenire una guerra nucleare.
Da allora, l’orologio dell’apocalisse è stato aggiornato ogni anno, tenendo conto anche di altre minacce come il cambiamento climatico, la biotecnologia e l’intelligenza artificiale. Il tempo più vicino alla mezzanotte mai impostato dall’orologio è stato nel 1953, quando è stato spostato a due minuti dalla mezzanotte, dopo che gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica avevano testato le loro prime bombe all’idrogeno.
Il tempo più lontano dalla mezzanotte è stato nel 1991, quando è stato spostato a 17 minuti dalla mezzanotte, dopo la fine della Guerra Fredda e la firma del Trattato di riduzione delle armi strategiche tra le due superpotenze.
La decisione di mantenere l’orologio a 90 secondi a mezzanotte nel 2023 è stata motivata da diversi fattori, sia positivi che negativi, che hanno influenzato la situazione globale.
I motivi dietro la scelta di mantere i 90 secondi sull’orologio dell’apocalisse
Tra gli aspetti positivi, il Bulletin ha citato la ripresa degli accordi sul nucleare tra gli Stati Uniti e l’Iran, la cooperazione internazionale sulle vaccinazioni contro il Covid-19, la riduzione delle emissioni di gas serra dovuta alla pandemia e la maggiore consapevolezza pubblica sui rischi dell’intelligenza artificiale.
Tra gli aspetti negativi, invece, il Bulletin ha citato la mancanza di progressi concreti sul disarmo nucleare, la continua violenza e instabilità in Medio Oriente, l’aumento delle temperature globali e degli eventi climatici estremi, la possibilità di abusi e incidenti legati alla biotecnologia e all’intelligenza artificiale e la diffusione di fake news e disinformazione che minano la fiducia e la democrazia.
Il messaggio che il Bulletin vuole trasmettere con l’orologio dell’apocalisse è che l’umanità si trova in una situazione di grave pericolo, ma che ha ancora la possibilità di cambiare rotta e di evitare il peggio. Per farlo, però, è necessario che i leader politici, i decisori, gli scienziati, i media e i cittadini collaborino tra loro e agiscano con responsabilità e urgenza.
Come ha dichiarato Rachel Bronson, presidente e amministratore delegato del Bulletin:
“90 secondi a mezzanotte sono profondamente instabili e non devono generare autocompiacimento“
“Il progresso della tecnologia sta accelerando e superando la nostra capacità di governarli. Dobbiamo fare di più per controllare le forze che abbiamo scatenato e per proteggere il nostro pianeta e la nostra civiltà”.
Detto questo, l’orologio dell’apocalisse ha solo lo scopo di aumentare la consapevolezza sulle questioni che stanno maggiormente a cuore ai suoi creatori. L’anno prossimo, potrebbero decidere di far scorrere l’orologio avanti o indietro a seconda di quanti progressi, secondo gli esperti del Bulletin, avremo fatto entro quella data.
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