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Nefertiti, Dea e Regina

Nefertiti non solo possedeva un bellissimo aspetto, testimoniato dagli innumerevoli busti, manufatti, statue e pitture che la raffigurano, ma fu anche una figura di primo piano nel panorama politico e nell'ambito religioso dell’Antico Egitto

Nefertiti fu una famosa regina egiziana che nacque a Tebe nel 1366 a.C., conosciuta come una delle figure femminili più misteriose e affascinanti del mondo antico. Il nome Nefertiti porta il significato de “la bella è giunta”, un nome quindi molto adatto al suo aspetto.

Nefertiti non solo possedeva un bellissimo aspetto, testimoniato dagli innumerevoli busti, manufatti, statue e pitture che la raffigurano, ma fu anche una figura di primo piano nel panorama politico e nell’ambito religioso dell’Antico Egitto.

La prima ipotesi da parte di alcuni egittologi, riguardo le origini di di questa regina leggendaria, considerando il nome, è che fosse in realtà straniera, forse arrivata dal paese dei Mitanni, all’età di 15 anni per sposare il faraone d’Egitto Amenopeth III. Il matrimonio non avvenne e all’età di 17 anni fu data invece in sposa al figlio di lui, il principe Amenopeth IV.

La seconda ipotesi appoggiata dalla maggior parte degli studiosi è che il suo nome sia di origini tipicamente egizie, un nome che fa riferimento alla sua funzione divina espressa durante la sua vita, qualità che l’ha fatta spesso rappresentare come una vera dea.

Il nome Nefertiti era riferito all’incarnazione di una dea ritornata in Egitto e che, attraverso il suo grande amore nei confronti del faraone, riusciva a elargire benessere al popolo, un ruolo ritenuto fondamentale per tutte le regine d’Egitto.

Le statue di Nefertiti sono state innalzate nel tempio di Aton, sculture che la rappresentano come una dea, una figura a cui il popolo si rivolgeva al posto del sovrano, evidenziando così che aveva raggiunto un’importanza mai ottenuta prima da nessuna regina.

Origini e vita

Nefertiti, forse, fu la figlia di Amenhotep III e della regina Tuya. Infatti, non esistono prove certe all’interno di nessun testo di chi furono i suoi genitori. L’unica certezza riguardante Nefertiti fu che la sua nutrice si chiamava Tuya.

Riguardo la paternità di Nefertiti esistono varie ipotesi, c’è chi la attribuisce al faraone Amenopeth III, di cui Tuya era Grande Consorte Reale, la maggioranza invece la attribuiscono ad Ay, ufficiale di sua Maestà Amenopeth III, nominato in seguito Gran Visir e amante della Regina.

La regina Nefertiti

Nefertiti è passata alla storia come la più famosa regina d’Egitto, sposa di Amenophis IV, conosciuto con il nome di Akhenaton. Il faraone decise di prendere Nefertiti come sua unica moglie, che assunse così il ruolo di grande sposa reale coinvolgendola in modo attivo alla gestione del potere, sia a livello politico che religioso, durante tutto il suo regno, che si è protratto per ben tredici anni accanto a suo marito.

La regina Nefertiti è stata ritratta in molti momenti importati, mentre riceveva i suoi sudditi e elargiva doni dal balcone, mentre portava offerte al dio Aton e addirittura mentre sfrecciava sul suo carro da guerra.

Secondo i documenti pervenuti fino a noi, la regina Nefertiti possedeva un grande temperamento, molta intelligenza e notevoli capacità politiche e diplomatiche, tanto da sopperire alle carenze governative del marito, riuscendo anche influenzare la scelta del consorte, il quale decise di adorare il dio Aton, una divinità che veniva raffigurata con un disco solare.

Nefertiti non si è limitata a ricoprire il ruolo di grande consorte, ma di fatto ha esercitato il potere a tal punto di divenire la guida politica del paese. Infatti è stata l’unica regina egiziana ad essere raffigurata con la corona doppia, l’emblema dell’autorità che spettava solo al faraone.

Prima di Nefertiti, le mogli dei faraoni possedevano solamente dei ruoli marginali, situazione che lei non visse, infatti appariva spesso in pubblico accanto al marito Akhenaton, proprio perché veniva considerata una vera e propria divinità.

