Lo scioglimento dei ghiacciai artici ha riportato alla luce funghi sconosciuti

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Ovunque guardi, ci sono sempre più notizie sugli effetti devastanti del riscaldamento globale. Gli ultimi lavori pubblicati confermano la tendenza all’uscita di notizie sempre peggiori.

Due nuove specie di funghi

Alcuni nuovi studi stanno rivelando problemi ambientali che semplicemente non possono essere ignorati. Due studi descrivono la scoperta di due nuove specie di funghi, individuati a causa della ritirata dei ghiacciai.

Pubblicati sull’International Journal of Systematic and Evolutionary Microbiology, gli studi hanno individuato funghi sconosciuti potenzialmente pericolosi scoperti in un ghiacciaio in fusione sull’isola di Ellesmere nell’Artico canadese.

“La conoscenza dei funghi che vivono nell’Artico è ancora frammentaria, per cui abbiamo deciso di esaminare la diversità dei funghi nell’Artico canadese“, ha detto Masaharu Tsuji, ricercatore presso l’Istituto Nazionale di Ricerca Polare in Giappone e primo autore di entrambi i lavori.

Abbiamo trovato due nuove specie di funghi sull’isola di Ellesmere“.



Tsuji ha anche avvertito che solo circa il 5% delle specie di funghi sono state scoperte, ma che l’introduzione di più tipi potrebbe avere “effetti catastrofici a catena nell’ecosistema“. E la situazione potrebbe peggiorare velocemente! “Sono già molti gli effetti legati al cambiamento climatico osservati in questa regione negli ultimi 20 anni“, ha spiegato Tsuji. “Presto, alcuni dei ghiacciai potrebbero completamente sciogliersi e scomparire.

Temperature oceaniche da record

Nel frattempo, un altro team ha pubblicato osservazioni sulle temperature oceaniche nel 2018 su  Advances in Atmospheric Sciences e le conclusioni sono più che preoccupanti. Il team ha scoperto che il 2018 è l’anno più caldo mai registrato per l’oceano globale.

Il motivo per cui il fatto viene considerato preoccupante è che il contenuto di calore dell’oceano è considerato uno dei modi migliori per misurare l’evoluzione del cambiamento climatico poiché più del 90% del calore del riscaldamento globale si accumula negli oceani.

I nuovi dati, acquisiti e resi pubblici attraverso un ricco corpus di pubblicazioni, servono come ulteriore avvertimento per i governi ed il pubblico in generale che stiamo vivendo un inevitabile riscaldamento globale: il riscaldamento degli oceani ha già avuto luogo e causato gravi danni e perdite, sia per l’economia che la società“, ha affermato il Dr. Lijing Cheng, autore principale del rapporto.

L’impatto dell’aumento delle temperature negli oceani è tanto vario quanto fastidioso. L’impatto di questa situazione si vede già in molti modi: dai pozzi di acqua dolce contaminati da acqua salata, cosa che incide direttamente sulla qualità dell’acqua potabile; da un aumento di tempeste spesso violente; dalla morte dei coralli.

Il riscaldamento degli oceani è responsabile di molti pericoli per il nostro pianeta e l’umanità in generale e non siamo ancora sicuri di come affrontarlo.

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