Potremmo essere sull’orlo di un importante passo avanti nella lotta per curare il morbo di Alzheimer. Questo sarebbe un risultato storico mondiale, dal momento che l’accumulo di molecole tossiche nel cervello e i suoi potenziali collegamenti con l’Alzheimer hanno sconcertato gli scienziati per molto tempo. Ma una recente ricerca ha scoperto che la “fuga” di uno specifico composto tossico nel sangue potrebbe essere la causa fondamentale della malattia, secondo uno studio su topi recentemente pubblicato sulla rivista Plos Biology.
Sono necessarie ulteriori ricerche per indagare ulteriormente su questi risultati, soprattutto perché si basavano su topi, e non sugli esseri umani.
Le proteine nel flusso sanguigno possono “far fuoriuscire” sostanze chimiche tossiche nel cervello
Anche se questa cosiddetta “perdita” non riflette la causa alla base dell’Alzheimer negli esseri umani, potrebbe comunque fornire agli scienziati un nuovo mezzo per tracciare e monitorare l’insorgenza della malattia e potrebbe aiutare nello sviluppo di futuri trattamenti per impedire che accada in primo luogo.
“Mentre in precedenza sapevamo che la caratteristica distintiva delle persone che vivono con la malattia di Alzheimer era il progressivo accumulo di depositi di proteine tossiche all’interno del cervello chiamate amiloide-beta, i ricercatori non sapevano da dove provenisse l’amiloide, o perché si depositasse nel cervello”, ha affermato John Mamo, ricercatore della Curtin University e autore principale dello studio, in un comunicato stampa.