Un team di antropologi, paleontologi e scienziati provenienti dalla Kent State University, dalla City University di New York e dal Museo di Paleontologia dell’Università del Michigan ha identificato per la prima volta il probabile antenato comune di tutti i moderni ungulati.
Nel loro studio, pubblicato sul Journal of Mammalian Evolution, il gruppo ha analizzato i fossili trovati in Colorado. Nel 2016, un volontario del museo ha scoperto un fossile mentre esplorava Corral Bluffs, un sito vicino a Colorado Springs. Da allora nella zona sono stati rinvenuti più fossili (teschi e mascelle) della stessa specie.
Il lavoro dei ricercatori
Il gruppo di ricerca ha studiato i campioni fossili e ha trovato prove che la creatura, chiamata Militocodon lydae, è probabilmente l’antenato di tutti i moderni ungulati. Durante la loro analisi, i ricercatori hanno scoperto che i fossili un tempo appartenevano a un animale delle dimensioni di un moderno cincillà (o ratto) e del peso di circa 455 grammi. Hanno anche datato la creatura a circa 65 milioni di anni fa, collocandola nell’epoca del Paleocene, ossia, dopo la scomparsa dei dinosauri.
I ricercatori hanno creato una versione virtuale 3D dell’antico animale e hanno scoperto che apparteneva alla famiglia Periptychidae; hanno anche prodotto diagrammi dei denti e li hanno confrontati con altri fossili e anche con animali moderni. Hanno scoperto che i denti dell’animale rappresentavano un nuovo sviluppo evolutivo in cui la macinazione ha, a questo punto, lasciato il posto al taglio e alla frantumazione.
Questa scoperta, suggeriscono, indica che M. lydae fosse un ungulato, forse il primo della sua famiglia, rendendolo l’antenato di tutti i moderni ungulati. Il gruppo di ricerca suggerisce inoltre che le caratteristiche di M. lydae sembrano rappresentare un altro passo verso l’ascesa dei mammiferi dopo che tutti i dinosauri terrestri si sono estinti.
Gli esperti hanno inoltre notato che il suo cambiamento nello stile di masticazione potrebbe aiutare gli scienziati a capire meglio come la vita sia ripresa dopo che il cataclismico asteroide Chicxulub ha ucciso così tante piante e animali sulla Terra. Hanno anche notato che ciò dimostra quanto velocemente si sia verificata la diversificazione della vita animale dopo un evento così importante che ha cambiato la Terra.
Cosa sono gli ungulati?
Gli ungulati sono un vasto ordine di mammiferi placentati caratterizzati dalla presenza di zoccoli alle estremità degli arti. Questo ordine comprende una vasta gamma di specie, dalle piccole antilopi ai maestosi cervi e agli imponenti bufali. Le caratteristiche comuni di questi animali includono adattamenti per la locomozione veloce, come zampe allungate e snelle, e specializzazioni alimentari per la digestione di vegetali fibrosi.
Gli ungulati sono suddivisi in due sottordini principali:
1. Ungulati artiodattili (Artiodactyla): Questo sottordine include gli ungulati con un numero pari di dita, come cervi, antilopi, bovini e maiali.
Famiglia Cervidae: Include cervi, alci, e caprioli.
Famiglia Bovidae: Include antilopi, pecore, capre, bovini domestici e bufali.
Famiglia Suidae: Include i maiali.
2. Ungulati Perissodattili (Perissodactyla): Questo sottordine include quegli animali con un numero dispari di dita, come cavalli, rinoceronti e tapiri.
Famiglia Equidae: Include cavalli, asini e zebre.
Famiglia Rhinocerotidae: Include rinoceronti.
Famiglia Tapiridae: Include i tapiri.
Qui di seguito alcune caratteristiche fisiche degli ungulati:
1. Zoccoli: Tutti gli ungulati hanno zoccoli alle estremità delle zampe, che forniscono stabilità e sostegno durante la corsa e il pascolo.
2. Denti specializzati: Gli ungulati hanno denti adatti alla loro dieta. Ad esempio, gli erbivori hanno molari con cuspidi adatte alla masticazione delle piante fibrose.
3. Corni e/o gewei: Molti ungulati, come cervi e antilopi, sviluppano corna o gewei, che possono essere utilizzate per difendersi o per lottare con altri maschi durante la stagione degli amori.
4. Dimensioni variegate: Gli ungulati variano notevolmente nelle proporzioni, dalle piccole antilopi come il duiker, alle grandi mandrie di bisonti o gnu.
Conclusioni
Concludendo il nostro articolo, possiamo dire che gli ungulati siano una parte fondamentale degli ecosistemi terrestri, con una vasta gamma di adattamenti che li rendono incredibilmente diversificati e affascinanti da studiare. La loro interazione con l’ambiente e con l’uomo li ha resi soggetti di grande interesse sia per gli scienziati che per i conservazionisti.