Psyche, la missione spaziale che ci farà visitare il nucleo di un pianeta – video

La missione Psyche della NASA verrà lanciata tra alcuni mesi per esplorare un grande asteroide metallico unico in orbita attorno al sole tra Marte e Giove che si sospetta sia il nucleo metallico di un antico pianeta, ormai spoglio della crosta.

L’asteroide, probabilmente costituito in gran parte da metallo nichel-ferro mescolato con roccia, potrebbe offrirci una finestra unica sulla violenta storia di collisioni e accrescimento che ha creato i pianeti terrestri come la Terra.

L’Arizona State University guida la missione Psyche. Il JPL, che è gestito dal Caltech per la NASA, è responsabile della gestione generale, dell’ingegneria dei sistemi, dell’integrazione e dei test e delle operazioni della missione. Maxar Technologies, un’azienda specializzata in satelliti, ha fornito il telaio del veicolo spaziale a propulsione elettrica solare ad alta potenza.

Ora la NASA ha rilasciato un video di presentazione della missione:

Non sono rimaste molte classi di oggetti nel nostro sistema solare che non abbiamo osservato da vicino con un’astronave. E uno di quelli rimasti sono gli asteroidi di metallo.

16 Psiche è un asteroide che orbita attorno al Sole tra Marte e Giove. Il motivo per cui Psyche è unico è che è ricco di metallo. Si ritiene che possa essere un nucleo residuo di un primo planetesimo formatosi nei primissimi momenti della formazione del sistema solare.

E dopo che un pianeta ha iniziato a formarsi intorno a questo nucleo metallico, si è scontrato con altri corpi che gli hanno strappato via il mantello roccioso, lasciando nudo il nucleo metallico.

Bene, ad oggi non abbiamo una tecnologia che ci permette di studiare da vicino il nucleo dei pianeti ed è proprio questo che è Psyche: un’occasione forse unica di capire come sono fatti i nuclei dei pianeti.

Normalmente, non possiamo avvicnarci nemmeno al nucleo della Terra, è troppo caldo. Le pressioni sono troppo alte; i nostri strumenti si scioglierebbero. Non è possibile praticare un foro così profondo nella Terra o in altri pianeti.

Quindi, come studiamo il nucleo del nostro pianeta?

Psiche ci dà l’opportunità di visitare e guardare da vicino un nucleo planetario. Per questo motivo, ad agosto 2022 verrà lanciata la missione Psyche che, con l’aiuto dell’effetto fionda fornito dalla gravità di Marte, raggiungerà l’asteroide Psyche tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026. Lì, la piccola nave spaziale effettuerà quattro orbite concentricamente più piccole per raccogliere le misurazioni necessarie di cui abbiamo bisogno con i suoi tre strumenti primari.

Il carico utile della navicella Psyche consiste in un paio di imager,  fotocamere in grado di scattare foto ad aòta risoluzione di Psiche. Sull’astronave sono stati montati anche uno spettrometro di neutroni a raggi gamma, che ci permetterà di misurare la composizione elementare della superficie di Psiche, e un magnetometro che ci permetterà di rilevare qualsiasi campo magnetico rimasto su Psiche.

Se Psiche ha ancora una sorta di campo magnetico residuo, sarà la prova che probabilmente era davvero un nucleo. un indicatore forte. La radio sulla navicella spaziale sarà utilizzata, oltre che per le comunicazioni, anche come strumento, permettendoci di mappare la gravità e la struttura interna.

La navicella Psyche sarà spinta usando una particolare tecnologia di propulsione chiamata propulsione Halifax. Si tratta di un sistema cinque volte più efficiente dei normali razzi, che ci permetterà di entrare in orbita attorno a questo asteroide. La propulsione elettrica solare è in circolazione da un po’ di tempo e ha già volato prima, ma stiamo continuando a migliorarla spingendola oltre i limiti precedenti.

La capsula sarà dotata di grandi pannelli solari pieghevoli che forniranno l’elettricità per i propulsori, che usano come propellente il Gas nobile Xenon. Questa sarà la prima volta che i propulsori Halifax voleranno nello spazio profondo.

Ad agosto tutti pronti a seguire il lancio della missione Psyche, per provare la magica sensazione di mandare un nostro mezzo tecnologico ad esplorare un mondo nuovo, qualcosa del nostro sistema solare che non abbiamo mai visto prima. Scopriremo cose che altrimenti non potremmo mai osservare.

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