L’app russa che manipola le tue foto invecchiandoti probabilmente sta conservando i tuoi dati (come fa qualsiasi altra app)

FaceApp è l’app gratuita più popolare su Google Play e App Store di Apple grazie a un filtro per l’età che rende le persone in foto molto più vecchie. Celebrità e utenti comuni di FaceApp trovano divertente pubblicare foto con sé stessi invecchiati, ma cominciano ad emergere una serie di preoccupazioni su come FaceApp gestisce i dati degli utenti.

FaceApp divenne popolare nel 2017; l’app utilizza l’intelligenza artificiale per modificare i volti delle persone con una varietà di filtri. Le foto aggiunte a FaceApp vengono caricate su un server remoto per l’elaborazione prima di essere reinviate all’utente.

Comprensione della politica di FaceApp sulla provacy

termini di servizio di FaceApp consentono alla società di utilizzare le foto e altre informazioni caricate dagli utenti a scopi commerciali, inclusi i loro nomi, somiglianze e voci. I termini di servizio dicono anche che FaceApp può conservare i dati dell’utente anche dopo che questo ha cancellato l’app e la sua registrazione.

La società ha affermato che i dati potrebbero essere conservati per rispettare “determinati obblighi legali“, ma non vi è alcuna limitazione sulla durata della conservazione dei dati.

Inoltre, la politica sulla privacy di FaceApp afferma che tutte le informazioni raccolte dall’app possono essere archiviate e trasferite in qualsiasi paese in cui FaceApp e le sue affiliate operino. Ciò significa che le foto degli utenti e i dati delle app possono essere archiviati in Russia, il paese in cui si trova il team di sviluppo dell’app.

TechCrunch ha riferito che FaceApp utilizza server di Google e di proprietà di Amazon negli Stati Uniti.

FaceApp non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento.

FaceApp ha rilasciato una dichiarazione per risolvere i problemi di privacy

FaceApp ha, in seguito, fornito a TechCrunch una dichiarazione dettagliata per chiarire la sua politica in materia di privacy. Sebbene i termini del servizio suggeriscano che i dati possano ancora essere trasferiti al team di sviluppo russo, la società afferma che i dati dell’utente rimangono sul lato server.

FaceApp sostiene che le foto memorizzate sul server sono mantenute per rendere il processo di editing più efficiente per i suoi utenti e che le foto vengono di solito cancellate entro due giorni.

La società ha dichiarato di accettare anche le richieste degli utenti di rimuovere tutti i dati personali dai loro server. Tuttavia, FaceApp ha dichiarato che il team di supporto era in ritardo con tali richieste. FaceApp dice anche che il 99% degli utenti sceglie di non effettuare il login, impedendogli, quindi, di identificare l’utente e relazionare con lui le informazione raccolte.

C’è molto scetticismo sulle attività delle società tecnologiche russe

L’anno scorso, l’ex consigliere speciale dell’ufficio di Robert Mueller ha accusato più di una dozzina di cittadini russi per crimini legati a una vasta campagna sui social media destinata a influenzare le elezioni presidenziali del 2016. L’Agenzia di ricerca Internet di San Pietroburgo, con sede in Russia, ha utilizzato false identità su Facebook, Twitter e altre piattaforme di social media per diffondere notizie false e propaganda.

Ovviamente bisognerebbe evitare di fare di tutte l’erba un fascio, non tutte le aziende tecnologiche russe hanno intenti malevoli ma alcuni utenti e critici di FaceApp sono ragionevolmente preoccupati che i loro nomi e le foto caricate su FaceApp potrebbero finire per essere usate impropriamente. In proposito FaceApp ha dichiarato che di non vendere dati a società terze e che i dati non sono stati trasferiti in Russia.

Ci sono alcuni problemi di sicurezza aggiuntivi con la versione iOS di FaceApp a causa del modo in cui gli iPhone gestiscono la sicurezza delle foto. Normalmente, gli utenti possono bloccare FaceApp e altre app impedendo la visualizzazione delle loro librerie fotografiche complete attraverso le impostazioni dell’iPhone, TechCrunch ha segnalato una lacuna in iOS 11 che consente alle app di accedere a una foto alla volta se l’utente concede l’autorizzazione.

Finora, gli esperti di sicurezza non hanno rilevato pratiche insolite con la versione corrente di FaceApp.

In ogni caso, con tutte le app per smartphone (e non solo), gli utenti dovrebbero essere consapevoli della loro completa mancanza di controllo su cosa accade alle foto e tutti gli altri dati personali che condividono in rete.

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