Poco più di dieci chilometri a est di Marfa, in Texas, sulla strada 90, la Commissione storica del Texas informa i turisti con il seguente avviso sulle luci di Marfa: luci misteriose e inspiegabili che sono state segnalate nell’area per oltre cento anni, sono state oggetto di molte teorie. Le prime notizie delle luci provengono dal proprietario del ranch Robert Ellison nel lontano 1883. Queste luci sono state spesso accomunate a fuochi da campo, minerali fosforescenti, gas di palude, elettricità statica, fuoco di Sant’Elmo e “Luci fantasma”.
Le luci da quanto si sa cambiano colore, si spostano, e cambiano di intensità. Gli studiosi hanno riportato oltre settantacinque racconti popolari locali che trattano il fenomeno inspiegabile.
Le luci di Marfa sono solo un esempio di un misterioso fenomeno a volte indicato come “spooklight“
Come suggerisce il cartello, sono state teorizzate molte spiegazioni per queste luci ma, finora, si è certi che nessuna di queste può spiegare in modo esauriente il fenomeno luminoso.
Uno degli avvistamenti più famosi delle luci di Marfa avvenne nel 1973 quando due geologi, Elwood Wright e Pat Kenney, osservarono due luci e provarono a raggiungerle. All’inizio tentarono l’inseguimento usando una jeep, per poi proseguire a piedi. Non furono in grado di raggiungerle, ma agli scienziati è rimasta l’impressione inquietante che le luci giocassero con loro.
Altre località negli Stati Uniti che sono famose per le “spook lights” sono Maco Station e Brown Mountain, in North Carolina e Ada, Oklahoma; Uinta Basin, nello Utah; e Washington Township, nel New Jersey. Sebbene queste rappresentino alcune delle posizioni più attive, i rapporti su questo tipo di luci sono stati catalogati in quasi cento diverse aree negli Stati Uniti. Molti altri rapporti provengono da località di tutto il mondo.
Cosa causa le luci? Cosa hanno in comune queste località?
Alcuni scienziati suggeriscono che siano dovute ad attività sismica. Molte di queste posizioni si trovano infatti in regioni geologicamente instabili che presentano fratture nella crosta terrestre che possono muoversi durante i terremoti. Può essere che le luci siano il risultato di cariche elettriche statiche che si accumulano quando le rocce sfregano l’una con l’altra. Alcune luci sono state effettivamente osservate durante violenti terremoti.
Potrebbe anche essere possibile che non ci sia una singola spiegazione per le spooklight, alcuni ritengono, infatti, che ci siano un certo numero di cause ancora sconosciute. Alcuni bizzarri fenomeni elettrici (come i fulmini globulari) potrebbero essere responsabili di alcuni di questi rapporti.
Anche il metano (gas di palude) creato dalla putrefazione di materiale vegetale potrebbe causare avvistamenti. Infine, condizioni atmosferiche insolite possono causare miraggi che riflettono e amplificano la luce da fonti estremamente distanti.
Anche se non sappiamo quale sia la causa delle luci, possiamo vedere che, apparentemente, hanno avuto effetto sulla nostra storia e sull’archeologia. Sembrano esserci alcuni antichi siti sacri situati vicino a luoghi in cui sono state osservate queste luci.
Potrebbero queste enigmatiche luci aver ispirato gli antichi a costruire i loro templi? Sappiamo per certo che un tempio fu costruito nelle montagne occidentali della Cina per osservare le “Luci del Bodhisattva“.
Nel 1937 lo scrittore John Blofeld descrisse le luci come “sfere di fuoco arancioni, che si muovono in modo lento e maestoso…”
Palle arancioni sono state viste anche nel 1989 vicino al grande circolo di pietre di Avebury, in Inghilterra e all’anello di Castlerigg nel 1919.
Un testimone ha dichiarato: “Abbiamo visto un certo numero di luci nella direzione del circolo druidico. una delle luci arrivò dritta al punto in cui ci trovavamo, dapprima molto debole, mentre si avvicinava la luce aumentava di intensità, poi rallentò, si fermò, tremò e lentamente si spense“.
Tuttavia, la ricerca scientifica suggerisce che probabilmente si tratta dei riflessi dei fari delle automobili o di fuochi su strati di atmosfera. Lo scettico Brian Dunning nota che il “View Park” delle luci, un parco stradale sul lato sud della US Route 90 a circa 14 chilometri ad est di Marfa, si trova nel sito di Marfa Army Airfield, dove decine di migliaia di persone erano di stanza tra il 1942 e il 1947, dove si addestravano piloti americani e alleati.
Questo enorme campo fu poi utilizzato per anni come aeroporto regionale, con un servizio aereo giornaliero. Tra Marfa AAF ed i suoi campi satellite – ognuno costantemente pattugliato dalle sentinelle – considerano improbabile che qualsiasi fenomeno insolito sia rimasto inosservato e non menzionato.
Secondo Dunning, la spiegazione dominante è che le luci siano una sorta di miraggio causato da forti gradienti di temperatura tra gli strati di aria fredda e calda. Marfa si trova ad un’altitudine di 1.429 m sopra il livello del mare, con sbalzi di temperatura di 22 – 28° C tra temperature massime e minime che sono abbastanza comuni.
Nel maggio 2004, un gruppo di studio della Società Studenti di Fisica studenti dell’Università del Texas a Dallas trascorse quattro giorni registrando le luci osservate a sud-ovest del parco vista, utilizzando apparecchiature come videocamere e binocoli.
La loro relazione formulava le seguenti conclusioni: La US Highway 67 è visibile dalla posizione di osservazione delle luci di Marfa. La frequenza delle luci a sud-ovest del parco delle vedute è correlata alla frequenza del traffico veicolare sulla US 67.
Il movimento delle luci osservate era in linea retta, corrispondente alla US 67.
Quando il gruppo ha fatto passare un veicolo sulla US 67 lampeggiando con i fari, fu possibile vederlo dal parco delle vedute e sembrava in tutto e per tutto una luce di Marfa.
Dal parco delle vedute, un’auto che passava nei pressi del veicolo apparve come una luce di Marfa che ne incrociava un’altra.
La conclusione finale fu che tutte le luci osservate per un periodo di quattro notti potevano essere attribuite in modo affidabile ai fari delle automobili che viaggiavano lungo la US 67 tra Marfa e Presidio, in Texas.