Omeopatia: diffidati dalla FDA quattro produttori

Le case farmaceutiche omeopatiche sotto indagine sono accusate di avere commercializzato prodotti iniettabili contenenti belladonna, stricnina, piombo e mercurio, oltre a non rispettare modalità di produzione tali da evitare contaminazioni microbiche.

0
1799
Indice

Martedì sorso la FDA americana (Food and Drug Administration) ha annunciato un giro di vite su quattro società che producono e vendono prodotti omeopatici iniettabili. La motivazione espressa dalla FDA è che i prodotti in questione contengano piombo, mercurio, belladonna e stricnina, tutte sostanze altamente tossiche.
La FDA ha dichiarato che i prodotti, alcuni iniettabili direttamente nel flusso sanguigno, sono illegali e comportano “gravi rischi per la salute dei pazienti”. L’agenzia ha inoltre reso pubbliche le lettere di avvertimento che ha inviato a ciascuno dei venditori, tutte datate 11 giugno.
Questi farmaci iniettabili non approvati sono particolarmente preoccupanti perché presentano intrinsecamente maggiori rischi per i pazienti a causa del modo in cui vengono somministrati“, ha dichiarato Donald Ashley, direttore dell’Ufficio di conformità presso il Centro per la valutazione e la ricerca sui farmaci della FDA, in una nota. “Questi prodotti sono ulteriormente preoccupanti dato che sono etichettati per contenere ingredienti potenzialmente tossici destinati all’iniezione direttamente nel corpo. Queste lettere di avvertimento riflettono il nostro costante impegno per la sicurezza dei pazienti“.
L’omeopatia è una pseudoscienza che implica l’errata convinzione che se l’assunzione di una sostanza tossica provoca sintomi simili a una malattia, la stessa sostanza può essere utilizzata per trattare quella malattia.
Nel 1988, Jacques Benveniste, per spiegare il funzionamento dell’omeopatia, ipotizzò che l’acqua conservi memoria delle sostanze che vengono disciolte in essa. L’omeopatia è una pratica per la quale certe sostanze, se estremamente diluite e agitate con un procedimento chiamato “succussione“, sono efficaci nel trattamento di un ampio spettro di patologie grazie, appunto, alla memoria dell’acqua.
I rimedi omeopatici sono generalmente composti da acqua e zucchero, vengono preparati miscelando più volte il principio attivo in acqua a diluizioni successive talmente spinte da perdere ogni presenza di molecole del principio attivo. Oltre una certa diluizione non si fa altro che diluire acqua con acqua.
Gli studi pubblicati da Benveniste si dimostrarono falsi e inattendibili, anche la rivista scientifica Nature illustrò la scoperta del falso pubblicando una relazione sulle proprie pagine, smentendo i risultati del medico francese.
La teoria di Benveniste voleva dimostrare che il prodotto, anche se diluito fino alla scomparsa del principio attivo, avrebbe comunque funzionato, grazie alla memoria dell’acqua le cui molecole, influenzate da quelle del principio attivo con il quale erano entrate in contatto, si sarebbero riorientate “memorizzando” il principio attivo stesso.
In questo modo, i ricercatori omeopatici eliminerebbero gli effetti collaterali dei principi attivi mantenendone i benefici. Tuttavia esistono un gran numero di studi che confermano che i principi attivi, per poter svolgere efficacemente la loro azione curativa hanno bisogno di raggiungere, nell’organismo, un certo livello di concentrazione minima, senza la quale non solo non sono efficaci ma rischiano addirittura di provocare conseguenze indesiderate.
Nel 2016, la FDA ha riferito che gel e compresse omeopatici per la dentizione erano stati collegati alla morte di 10 bambini. Sono stati segnalati più di 400 altri bambini ammalati a causa dei prodotti, alcuni con convulsioni.
Si è pensato che i prodotti avessero quantità molto diluite di belladonna, ma i test condotti dalla FDA hanno rivelato quantità elevate della sostanza che in dosi eccessive è mortale.
Casi riguardanti prodotti omeopatici destinati ad essere iniettati direttamente nel corpo sono molto più preoccupanti. Iniettati nel flusso sanguigno, possono “bypassare alcune delle principali difese naturali del corpo contro tossine, ingredienti tossici e organismi pericolosi che possono causare danni gravi e potenzialmente letali“, ha scritto la FDA.
Le quattro società avvisate dalla FDA sono Hevert Pharmaceuticals LLC; MediNatura Inc.; 8046255 Canada Inc.; doing busines as Viatrexx; World Health Advanced Technologies Ltd.
Queste aziende hanno commercializzato una varietà di prodotti che sostenevano essere attivi nel curare una serie di dolori muscolari e articolari, risposte immunitarie calanti e “disturbi nervosi” fino alla tubercolosi e all’epatite B e C. Il sospetto era che molti dei prodotti contenessero sostanze tossiche, tra cui la belladonna, il mercurius solubilis (mercurio) e il plumbum aceticum (piombo). Oltre a queste sostanze alcuni prodotti pare contenessero nux vomica, che secondo la FDA contiene stricnina, un potente veleno usato per uccidere i roditori.
La FDA ha osservato nella sua lettera all’azienda che svolgeva la propria attività come Viatrexx che l’ispezione ha concluso che la società “non era riuscita a stabilire e seguire le appropriate procedure scritte che sono progettate per prevenire la contaminazione microbiologica dei prodotti farmaceutici che si presume sterili e che includono la convalida di tutti i processi asettici e di sterilizzazione“. Le società hanno 15 giorni dal ricevimento delle lettere per correggere le violazioni oppure l’agenzia intraprenderà azioni legali, tra cui il sequestro e l’ingiunzione.
Fonti:

2