La regina Nefertiti, a causa del carattere debole del marito, che cedette alla pressione di alcuni cortigiani decidendo a causa di ciò di tornare a Tebe, rimase sola a curare l’educazione del futuro Thut ankAmmon, il figlio che Akhenaton aveva avuto da un’altra regina e che aveva dato in sposo alla sua terzogenita, Anksenammon. La regina invece partorì sei figlie.

Nefertiti visse i suoi ultimi anni di vita in uno dei tanti palazzi della città, che si andava via via spopolando. Infatti, tutti i suoi cortigiani, uno dopo l’altro, tornarono a Tebe, facendo così divenire Alkhetaton una città fantasma.

Su Nefertiti circolano moltissimi misteri, tra cui quello della sua morte, avvenuta intorno all’anno dodicesimo del regno di Amenophis IV, e di cui non è mai stata rinvenuta la mummia. Inoltre, esiste un ritratto di calcare quasi perfetto, tranne per un particolare, anch’esso tragico, che alimenta ulteriormente la leggenda che sul suo volto manca una delle pupille.

Dopo la morte di Nefertiti la città Alkhetaton venne rasa al suolo affinché non restasse traccia del dio Aton. Una fine molto triste per una donna di così grande ingegno e bellezza.

La regina Nefertiti ha posseduto molti titoli, tra cui “Signora della felicità” “Signora dal viso luminoso”, riconoscimenti trovati all’interno del testo di una stele-cippo della città di Aton.

Le opere in onore di Nefertiti

Un busto, in particolar modo, è considerato un capolavoro dell’antico Egitto, un’opera che è stata rinvenuta dallo scultore Thotmosis, nella città di Akhetaton. Nel busto che raffigura Nefertiti è impresso tutto il fascino che possedeva, una bellezza e una grazia uniche nel suo genere. Il busto, che ad oggi è esposto al museo di Berlino, è una piccola scultura alta circa cinquanta centimetri. Questa piccola opera d’arte, che non è mai stata finita, è stata lasciata incompiuta dall’artigiano, che invece di terminarla decise di partire per Tebe.

Un’altra straordinaria opera dedicata a Nefertiti è il ritratto conservato al museo del Cairo, in cui sono presenti delle pupille non incastonate. Sull’opera non c’è inciso nessun riferimento che possa essere un ritratto di Nefertiti. Nonostante ciò, gli storici sono tutti d’accordo nell’attribuire il soggetto dell’opera a Nefertiti, vista la delicatezza dei tratti e la sua bellezza.

Ultime scoperte su Nefertiti

L’ultima scoperta su Nefertiti è stata fatta da un gruppo di studiosi italiani a febbraio di quest’anno, e riguarderebbe il luogo in cui sarebbe sepolta. Per moltissimi anni molti archeologi hanno condotto ricerche per individuare il luogo di sepoltura della mitica regina egiziana.

Il team di archeologi, provenienti dal Politecnico di Torino, ha scoperto la presenza di due cavità vicino alla celebre tomba di Tutankhamon. Infatti, nella tomba del faraone bambino sono stati individuati due vuoti, che potrebbero indicare la presenza di altre due stanze funerarie.

Il primo che ha ipotizzato che il destino della regina potesse essere legato a quello di Tutankhamon, fu l’archeologo inglese Nicholas Reeves nel 2015. Infatti, secondo lo studioso la sposa reale del faraone Akhenaton, riposerebbe accanto alla camera mortuaria del faraone, suo figliastro.

Il motivo della scelta della stessa sepoltura, molto probabilmente, è legata alla morte prematura del giovane faraone, morto troppo presto e all’improvviso. Questa situazione non ha dato la possibilità di costruire una tomba, per questo è stata scelta la stessa sepoltura nell’eterna dimora della regina Nefertiti. Quindi, il sepolcro del faraone nasconderebbe quello della sua matrigna, non ancora scoperto.

Ad oggi molti esperti sono suddivisi su due idee differenti, una parte che ritiene che l’intuizione di Reeves sia esatta, mentre altri credono che la tomba di Nefertiti sia da un’altra parte.

Sicuramente quest’ultima scoperta condotta dai ricercatori italiani, aggiunge un tassello molto importante nella ricerca della mummia della regina. Forse le anomalie rintracciate nella tomba di Tutankhamon porteranno al ritrovamento del luogo di sepoltura di Nefertiti. Questa possibile scoperta è supportata da molti archeologi, che sono convinti che la persona raffigurata nei dipinti della tomba non sia Tutankhamon, bensì la regina Nefertiti.

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