MAV: il nuovo razzo che porterà campioni di Marte sulla Terra

MAV sarà il primo razzo lanciato dalla superficie di un altro pianeta

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La NASA ha scelto Lockheed Martin come aggiudicatario di un contratto per la costruzione del Mars Ascent Vehicle (MAV), il primo razzo lanciato dalla superficie di un altro pianeta. Il MAV ha il compito di riportare sulla Terra i campioni raccolti dal Perseverance Rover della NASA da Marte.

Mentre gli esseri umani cercano di colonizzare altri pianeti, è importante capire cosa hanno da offrire i diversi pianeti e come le loro posizioni potrebbero influenzare l’esistenza umana. I rover inviati su questi pianeti possono dissotterrare campioni ma condurre solo alcuni esperimenti di base e la struttura dettagliata del suolo può essere studiata al meglio portando i campioni sulla Terra per un’analisi approfondita. Il MAV svolgerà un compito cruciale nel rendere possibile ciò per i campioni raccolti su Marte.

“Questa iniziativa rivoluzionaria è destinata a ispirare il mondo quando la prima missione robotica di andata e ritorno recupererà un campione da un altro pianeta, un passo significativo che alla fine aiuterà gli scienziati a inviare i primi astronauti su Marte”, ha affermato l’amministratore della NASA Bill Nelson.

MAV sarà il primo razzo lanciato dalla superficie di un altro pianeta

Il MAV è pensato per essere un razzo piccolo e leggero che funzionerà in ambienti marziani. A differenza della maggior parte degli altri razzi che vengono alimentati appena prima del lancio, il MAV deve prima essere inviato su Marte e fare un atterraggio sicuro sul Pianeta Rosso. Responsabile di questa parte del suo viaggio, è il Sample Retrieval Lander della NASA che trasporterà il MAV sulla superficie di Marte e lo farà atterrare vicino al cratere Jezero, dove Perseverance ha salvato i campioni, afferma il comunicato stampa.

Una volta caricati i campioni sul MAV, si decollerà da Marte e si eseguirà il difficile compito di incontrare la navicella spaziale Earth Return Orbiter dell’Agenzia spaziale europea (ESA), che sarebbe in orbita attorno al pianeta. Una volta catturato, l’orbiter tornerà sulla Terra e lascerà cadere i campioni per l’analisi.

Il MAV deve essere compatibile con il carico utile del sistema di cattura, contenimento e ritorno della NASA sulla navicella spaziale dell’ESA, pur essendo abbastanza piccolo da stare all’interno del Sample Retrieval Lander e trasportando una potenza di fuoco sufficiente per decollare dalla superficie marziana.



Ad aggiungere un po’ di pressione alla situazione c’è il lancio programmato del Sample Retrieval Lander già nel 2026 con l’obiettivo di riportare i campioni sulla Terra all’inizio degli anni ’30, tra un buon decennio da oggi. Questo sarà il primo caso in cui l’umanità ha attivamente prelevato campioni da un altro pianeta del sistema solare.

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